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Presentato a Bella, nell’oratorio parrocchiale, ” Parole vissute”di don P.Grieco |
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16/11/2016 | Il professor Sabato Cataldo mi ha fatto un grande regalo quando mi ha chiesto di partecipare,venerdì 11 novembre 2016 nell’oratorio parrocchiale,alla presentazione del libro “Parole vissute”, scritto in occasione degli ottanta anni di Don Peppino Grieco. Nato a Ruvo del Monte nel 1933, parroco della Chiesa di San Marco Evangelista in Muro Lucano , il 18 luglio del 2013 ha compiuto 80 anni, ricchi di tante esperienze di vita, compresa quella dell’operaio emigrato in una fabbrica di Monaco di Baviera in Germania, negli anni ’70. Ottanta anni in prima linea contro la corruzione, la violenza, le ingiustizie della nostra società. Ottanta anni da sacerdote sempre con i poveri, gli ultimi, gli umili, la rappresentazione terrena dell’immagine di Dio.
Nella sala affollata un pubblico attento di docenti, amministratori, fedeli di Bella, Muro Lucano,Rapone, Ruvo ha seguito per oltre due ore la presentazione del libro. Con me e il professor Sabato Cataldo, il dottor Florenzo Doino, il professor Mario Martone e don Gerardo Gugliotta.Il sindaco Michele Celentano ha sottolineato nel saluto introduttivo la coerenza della sua testimonianza. Il parroco Don Sinforiano ha raccontato l’amicizia che da anni lo lega a Don Peppino “ coerente in quello che fa nella vita di ogni di giorno “.Don Gerardo Gugliotta, compagno fedele nelle battaglie contro la chiesa del potere,ha confessato di non essersi pentito di aver combattuto per una chiesa dei poveri e degli ultimi. Il dottor Doino, con commossa partecipazione, ha parlato di “ di un uomo straordinario, che ha operato in contesti difficili, controcorrente, un prete negatore della casta sacerdotale e perciò libero.” Del libro mi ha conquistato il diario delle giornate da operaio, il documento di Monticchio e la presa di posizione dei preti dell’ACLI che negli anni settanta chiedevano alle gerarchie la povertà francescana.
“ Parole vissute” si chiude con “Parole amiche”, una galleria di ricordi di quanti hanno conosciuto e amato don Peppe e con le loro testimonianze vogliono rendergli omaggio. Ho ripercorso con quelle testimonianze la mia vita di lucano di sessantasei anni, cattolico, di sinistra, alla continua ricerca di senso perché non ho ancora deciso cosa devo fare da grande.
Don Peppino Colonna, il parrocco di Bella, aveva conosciuto e frequentato don Peppino Grieco.Da lui sentivo parlare di Don Marco Bisceglia a Lavello, delle sue battaglie con don Peppino Grieco per un chiesa vicina ai poveri, lontana dalle ricchezze e dal potere.
Maturando, con orgoglio mi sono definito cattocomunista, anche perché figlio di Assunta Alòvino la tessitrice che nel 1956 faceva comizi in Piazza Plebiscito e fu la prima donna, per di più comunista, eletta nel consiglio comunale di Bella. Come vicesindaco dal 1979 al 1983 ho vissuto la grande avventura del terremoto dell’80. In quel periodo ho frequentato Don Peppino Grieco, prete coerente che viveva nei prefabbricati e lì celebrava la messa. I comuni del cratere del terremoto dell’80 avevano deciso di lavorare insieme per la ricostruzione e lo sviluppo e quando ci incontravamo a Muro con Iasilli sindaco, c’era spesso don Peppino che dialogava, precisava e soprattutto, sempre sottolineava la necessità di stare dalla parte dei più deboli.Più volte negli anni successivi ci siamo incontrati in occasione della presentazione di libri, di eventi, e anche nel bosco di San Fele perché ci accomuna la passeggiata solitaria con un buon libro in mano. L’unica messa a cui ho assistito celebrata da Don Peppino è stata quella per il matrimonio della figlia più piccola del professor Cataldo vicino Roma. Un monastero in collina, un freddo cane, e don Peppino che non si stanca di ripetere a una sposa che ha visto crescere che l’amore è dono. Papa Francesco ci invita a frequentare le periferie, a dare senza aspettarsi nulla in cambio. Credo che con papa Francesco don Peppino Grieco come tutti noi si senta oggi meno solo.
“Parole vissute” ripercorre la storia di un uomo coerente, capace di scelte difficili, che ha vissuto la” Parola”, che non ha mai smesso di riflettere, capire, fare domande.” Parole vissute” racconta la Lucania degli anni 70 e 80, quella della chiesa del dissenso e del terremoto, delle occasioni mancate e del diritto alla testimonianza e alla coerenza. Leggere e riflettere con “ Parole vissute” ci aiuta a riprendere la rotta, ad individuare la strada e indicare alle giovani generazioni la via da percorrere, quello che conta, ciò per cui vale la pena vivere. Don Peppino Grieco può essere soddisfatto della sua vita dedicata agli altri. Ha seminato bene, con costanza, e la semplice, ricca, grande, povertà dei suoi giorni oggi,è la testimonianza più vera che ha ben operato.
Grazie don Peppino.
Bella 11 novembre 2016 Mario Coviello
P. S. Qui potete trovare video con approfondimenti di “ Parole vissute”
www.youtube.com/watch?v=wj9_JVlC1rY www.youtube.com/watch?v=FH6B0LYJhaI www.youtube.com/watch?v=iSbHR14dobY www.youtube.com/watch?v=47Wbs4wf9vQ www.youtube.com/watch?v=DD18kxzHMhQù
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