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Recensione libro di Giovanni Joergensen “Santa Caterina da Siena” |
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25/06/2016 | Il libro di Giovanni Joergensen “Santa Caterina da Siena” di 416 pagine, edito dalle edizioni Cantagalli ed acquistabile al prezzo di 24 euro parla della Storia di questa Santa che nasce a Siena nel popolare rione di Fontebranda nel cuore della contrada dell'Oca il 25 marzo 1347. Ella è figlia del tintore Jacopo Benincasa e di sua moglie Lapa Piagenti. La gemella Giovanna morirà poco tempo dopo la nascita. Il suo carisma mistico (come viene chiamato dai cattolici) si rivela molto presto, tanto che a soli sei anni sostiene di aver visto, sospeso in aria sopra il tetto della basilica di San Domenico, il Signore Gesù seduto su di un bellissimo trono, vestito con abiti pontificali insieme ai santi Pietro, Paolo e Giovanni. A sette anni, quando le bambine sono ben lontane solo dal concepire una cosa simile, fa voto di verginità. Secondo la tradizione, durante gli ultimi giorni della sua vita ci furono continue visite dei figli spirituali e a ciascuno di essi, dopo le comuni raccomandazioni, lei comunicava ciò che dovevano fare successivamente nella vita.
La mattina della domenica dopo l'Ascensione, il 29 aprile 1380, prima dell'alba, fu notato in lei un grande mutamento, che fece pensare all'avvicinarsi della sua ultima ora. Il suo respiro diventò così fievole che fu deciso di darle l'Unzione degli infermi. Durante le sue estreme ore più volte chiamò “Sangue! Sangue!”. E dolcemente disse ancora: “Padre, nelle tue mani raccomando l'anima e lo spirito mio”. Morì poco prima di mezzogiorno di quella domenica 29 aprile del 1380, è stata canonizzata da Pio II nel 1461 e dottore della Chiesa da parte di Paolo VI.
A differenza delle altre fanciulle lei si è dedicata totalmente a Dio e a prodigarsi per il prossimo il che dimostra il suo altruismo e bontà d’animo per non parlare del fatto che possedeva l’eccezionale potere religioso che tiene il corpo interamente sottomesso allo spirito, e in lei, come in Brigida, esso si manifestò sin dalla più tenera età.
Caterina era anche una visionaria e , già all'età di sei anni si sarebbe rifugiata in un eremo per soddisfare il suo desiderio di consacrarsi e di scegliere come unico sposo Dio prodigandosi in opere di bene.
Da un punto di vista filologico vi sono due gruppi di documenti che ci informano intorno alla vita di Santa Caterina: i suoi scritti e le biografie di lei scritte dai discepoli ed è scritto con un linguaggio chiaro e lineare, molto invitante alla lettura per gli spunti di riflessione che offre
Biagio Gugliotta
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