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Progetto“Alternanza scuola-lavoro”: l’Unibas incontra gli studenti del “Galileo" |
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28/11/2016 | Mercoledì 30 novembre a Potenza, nell’Aula Magna del Polo del Francioso (via N.Sauro) dalle ore 11, i responsabili del Centro di Orientamento Studenti (Caos) incontreranno i giovani del liceo scientifico “G. Galilei” del capoluogo lucano per presentare le attività del progetto “Alternanza scuola-lavoro” previsto dalla legge 107 del 2015.
L’Università ha infatti firmato con l’istituto scolastico un accordo quadro per instaurare un rapporto di collaborazione e favorire, per gli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno, “una scelta più consapevole dei percorsi di studio universitari: l’obiettivo è, quindi, quello di creare – ha spiegato la direttrice del Caos, la professoressa Giovanna Rizzo - le condizioni necessarie per l’allineamento e l’integrazione tra i programmi delle attività scolastiche e le attività di base dei primi anni dei corsi di laurea. Le esperienze che gli studenti matureranno in un contesto di studio e di ricerca previste nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro, risulteranno utili a fornire una conoscenza più concreta dei futuri sbocchi professionali”.
All’incontro sarà presente, oltre alla Rettrice, Aurelia Sole, il dirigente scolastico del liceo Scientifico, la prof.ssa Camilla Schiavo, la direttrice del Caos, la prof.ssa Giovanna Rizzo, i rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale, Claudia D’Atena e Debora Infante, e i referenti delle Strutture Primarie nel Consiglio del Caos, i docenti Mario Bentivenga, Guido Masiello, Fabio Napolitano e Donatella Occorsio.
L'alternanza scuola-lavoro consiste “nella realizzazione – è scritto nella relazione del progetto - di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro”.
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