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Unibas. Matera convegno su ‘Spazi luoghi materiali e immateriali’ |
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23/02/2017 | Si svolgerà a Matera, il 24 e il 25 febbraio, il convegno internazionale “Spazi, luoghi materiali e immateriali delle comunità”, organizzato dal Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterrraneo (Dicem) dell’Università della Basilicata, con la partecipazione di docenti dell’Ateneo lucano, dell’Accademia dei Lincei, di varie Università europee e italiane (Nottingham, Girona, Parigi, Udine, Camerino e Ferrara), del Comitato Nazionale Giovani Unesco, dell’Amministrazione Penitenziaria e di alcune associazioni locali.
Tema centrale degli incontri, affrontato da diverse angolature, è quello dello spazio pubblico e privato, che l’uomo ha creato, occupato e utilizzato nel corso dei secoli. Si parlerà di “vicinato”, che ha caratterizzato anche l’aggregazione sociale nei Sassi di Matera; di collegialità episcopale, spazio immateriale della Chiesa cattolica; di ridefinizione dello spazio abitativo e dello spazio pubblico (anche quello sottoutilizzato e in abbandono), dei toponimi legati allo spazio; dei luoghi della pena e di tanti altri interessanti temi.
Le attività della prima giornata si svolgeranno dalle ore 9 nella sede dell'ex Ospedale di San Rocco, in piazza San Giovanni; quelle della seconda, invece, si svolgeranno nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, in via Ridola, dalle ore 9.
Il Comitato Scientifico, composto dai professori Dicem, Monica Dell’Aglio, Mariafara Favia e Francesco Sportelli, ha quindi voluto “eleggere Matera come spazio di dialogo interdisciplinare, aperto e comunitario tra quanti si dedicano all’analisi, all’interpretazione o alla gestione dello spazio”.
“L’idea di un convegno interdisciplinare – ha detto Dell’Aglio, organizzatrice dell’evento - nasce dalla continua constatazione che nel lavoro di ricerca risulta fondamentale il confronto con esponenti di realtà lavorative e culturali anche diverse da quella in cui si opera. Forse non è un caso che l’idea di questa iniziativa nasce in seno al Dicem che ha una natura fortemente interdisciplinare”.
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