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A Spinoso proiezione di "Urlo" di Rob Epstein e Jeffrey Friedman |
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19/01/2012 | Nel 1955 alla Six Galerry di San Francisco il giovane poeta Allen Ginsberg recita per la prima volta in pubblico “Urlo” che diventerà il manifesto poetico dell’intera cultura beat americana. Qualche anno dopo, in seguito alla pubblicazione del poema , l’editore Lawrence Ferlinghetti e Allen Ginsberg vengono portati sul banco degli imputati in un processo che farà storia. “Urlo” è accusato di veicolare contenuti osceni e di avere un valore letterario discutibile, ma difenderlo si levano le voci degli intellettuali americani. Nel 2010 la coppia Rob Epstein e Jeffrey Friedman girano un film che porta lo stesso titolo del poema di Ginsberg e in cui raccontano tutta la storia degli eventi che hanno portato contributo decisivo nella cultura del nostro secolo per la conquista della libertà di espressione. Una battaglia che ha reso Allen Ginsberg e il suo “Urlo” i simboli di un’intera generazione. “Urlo” di Epstein e Friedman viene proiettato questa sera (ore 19.00) al Teatro Guerriero nel corso de “Il cinema dentro la vita”, ciclo di proiezioni promosso dal comune di Spinoso, Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Parco dell’Appennino Lucano, Associazioni Infinite Lune. Curatore della rassegna il giornalista Mimmo Mastrangelo. Significativa in “Urlo” “l’arringa” (un ritaglio di grande cinema parlato) di assoluzione che fa il presidente del tribunale, soprattutto quando riconosce ad uno scrittore il diritto di rivendicare la libertà di scrivere e manifestare le proprie idee. “Ci sarebbe libertà di parola – si interroga il giudice – se ognuno di noi riducesse il proprio linguaggio ad uno scialbo ed insulso eufemismo?” E conclude: “Ad un autore si chiede verità, per cui quando scrive bisogna consentire che si possa esprimere liberamente”. |
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