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Arriva Materadio – La Festa di Rai Radio3

8/09/2016

Stefano Bollani, Armando Punzo, Edoardo Albinati, Lucio Caracciolo, Umberto Galimberti, Moni Ovadia, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, Peppe Servillo, La banda Rulli Frulli, Francesco Piccolo, Daniele Sepe, Gianfranco Baruchello, Luigi Zoja, Guido Tonelli, Franco Farinelli sono solo alcuni dei protagonisti di “Materadio – La Festa di Rai Radio3” in programma a Matera, Capitale europea della cultura nel 2019, nei giorni 23, 24 e 24 settembre 2016.

La manifestazione è stata presentata oggi in una conferenza stampa che si è tenuta presso Triennale Expo Gate, Via Beltrami 1, a Milano, negli spazi di XX1 Triennale international exhibition – Milan 2016 e The Next Nest – progetto/mostra selezionato per la CallOver35 (mostra della XX1T)


Il tema di questa edizione sarà "Utopie e Distopie" per riflettere su uno dei 5 cluster del dossier di candidatura di Matera, Capitale europea della cultura del 2019, ma anche per celebrare i 500 anni dalla pubblicazione dell'Utopia di Tommaso Moro.

“Materadio – ha detto il direttore di Rai Radio3, Marino Sinibaldi - torna per la sesta volta tra i Sassi di Matera con un programma ancora più ricco e un tema davvero speciale. Basta scorrere l’elenco degli ospiti per rendersi conto della qualità del programma. Merito anzitutto della disponibilità di artisti, scrittori, attori, giornalisti, scienziati, architetti e musicisti che hanno accolto entusiasticamente il nostro invito comprendendo immediatamente lo spirito di questo appuntamento: un incontro con gli ascoltatori di Radio3 ma anche con una città particolare che sta, anno dopo anno, costruendo il progetto che ne farà, nel 2019, la Capitale Europea della Cultura. Con le diverse edizioni della nostra Festa abbiamo accompagnato questo cammino che sta diventando un esempio per molte altre città italiane, intenzionate a fare della cultura un elemento fondamentale della propria identità.
Ma quest’anno ci sarà un tema davvero speciale a cucire insieme i diversi appuntamenti. A dire il vero, sarà un tema che comparirà ancora nell’autunno e l’inverno prossimi di Radio3. Questo tema è l’Utopia. L’occasione è un anniversario (i 500 anni del libro di Thomas More –o Tommaso Moro- che inventò l’immagine e persino la parola). Ma dietro c’è una urgenza meno occasionale. Di fronte alla crisi dei modelli di convivenza e di interpretazione del mondo si avverte una mancanza, quella dell’immaginazione che sa vedere oltre. Questa facoltà umana –tra errori e tragedie che non vanno sottovalutate- si è da sempre espressa in una tensione utopica oggi debole o forse solo poco percettibile. E’ anzitutto per dare visibilità a questa inclinazione che abbiamo pensato di raccogliere a Matera idee, azioni e figure impegnate in questo ripensamento. Sarà insomma una festa, piena come al solito di parole, suoni, gesti artistici e anche spettacolari ma anche, come al solito o più del solito, di idee”.

Il direttore della Fondazione Matera-Basilicata2019, Paolo Verri, si è soffermato sui prossimi impegni della Fondazione:
“Il programma culturale di Matera 2019 è un progetto in divenire, che copre un arco temporale di sei anni, suddiviso in tre fasi:
• 2015-16 dedicati alla costruzione delle competenze;
• 2017-18 alla co-produzione e alla preparazione;
• 2019-20 alla produzione e alla presentazione dell’evento.
Tale programma non si esaurisce con l’anno da Capitale Europea della Cultura ma prevede il consolidamento dei progetti e della legacy anche attraverso azioni di distribuzione nel triennio successivo (2020-22). Anche la strategia di comunicazione per far conoscere il programma culturale prevede delle tappe intermedie nelle annualità che ci separano dal 2019”.

Alla conferenza stampa, ha partecipato, via Skype, anche la presidente della Fondazione, Aurelia Sole: “Stiamo lanciando i bandi dedicati alle residenze artistiche. A partire dalla innovativa esperienza del web team Matera 2019 sarà istituito un web team europeo con presenza di almeno un responsabile senior più uno junior nei luoghi centrali della comunicazione culturale europea più una presenza di “affiliati” nelle altre nazioni facendo uso del network Tandem. A partire da settembre, gli incontri di build up proseguono in vista della selezione e formazione delle tre categorie di operatori che andranno a costruire le azioni del dossier:
• Matera ChangeMakers, un team di project manager motivati e competenti, che abbiano un profondo legame con la regione e con il Sud Italia, la cui cura e attenzione nei confronti del contesto locale, unite a competenze gestionali e internazionali consolidate, garantiscano un’adeguata continuità anche dopo il 2019.
• Matera Links, gli audience developers che dovranno ricollegare le iniziative culturali ai potenziali gruppi target, stabilendo relazioni sostenibili, e che fungeranno da ponte tra i cittadini permanenti e quelli temporanei, attraverso una rete di iniziative di turismo culturale già in atto in Basilicata.
• Matera Public Service, funzionari pubblici e referenti politici capaci di adottare strategie di sviluppo del territorio su base culturale (cultural planning), i quali lavoreranno con le Capitali europee della cultura di ieri oggi e domani per rispondere in modo flessibile alle iniziative culturali dei cittadini”.

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Emmanuele Curti, dell’Unibas, che ha illustrato il programma Off di Materadio, e Nicola Campogrande, direttore artistico di MITO e autore della partitura che verrà suonata dall'orchestra sinfonica abruzzese nel corso di “Materadio”.




Il Programma



VENERDÌ 23 SETTEMBRE 2016




Casa Cava

16.00-16.45
FAHRENHEIT
Introduzione all’Utopia
Intervengono: Nuccio Ordine, Laura Canali, Ettore Vadini, Luca Mori
Conduce Marino Sinibaldi


Casa Cava

16.55-17.05
Filo rosso (1)
L’utopia di Italo Calvino
Peppe Servillo legge “Le città invisibili” di Italo Calvino


Casa Cava

17.00-18.00
Teatro di Radio3
Mille anni: l’inizio
dal romanzo "Mille anni che sto qui" di Mariolina Venezia
adattamento e regia Mariolina Venezia
con Egidia Bruno
costumi Paola Marchesin
luci Vincenzo Vecchione
Conduce Laura Palmieri
Il romanzo Mille anni che sto qui (Premio Campiello 2007) racconta la storia di una famiglia lucana dall’Unità d’Italia alla caduta del muro di Berlino attraverso cinque generazioni, cinque donne che si passano il testimone mentre intorno infuriano le tempeste della Storia. Un’epopea familiare per far luce sul mistero quanto mai attuale dell’identità, di ciò che ci lega a chi ci ha preceduti e ciò che ci rende irriducibilmente unici. La stessa Mariolina Venezia ha lavorato sull’adattamento teatrale della prima di queste storie, quella di Carmela, la contadinella violentata ancora bambina dal signorotto del paese don Francesco Falcone, da cui ebbe sette figlie femmine e un maschio, continuando a vivere con lui da serva e da amante.


Piazza San Pietro Barisano

19.00-19.10
Filo rosso (2)
L’utopia di Italo Calvino
Peppe Servillo legge “Le città invisibili” di Italo Calvino

Piazza San Giovanni

19.10-20.00
Antonio Infantino in concerto
Conduce Valerio Corzani


Piazza San Pietro Barisano

20.00-20.30
MOMENTI DI TRASCURABILE (IN)FELICITÀ
reading di e con Francesco Piccolo
«Momenti di trascurabile felicità e Momenti di trascurabile infelicità sono due libri fratelli, che comunicano tra loro, e che esprimono con precisione leggera la voce che mi sembra di aver avuto sempre.
Ogni volta che ho letto dei Momenti in pubblico, mi sono reso conto che l’adesione totale della mia voce al personaggio che attraversa i due libri è un modo per raccontarli ancora meglio.»


Piazza San Giovanni

21.30
Napoli Trip
CONCERTO DI STEFANO BOLLANI
Un ensemble tutto partenopeo che rilegge Raffaele Viviani e Nino Taranto all’inedito quartetto composto da Nico Gori (clarinetti e sax), Daniele Sepe (sassofono e flauti) e Manu Katche (batteria) che affronta nuove composizioni di Bollani create per questo progetto.
Conduce Valerio Corzani


SABATO 24 SETTEMBRE 2016


Piazza S.Pietro Barisano

09.00-09.50
LEZIONI DI MUSICA
Luca Mosca racconta
La Sonata in la maggiore D. 959 di Franz Schubert

Casa Cava

09.50-10.00
Filo rosso (3)
L’utopia di Italo Calvino
Peppe Servillo “Le città invisibili” di Italo Calvino

Casa Cava

10.00-11.00
Uomini e Profeti
L’Anima dell’Utopia
Interviene Moni Ovadia. Conduce Gabriella Caramore

Casa Cava

11.00-11.50
TUTTA LA CITTÀ NE PARLA
La Società dell’Utopia
Intervengono Umberto Galimberti, Franco Farinelli, Emilio Dalmonte
Conduce Pietro Del Soldà

Casa Cava

11.50-12.00
Filo rosso (4)
L’utopia di Italo Calvino
Peppe Servillo legge “Le città invisibili” di Italo Calvino

Casa Cava

12.00-13.00
Tutto Vivaldi
Adriano Maria Fazio, violoncello solista, Riccardo Palumbo, violoncello
Silvio Natoli, tiorba e chitarra classica
Il programma prevede l’esecuzione delle sei sonate raccolte nell’edizione a stampa Leclerc e Boivin pubblicata nel 1740 a Parigi. Una versione più intima delle sonate vivaldiane che comunque mantiene un approccio filologico e attento ai parametri esecutivi dell’epoca
Conduce Marco Mauceri

Casa Cava

15.00-15.50
FAHRENHEIT
Utopie quotidiane
Intervengono Edoardo Albinati, Luigi Zoja, Luca Mori
Conduce Marino Sinibaldi

Casa Cava

15.50-16.00
Filo rosso (5)
L’utopia di Italo Calvino
Peppe Servillo legge “Le città invisibili” di Italo Calvino

Casa Cava

16.00-16.45
Radio3scienza
L’Utopia della conoscenza
Intervengono Guido Tonelli, Paolo Nespoli
conduce Rossella Panarese

Piazzetta San Pietro Barisano

16.55-18.00
ILTEATRO DI RADIO3
Carte Blanche / Compagnia della Fortezza
COME SE IL MONDO DOVESSE COMINCIARE SOLO ORA
musiche e parole dalla Fortezza
ideazione e drammaturgia Armando Punzo
musiche originali eseguite dal vivo Andrea Salvadori
con Armando Punzo e Aniello Arena
prologo su utopia, desiderio e principio speranza a cura di Rossella Menna
Conduce Laura Palmieri
La grande utopia di Armando Punzo. La domanda senza scetticismo, la certezza di essere-in-grado-di-poter-fare, se non in un certo modo in un altro, convinti che tra duemila anni qualcosa potrà dirsi certamente cambiato. Non con uno spirito migliorista ma rivoluzionario, non per oggi, ma per un domani ancora fuori dagli orizzonti della nostra immaginazione. L’Utopia non è rifugio in una terra fantastica: è non codificare il reale secondo leggi immutabili. Attraverso una drammaturgia del tutto inedita in cui si intersecano pagine, frammenti e monologhi storici innervati di questo spirito utopico e le straordinarie musiche di scena scritte ed eseguite dal vivo da Andrea Salvadori, Armando Punzo, insieme ad Aniello Arena, presenta una emozionante antologia dei suoi versi da poeta guerriero.A fornire la chiave d'accesso a tale inedito zibaldone, un prologo narrativo su utopia, desiderio e principio speranza nel teatro della Compagnia della Fortezza, a cura di Rossella Menna.



Piazza San Pietro Barisano

19.00-19.10
Filo rosso (6)
L’utopia di Italo Calvino
Peppe Servillo legge “Le città invisibili” di Italo Calvino

Piazza San Pietro Barisano

19.10-20.15
CONCERTO JAZZ
Collettivo Casa Cava
Bruno Tommaso e Francesco Massaro - clarinetto basso
"Sassi e Note Ignote"
Musiche per gli affreschi delle chiese rupestri del Parco della Murgia Materana.
Conduce Valerio Corzani

Piazza San Giovanni

21.30- 22.30
Concerto per pubblico e Orchestra-Trois langages imaginaires
di Nicola Campogrande
Esegue l’Orchestra Sinfonica Abruzzese
Conduce Marco Mauceri
Durante la serata il pubblico, munito di caramelle - gentilmente offerte dalla Pastiglie Leone - e kazoo, prenderà parte a una vera e propria sessione di concertazione con l’orchestra, un esercizio coinvolgente e divertente, che sarà condotto da Campogrande insieme al direttore dell’orchestra Irene Gomez-Calado, e con l’aiuto del “direttore per il pubblico” Nil Venditti. Al termine della concertazione, pubblico e orchestra formeranno un corpo unico, in quella che si preannuncia una travolgente e festosa esecuzione dei tre movimenti del brano, "Gourmandesque”, "Dadalien", "Parlé gazou”, ognuno dei quali propone la realizzazione di un nuovo immaginario linguaggio musicale.
Il “Concerto per pubblico e orchestra” di Campogrande sarà accostato nel programma alle Soirèes Musicales di Rossini nella versione di Benjamin Britten.



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