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Presentazione volume "La Basilicata di LS nella Civiltà delle Macchine" |
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19/01/2017 | La Fondazione Leonardo Sinisgalli apre con un nuovo appuntamento il palinsesto 2017, quest’anno ancora più ricco, anche grazie all’ingresso dell’Istituto montemurrese nella rete ACAMM, il sistema dei musei e dei beni culturali di Aliano, Castronuovo di Sant’Andrea, Moliterno e Montemurro, presentato ufficialmente lo scorso 10 gennaio a Roma presso l’Accademia Nazionale di San Luca.
Le attività del nuovo anno si inaugurano sabato 21 gennaio alle ore 18:30 presso Piazza del Risorgimento Lucano a Corleto Perticara (PZ) grazie all’Associazione Culturale “La Fenice” che, dopo una piacevole visita alla Casa delle Muse, ha voluto dedicare a Sinisgalli un appuntamento nel proprio comune, organizzando, in collaborazione con la Fondazione Sinisgalli, la presentazione del volume “La Basilicata di Leonardo Sinisgalli nella Civiltà delle Macchine” a cura di Biagio Russo e Gianni Lacorazza (Osanna edizioni, Venosa 2016).
Il testo, presentato per la prima volta a Montemurro lo scorso novembre durante la quinta edizione del “Furor Sinisgalli” e poi a Roma in occasione della Fiera Internazionale della piccola e media editoria “Più libri, più liberi” a dicembre, raccoglie gli articoli dedicati alla Basilicata e a Matera fra il 1953 il 1958 sulle pagine di “Civiltà delle Macchine”, la rivista tecnico-culturale della Finmeccanica fondata da Leonardo Sinisgalli e da lui diretta in quegli anni.
Alla presentazione del volume, introdotta e coordinata dal giornalista e saggista Rocco Brancati, interverranno Francesca Grieco, presidente dell’associazione “La Fenice”, insieme ai due curatori del volume, Biagio Russo, direttore della Fondazione Sinisgalli, e Gianni Lacorazza, esperto di comunicazione presso l’Apt Basilicata. Le relazioni saranno accompagnate dagli intermezzi musicali a cura dell’Associazione Arpa Viggianese.
Con questo primo appuntamenti, la Fondazione Leonardo Sinisgalli da il via ad un intenso anno di attività con rinnovata energia, sostenuta sia dai successi conseguiti negli scorsi anni, sia dal sistema di rete appena inaugurato, che punta a una gestione integrata della cultura e del turismo nell’area compresa fra il Parco del Pollino e il Parco dell’Appennino Lucano, grazie alla collaborazione con gli altri presidi culturali operanti su questo territorio, periferico sì, ma fortemente dinamico e in continuo fermento.
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