Lo Zonta Club Potenza, Presidente Dina Russiello, incontra il 17 marzo, alle ore 18.00, nella Sala dell’Arco del Comune di Potenza, piazza Matteotti, la Magistrata internazionale, Silvana Arbia, Presidente della Fondazione per i Bambini e le Bambine Soldato.
A Silvana Arbia lo Zonta Club Potenza ha chiesto di parlare della difficile condizione di tanti bambini e bambine nel mondo, a partire dalla sua esperienza di Magistrata internazionale.
Questo, in sintesi, il tema di cui parlerà Silvana Arbia: Minori invisibili (bambini soldato, pedofilia, traffico di minori, schiavitù e molte altre forme di sfruttamento), la loro protezione è la mission delle donne. Ridiamoli alla luce!
Può sembrare che questo tema voglia ricondurre le donne al loro ruolo tradizionale di madri, di custodi della famiglia, ma l’ottica è molto più ampia, si fa riferimento, infatti, ad una responsabilità di tutela che ricade su tutta la società. E’ pur vero, tuttavia, che in una società contraddittoria come questa in cui viviamo, che da un alto riduce drasticamente il welfare per ridurre i costi degli Enti pubblici, dall’altro propone leggi che tendono a rendere pari i tempi di cura nella coppia genitoriale, senza che si operi per orientare la cultura verso la responsabilizzazione adeguata della figura del padre, in una società che a livello mondiale vede dispari opportunità per intere popolazioni, condannate alla fame e quindi a vecchie e nuove forme di schiavitù, in questa società contraddittoria, dunque, la donna, per cultura, per tradizione, per senso di responsabilità umana, ha appreso a contemperare, benché con grande sacrificio personale, i diversi ruoli che è andata via via conquistando con quelli che la tradizione le ha consegnato.
Non parliamo qui, comunque, è bene precisarlo, solamente di mission delle madri, parliamo della mission di tutte le donne che operano in tanti ruoli pubblici, dalla politica alla Pubblica Amministrazione, dall’Associazionismo alla Cooperazione internazionale, donne alle quali si chiede che, con la loro sensibilità naturale e culturale, si prodighino perché sia ridata luce a tutti i bambini e a tutte le bambine rese invisibili dallo sfruttamento che la povertà, l’ignoranza, la guerra generano in ogni parte del mondo, sia nelle società economicamente deprivate che nelle società opulente. |