Si è svolto presso la sede di Presenza Lucana, nell’ambito del ventisettesimo anno delle attività settimanali dei “Venerdì Culturali”, per la cartella “Tradizioni popolari del Sud”, un appuntamento che ha preso il titolo dell’ultimo libro pubblicato dal giornalista scrittore fotografo toscano, Andrea Semplici dal titolo “Alberi e uomini: feste dei boschi tra Basilicata e Calabria”.
L’introduzione è stata fatta da Oronzo Corigliano, curatore e responsabile del Museo Civico di Paleontologia dell’uomo, di Lizzano (TA), e amico del giornalista. L’operatore culturale, che ha vissuto per un periodo in Africa e che porta, dentro di se, i luoghi, gli affetti e le conoscenze culturali, fatti di tradizioni e non solo, ha “incontrato” il giornalista acquistando una guida dell’Etiopia datata e che portava il nome di Andrea Semplici.
E’ stata la lettura, di questo testo particolareggiato e che offriva la possibilità di conoscere il territorio etiopico in tutti i dettagli, non solo geografici ma anche umani, a convincere Oronzo ad acquistare altri testi dell’autore e poi cercarlo per scambiare conoscenze e dare e avere una’amicizia vera e duratura.
Andrea Semplici ha al suo attivo molte collaborazioni con testate giornalistiche, è stato membro del Comitato Scientifico “Nigrizia” e di Redazione della rivista “Africa e Orienti”. L’autore vanta collaborazioni, sia stabili e sia saltuarie, con molti e importanti settimanali e mensili (Tuttoturismo, Airone, QuiTouring, Africa, Linus, Economia Luoghi dell’infinito). La sua passione per il viaggio lo ha portato a visitare e far conoscere tanti luoghi del nostro pianeta. I suoi ultimi reportage sono apparsi sul Messaggero di Sant’Antonio
Dopo aver girato il mondo, pubblicando testi, guide e interessanti servizi, dieci anni fa studiando i Riti del Sud si è fermato a Matera per cercare di approfondire la conoscenza della Festa della Bruna. Poiché era il mese di Maggio ha voluto scoprire i “Riti Arborei” che si svolgono in otto paesi della Basilicata e uno in Calabria: Accettura, Pietrapertosa, Castelmezzano, Oliveto Lucano, Rotonda, Castelsaraceno, Terranova, Viggianello e Alessandria del Carretto. Semplici, dopo anni di studi, ha pubblicato un libro, di qualità anche dal punto di vista fotografico, “Alberi e uomini”ed è, oggi, uno dei più attenti studiosi della materia legata alla festa degli alberi poiché, annualmente, è presente alle celebrazioni che riprende, nel dettaglio, osservando, ascoltando e fotografando.
Dopo l’inizio della relazione, Daniela Scapin psicologa, amante dei deserti, lavora come accompagnatrice e guida turistica in vari paesi africani, e innamorata, anche lei, della Lucania ha iniziato la proiezione delle immagini scattate in dieci anni di frequentazioni di queste feste che iniziano la Domenica di Pentecoste e che, nella maggior parte dei casi sono dedicate a Sant’Antonio.
Di solito queste tradizioni popolari continuano con la partecipazione di anziani e turisti. Ad Accettura, però, la festa è dei giovani, in particolar modo di quelli che trasportano, a spalla, “La Cima” di agrifoglio dal bosco di Gallipoli Cognato sino al paese, con canti suoni e balli, indossando una simbolica maglietta con sopra scritto “Se passate tra 100 anni ci troverete qui”.
L’albero maschio ‘o masc’, un cerro lungo e dritto scelto nel bosco di Montepiano è portato sino in paese da più pariglie di buoi di razza podolica.
Per gli antropologi più tradizionali ad Accettura, Castelmezzano, Pietrapertosa e Oliveto Lucano si svolgono autentici “matrimoni degli alberi” che conservano, pur nella festa dedicata al santo Patrono del paese, qualcosa di ancestrale. “Al tramonto, un tramonto dolcissimo e dalla luce perfetta, si stendono le tovaglie sul prato. E’ l’ora del cibo. Del vino. Dell’abbondanza” (A.S.).
La relazione che Andrea Semplici ha tenuto è stata seguita con una giusta attenzione dai presenti nella sede di Presenza Lucana.
Michele Santoro
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