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Rotonda: 'Corri tu, che corro io' chiude con il sold out |
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3/01/2017 | Si è conclusa, dopo tre serate al “Selene”, la rappresentazione teatrale della compagnia dell'Associazione Culturale Arti Visive “LiberaMente”. Il sodalizio rotondese questa volta ha portato in scena la commedia “Corri tu, che corro io”, scritta nel 1964 del commediografo inglese Ray Cooney (titolo originale: “Chase me comrade”), per la regia di Silvestro Maradei.
La storia ha come protagonista Rudy Petrovian (Francesco Tarantino), un ballerino sovietico che in piena guerra fredda decide di non tornare a Mosca dopo un'esibizione a Londra con il suo corpo di ballo. Per riuscirci chiede aiuto ad Alicia Courtney (Maria Francesca Di Giano), una ballerina inglese amica di Nancy Rimmington (Irene D'Avanzo), figlia di un ammiraglio della Royal Navy (Marco Cerbino), proprietario di una casa in campagna dove lavora come giardiniera la signora Hoskins (Maria Giovanna Propato) e in cui piomba James Laver (Silvestro Maradei), un funzionario del Ministero della difesa. La tenuta è frequentata anche da Bobby Hargreaves (Ivan Cersosimo), vicino e proprietario di vari night club e dall'agente della polizia municipale Pulford (Rosanna Caputo).
L'intera opera è caratterizzata dal ritmo assicurato dalle gag comiche di cui sono protagonisti in particolare Gerry Buss (Luigi Madormo), fidanzato di Nancy e lo stesso Laver, in preda ai fumi dell'alcol. I continui equivoci la fanno da padrone. Ne è vittima anche Janet Rimmington (Antonella D'Avanzo), moglie del comandante che, ironia della sorte, verrà coinvolto proprio nella soluzione del caso che rischia di scatenare un vero e proprio incidente diplomatico tra Gran Bretagna e Unione Sovietica, dovuto al tentativo, dopo averlo nascosto, di fare scappare Petrovian in Irlanda. Tutte queste vicissitudini conducono ad un finale esilarante e paradossale che vede il ballerino, tallonato dal kgb ed esausto per le continue incomprensioni e gli innumerevoli colpi di scena, ripensarci e decidere di tornare in Russia pur di fuggire da quella casa e dall'Inghilterra.
Per preparare lo spettacolo sono stati necessari quasi tre mesi di lavoro. Le prove, con cadenza trisettimanale, sono cominciate ad inizio dello scorso ottobre. Assistente alla regia è stata Antonella D'Avanzo; scenografia di Pino Petrosillo.
«Siamo molto soddisfatti per le nostre performances - dichiara Maradei -. In particolare ritengo che ieri sera tutti noi ci siamo superati».
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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