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Il Pollino capitale della geologia italiana |
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30/06/2016 | Tre giorni di confronto su tutela, valorizzazione e gestione della geodiversità tra i borghi di Mormanno e Senise. Pappaterra: orgogliosi di poter ospitare il workshop italiano dei Geoparchi Mondiali Unesco. Nuova sfida organizzativa ed opportunità per promuovere il territorio.
Il Parco Nazionale del Pollino sarà per tre giorni la capitale della geologia italiana. Tutto è pronto, infatti, per vivere questa nuova opportunità di promozione del territorio, l’8ª edizione del Workshop italiano Geoparchi Mondiali Unesco che sarà ospitato tra i borghi di Mormanno, Civita, Laino Castello, Papasidero, Rotonda Senise e Terranova di Pollino.
Numerosi i delegati in rappresentanza delle dieci aree protette italiane che fanno parte della rete internazionale dei Geoparchi Unesco i quali arriveranno insieme ad ospiti internazionali, ai presidenti dei Geoparchi italiani, al presidente del consiglio nazionale dei geologi, Francesco Peduto, al presidente di Federparchi, Giampiero Sammurri, al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, all’assessore regionale con delega all’Ambiente, Infrastrutture e Opere Pubbliche della Basilicata, Aldo Berlinguer per discutere della tutela, valorizzazione e gestione della geodiversità.
L’Italia – dopo la Cina con 29 aree geologiche – è uno dei Paesi più ricchi di geositi che stanno diventando sempre più attrattiva per il geoturismo e opportunità per la salvaguardia geologica del territorio. La conferenza sarà momento di confronto che offrirà la grande opportunità ai media italiani e stranieri di conoscere bene i Geoparchi del Paese. Una «sfida organizzativa non indifferente per il Pollino – dichiara il Presidente dell’Ente Parco, Domenico Pappaterra – che ci permetterà al contempo di accendere i riflettori della promozione e della valorizzazione sulla nostra area di recente riconosciuta nella rete internazionale tutelata dall’Unesco grazie al censimento di ben 69 geositi, alcuni dei quali saranno gli ambiti naturali entro cui si muoverà la conferenza che ci accingiamo a vivere».
Ricco il programma che vedrà protagonista il territorio calabro – lucano del Pollino dal 4 al 6 luglio. Si partirà da Mormanno con il primo momento di confronto dedicato agli strumenti innovativi per la tutela e le opportunità per la valorizzazione del territorio che sarà ospitato nel Cine teatro comunale a partire dalla ore 9.00 del 4 luglio. Una tavola rotonda che vedrà protagonisti il presidente del parco ospitante, Domenico Pappaterra, insieme a Francesco Peduto, Presidente dell’ordine nazionale dei geologi, Giampiero Samurri, Presidente di Federparchi, Comitato Giovani della Commissione nazionale italiana per l’Unesco Gruppo Calabria e Basilicata, all’assessore lucano con delega all’Ambiente, Aldo Berlinguer, il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, Dorina Bianchi, sottosegretario del Mibac e delle attività culturali e del turismo, Maurizio Burlando, Componente dell’Advisory Commitee Europea Geoparks che modererà il dibattito a più voci al quale prenderà parte anche un rappresentante del Ministero per l’Ambiente. Ad introdurre questo primo momento di confronto ci sarà Nikolas Zouros presidente Global Geoparks Netowrk e coordinatore della rete europea dei Geoparchi.
Nel pomeriggio dello stesso giorno le delegazioni ospiti del Workshop nazionale visiteranno l’Ecomuseo del Parco ed il Museo di Storia Naturale di Rotonda prima di fare tappa a Civita dove ammireranno l’imponenza naturale della Timpa del Demanio e del Belvedere del Raganello.
Di Geoparchi Italiani ed Aspiring Geoparks si discuterà il 5 luglio a partire dalle ore 9.30 presso il Complesso di San Francesco a Senise grazie ai contributi di Giuseppe Spilotro dell’Università della Basilicata, Angelo De Vita, Direttore del Parco Nazionale del Cilento, Domenica Guida dell’Università di Salerno, Cristina Giovagnoli, Ispra, Antonio Bartelletti, direttore della Alpi Apuane Gopark, Pasquale Li Puma, Geoparco delle Madonie, Fabrizio Fattor, Servizio Geologico del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Bombino, Presidente del Parco Nazionale dell’Apromonte, Stefano Cresta del Parco regionale Castelli Romani.
La seconda giornata di confronto all’interno del Parco Nazionale del Pollino continuerà con le visite guidate ai geositi della Timpa delle Murge e della Timpa di Pietrasasso.
L’ultima sessione di lavori sul campo sarà quella del 6 luglio con il field trip al Piano di Ruggio e Belvedere del Malvento, la visita guidata al sito della Grotta del Romito di Papasidero ed al centro storico abbandonato di Laino Castello.
I Geoparchi rappresentano oggi una grande ricchezza per il Paese e per il Pollino in particolare dove, Luigi Bloise e Egidio Calabrese, rispettivamente responsabile e membro dell’ufficio geoparco del Pollino, hanno cartografato ben 69 geositi che rappresentano una preziosa ed unica banca dati sulla geodiversità del territorio. Proprio questo grande lavoro di catalogazione della ricchezza geologica presente nell’area protetta calabro – lucana è valsa al Pollino l’ingresso nella rete Europea dei Geoparchi (EGN) nel settembre dello scorso anno ricevendo il riconoscimento in occasione della convention tenuta a Rokua in Finlandia e successivamente anche il riconoscimento all’interno della rete Globale dei Geoparchi (GGN). La tre giorni sarà occasione per sottolineare la capacità d’accoglienza diffusa ed esperienziale del Pollino grazie alla interazione con la rete di MADe in Pollino di Mormanno e la ricchezza dell’areale agroalimentare della montagna del Sud. |
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