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Recensione libro di Sziard Borbery “ I senza terra” |
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29/08/2016 | Il libro di Sziard Borbery “ I senza terra” di 260 pagine, edito dalla Marsilio editori ed acquistabile al prezzo di 18,50 euro, è ambientato negli anni sessanta e gli anni settanta del secolo scorso, e narra le difficili condizioni di vita di rumeni ed ungheresi di varie religioni ed etnie in particolare, la triste storia di un bambino e della sua famiglia (padre madre neonato) che vivono una casa fatiscente e lavora duramente per quadagnarsi da vivere, ed è scritto con un linguaggio chiaro, lineare e diretto, ben comprensibile al lettore.
Questa vicenda richiama all’attenzione molte vicende di altre persone che erano costrette a vivere nelle stesse condizioni. Nel testo si afferma che i Signori erano quelli che un tempo venivano sfruttati. Ora sono loro a sfruttare i kulaki... Che piaccia o spiaccia! Punto e basta!” dicono i lavoratori a giornata di un tempo.
“Per loro e facile parlare, non hanno portato nemmeno un chiodo alla comunità” dice il nonno del protagonista del libro, al quale dispiace soprattutto per i suoi cavalli. “Quelli sono solo capaci di prendere e non sanno fruttare. Mandano tutto a ramengo. per la perdita dei cavalli. Più che per aver perso la terra. Nei kolchoz hanno torturato i cavalli al posto loro. Ne hanno cavato l’anima. “Sfiancati. Crepati prima del tempo.
Dalla lettura del libro si evince che la povertà è una brutta piaga che colpisce molte persone che sono sfruttati e sottopagati e vivono in abitazioni fatiscenti.
Per cui rappresenta una brutta piaga che vorremmo fosse debellata in modo che tutti potessero vivere una vita migliore.
Biagio Gugliotta
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