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Lagonegro: presentazione del libro del Procuratore Nazionale Antimafia Roberti |
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25/11/2016 | E’ in programma lunedì a Lagonegro, alle ore 11 e 30 a Palazzo Corrado, per iniziativa del “Monna Lisa Museum”, la presentazione del libro “Il contrario della paura” scritto da Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia. All’evento, moderato dalla giornalista Rai, Ilenia Pietracalvina, prenderanno parte anche Oreste Lo Pomo, caporedattore Tgr Rai Basilicata e Vittorio Russo, Procuratore della Repubblica di Lagonegro. I saluti saranno affidati a Pasquale Mitidieri, sindaco di Lagonegro, a Nicola Timpone, direttore de “La cittadella del sapere” e a Gherardo Cappelli, presidente dell'Ordine degli avvocati di Lagonegro. Un libro che il magistrato ha scritto all'indomani della strage del Bataclan. «Erano passati pochi giorni dagli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre 2015, quando ricevetti la telefonata di un vecchio amico: "Franco, dovrei partire con la mia famiglia per una vacanza. Che dici? Annullo tutto? Dobbiamo avere paura?". È stato dopo quella conversazione che ho deciso di scrivere questo libro. La preoccupazione del mio amico era la stessa – racconta Roberti - come dimostrano tutti i sondaggi, della maggioranza degli italiani che, di fronte alla barbarie terrorista o alla forza di intimidazione della criminalità organizzata, sempre più spesso rispondono con la paura. Che tende a trasformarsi in razzismo, xenofobia, se non addirittura in collaborazione, magari involontaria, con i mafiosi. Proprio per questo diventa una priorità spiegare perché è necessario non avere paura: continuare a uscire, viaggiare, frequentare cinema e concerti significa lottare contro i terroristi, il cui unico obiettivo è privarci delle nostre libertà. Così come denunciare chi chiede il pizzo, le imprese che alterano la libera concorrenza, i mafiosi che truccano gare d'appalto e concorsi pubblici, fidandosi dello Stato che è in grado di garantire sicurezza e protezione, significa liberarsi dalle catene con cui la criminalità organizzata tenta di imprigionare, ogni giorno, le nostre vite. Ma perché i cittadini possano fidarsi delle istituzioni, è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che tutti dicano la verità”. |
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