Sabato 18 marzo, dalle 16.30 alle 19.30, presso la libreria “Alétheia” di Senise (PZ), il gruppo Sciarra&LDR (composto da: Marco “Sciarra” Napoli, voce; Denis “Denho” Manuel Amendolara, chitarre; Salvatore Guerriero, percussioni; Salvatore Napoli, basso) presenterà ufficialmente il disco “Una storia”, dall’omonimo brano contenuto nell’album.
Il disco, contenente otto tracce, è innanzitutto il risultato di un esperimento: contaminare la musica rap, più prettamente “street” e connotata dall’utilizzo di basi musicali per lo più elettroniche, con generi “melodici”, ovvero blues, reggae, rock, jazz, ballade, ecc., suonati con veri e propri strumenti musicali (chitarra, basso, percussioni). Il risultato è un rap “diverso”, che, pur mantenendo intatte certe strutture tradizionali dell’hip hop, quali il testo “parlato” e il ritmo “heavy”, intraprende poi strade del tutto inesplorate dal genere, riuscendo così a frapporsi tra classico e sperimentale.
Ma “Una storia” non è soltanto questo: il disco è infatti pregno di contenuti, che, attraverso delle storie, appunto, arrivano a chi ascolta. Storie che parlano di sofferenza, ma anche di “scazzo”, di noia; storie in senso classico, che hanno come protagonisti persone in carne ed ossa, e storie in senso postmoderno, che narrano di emozioni e di stati d’animo; storie “parlate”, dal linguaggio spesso gergale e informale, accessibile a tutti, ma dai contenuti lirici, elegiaci, profondi, che non si fermano alla superficie – quella superficie che tanto viene individuata dalle generazioni precedenti a quelle odierne, spesso erroneamente, come l’epicentro del malessere giovanile-: Sciarra e i suoi Lupi, infatti, parteggiano per Fabrizio De André, quando affermava di non credere che i giovani d’oggi non abbiano ideali, ma che, più semplicemente, ne hanno di nuovi, tanto nuovi che gli adulti, spesso, non riescono a comprenderli.
L’album Una Storia vi consentirà, dunque, di conoscere personaggi che raramente sono protagonisti di un brano, come lo spacciatore Gabbo, o anche il pluriomicida de “La guerra in testa”; vi mostrerà realtà degradate e senza speranza; vi approccerà ai sentimenti burrascosi di un ragazzo cresciuto per strada, e di quelli che ha conosciuto durante la sua vita, come l’amore senza idillio, che, oltre alle emozioni forti, dona incertezze e spaesamento; vi presenterà un “metarap”, che parla di sé stesso, e critica tutti quegli aspiranti gangster che, nei loro testi, parlano soltanto della droga che vendono o che consumano; vi offrirà spaccati di vita quotidiana dipinti con disincanto ma anche con tanta allegria.
E’importante dire, in fine, che il brano “La guerra in testa”, ultima traccia dell’album, ha superato la prima selezione del contest “Area Sanremo 2016”, qualificandosi tra i settanta finalisti. Un risultato importante, se si pensa che Sciarra&LDR hanno intrapreso questo percorso da neanche un anno.
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