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Recensione libro: un mondo senza guerre di Domenico Losurdo |
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2/07/2016 | Nel libro “Un mondo senza guerre – l’idea di pace nelle premesse del passato e nelle tragedie del presente” di 384 pagine, edito dalla Carocci editore, ed acquistabile al prezzo di 30 euro, Domenico Losurdo mette in rilievo che dopo il 1989 sembrava che non vi fossero più guerre, invece ve ne sono state altre come la guerra in Iraq del 1991 quando era Presidente degli Stati Uniti Jeorge Bush Senior, la guerra in Afganistan del 2001, la seconda guerra in Iraq del 2003 e soprattutto la nascita del terrorismo di matrice islamica che preoccupa tutti per i vari attentati che sta compiendo.
Pertanto l’autore di questo libro traccia una storia inedita e coinvolgente dell’idea di pace, dalla rivoluzione francese ai giorni nostri. In questo racconto, i grandi intellettuali (Kant, Fichte, Hegel, Constant, Comte, Spencer, Marx, Popper ecc.) e importanti uomini di Stato (Washington, Robespierre, Napoleone, Wilson, Lenin, Bush Sr. ecc.) hanno potuto constatare che nel periodo in cui sono vissuti, vi sono state guerre alternate a periodi di pace.
A distanza di poco più di due decenni dal periodo in cui si combattevano guerre per varie ragioni, vi è stato molto spargimento di sangue con morti e feriti e molti profughi costretti a fuggire altrove alla ricerca di una vita migliore.
Su questo problema sono stati scritti molti libri interessanti che evocano lo spettro di una terza guerra mondiale che potrebbero varcare la soglia nucleare.
Quindi questo rischio è stato paventato da più parti del mondo, per cui pensare ad un mondo senza guerre è un miraggio di molti che ancora, malgrado si parli di fornire ai popoli di tutto il mondo pace e tranquillità sulla base dei fatti presenti e passati, ci sembra di affermare che bisogna lavorare molto per far sì che questo sogno diventi realtà.
Biagio Gugliotta
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