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Dalla condotta medica alla telemedicina |
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10/06/2016 | Con le recenti scoperte nel campo della scienza e della tecnica,lo stato di salute o malattia presentato dall’uomo può essere seguito nell’arco delle 24 ore con l’ausilio di speciali attrezzature che la telemedicina ci mette a disposizione. Non era così per il medico condotto che dall’unità d’Italia ed anche molto prima si prendeva cura gratuitamente della salute delle tante persone povere; appena dopo la II guerra mondiale aveva a disposizione pochi farmaci, che doveva prescrivere e far confezionare dal farmacista per la cura dei pazienti a lui affidati. Doveva dotarsi di strumenti e farmaci che lo avrebbero aiutato nella pratica medica di giorno e di notte, anche nelle abitazioni senza luce, ma soprattutto doveva affrontare e risolvere i problemi sanitari, sempre da solo. Dagli anni 60 con la nascita di nuovi ospedali e di medici specialisti, sul territorio, ha potuto servirsi del loro aiuto. Con l’avvento del medico di famiglia la medicina pubblica si è ancora più evoluta e fortunatamente le nuove tecnologie, così come i centri di assistenza e cura diffusi sul territorio, hanno aiutato ed aiutano il medico ed il paziente a superare situazioni difficili. Tra le moderne tecnologie è comparsa anche la telemedicina, sistema di trasmissione di dati cli¬nici, segnali biologici e immagini diagnostiche, anche tridimensionali, via etere, che attualmente permette di migliorare la qualità di vita di tutte le persone bisognose di cure mediche, con controlli a distanza senza che debbano lasciare il proprio domicilio, aumentando la loro sicurezza, rispar¬miando tempo e denaro.Già nel 2002 Il Centro Studi sulla Popolazione TORRE MOLFESE S. Brancato di S. Arcangelo (PZ) nei XX anni di attività in un convegno” Telemedicina e Teleformazione Nell’Assistenza e Cura Di Soggetti Non Autosufficienti” sperimentò con successo alcune metodiche di trasmissione dati, mediante la telemedicina in Italia e all’estero. Fu trasmesso e condiviso un ECG con Health Institute of Cardiology di San Diego, California, di una radiografia ed una cartella clinica per il consulto a distanza con l’Istituto Medicina Domani di Genova e il Policlinico Militare Celio di Roma. Anche la Federazione medici di famiglia ha ritenuto che la telemedicina svolge un ruolo importante per la propria operatività anche sul territorio, mediante la condivisione dei dati assistenziali(referti di laboratorio) che possono essere trasmessi e commentati a distanza. Con un D-HEART(elettrocardiografo per smart-phone) chiunque è in grado di monitorare il proprio cuore ed in 90 secondi eseguire un elettrocardiogramma ed inviarlo al medico di fiducia o a un centro specialistico per la sua lettura. Un ricetrasmettitore, grande co¬me un orologio, viene collegato a sensori, sentinelle elettroni¬che che controllano i parame¬tri vitali: elettrocardiogramma, ossigenazione del sangue, frequenza del re¬spiro e temperatura corporea, e possono monitorare il controllo degli anziani non autosufficienti. Per il controllo a distanza delle pia¬ghe da decubito si utilizza un computer palmare, attraverso il quale si inviavano i dati clinici a una centrale operativa che stabili¬sce il corretto andamento del¬le cure ed il progresso nella guarigione. Attrezzature consentono di esegui¬re analisi chimico-cliniche, analisi funzionali di organi in loco e trasmissione a distanza di dati clinici, come l’ossigenazione del sangue, in caso di broncopatie croniche ostruttive, di monitorare anche a domicilio lo stato di salute del paziente e fornire i mezzi per la sua cura. Pazienti affetti da diabete mellito, mediante sensori capillari e microinfusori con l’utilizzo di appositi dispositivi( smartphone), sono in grado di essere seguiti e curati a domicilio, così come persone anziane con inziali disturbi cognitivi possono essere visitati (valutazione geriatrica) con un esame a distanza.La telemedicina si è dimostrato uno strumento utile anche per formare i medici a distanza, dalla discussioni di esami clinici, alla terapia da prescrivere, nonché dall’ assistenza e discussione ad interventi operatori anche complessi senza spostamenti di personale.
Questo è emerso dal convegno”Dalla Condotta Medica alla Telemedicina” tenuto a Matera il 28 Maggio 2016 dal Centro Studi sulla Popolazione Torre Molfese presso la Sala Consiliare della Provincia di Matera. Il team di esperti medici dell’ ASM del capoluogo, così come i politici che hanno preso parte al convegno, hanno deciso di creare a Matera un centro di innovazioni tecnologiche di telemedicina in grado di utilizzare nuove strumentazioni all’avanguardia per la cura di numerose patologie che con più frequenza affliggono i nostri pazienti.
Antonio Molfese
Medico Giornalista
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