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A Senise la Madonna Pellegrina del Santuario di Fatima

10/05/2016

Nei giorni 7 e 8 Maggio la parrocchia di Senise (Pz) ha vissuto alti momenti spirituali e di alto privilegio ospitando la statua della Madonna di Fatima proveniente da Lauria, quella stessa Madonna Pellegrina accolta con ogni onore da papa Francesco in piazza San Pietro. Una testimonianza di fede molto particolare, quasi unica, che ha coinvolto l’intera comunità senisese e l’intero territorio sinnico. Dopo 37 anni dalla sua prima visita, la comunità di Senise ha riabbracciato la Sacra statua della Madonna grazie all’Unitalsi che in occasione dell'Anno Santo della Misericordia e del Centenario delle apparizioni dell'Angelo della Pace ai tre pastorelli di Fatima, su iniziativa dell'UNITALSI Nazionale è iniziato il 2 aprile partendo da Roma l'itinerario nazionale della venerata Immagine della Madonna Pellegrina proveniente dal Santuario di Fatima del Portogallo. “Ai piccoli veggenti di Fatima, che, attoniti, chiedevano da dove mai fosse arrivata quella bellissima Signora che era venuta a posarsi sul piccolo leccio, sotto il quale pascolavano le loro pecore, la Santa Vergine rispondeva: “Sono venuta dal Cielo …”. Il poco tempo disponibile non ha consentito di far visitare alla Sacra Icona molte case di tanti fratelli ammalati e, forse, soli; ma le nostre preghiere sono state rivolte tutte per loro e la Santa Vergine, anche per noi “venuta dal Cielo … ad indicarci la via della misericordia”, passando per il nostro paese, ha benedetto certamente i più fragili, quale Madre premurosamente sollecita ai bisogni di tutti. La vergine collocata in Chiesa San Francesco è stata venerata da una moltitudine di persone che si sono soffermate in preghiera e in devoto colloquio con Lei. Particolare emozione ha suscitato la visita al CTR di Senise dove, nel pomeriggio di domenica 8 maggio, i pazienti della struttura di riabilitazione hanno pregato assieme al parroco e ai volontari dell’Unitalsi che hanno portato la Statua della Madonna di Fatima, come una sorta di ‘benedizione’ del centro stesso.

Una domenica speciale che si è conclusa con una solenne liturgia eucaristica in piazza S.Francesco, celebrata da don Pino Marino. Dopo la preghiera di consacrazione del paese al suo Cuore Immacolato, la statua è partita attraversando una folla festante ed emozionata che sventolava fazzoletti bianchi in direzione Matera dove una delegazione di Altamura era là ad attenderla per portarla nella propria parrocchia.


La statua è giunta in Italia nel mese di Aprile presso l’aeroporto di Roma – Fiumicino e da li, accompagnata dalle reliquie dei pastorelli di Fatima, è cominciato la pertegrinatio che toccherà varie Regioni italiane, per poi rientrare ad Ottobre nella Basilica dello stesso Santuario di Fátima e riposta in una colonna vicino all´Altare Maggiore.
L'origine della cosiddetta Madonna Pellegrina, cioè dell’uso di portare l’immagine, statua o dipinto, della Beata Vergine Maria nelle chiese di un determinato territorio, si inserisce nel rifiorire in maniera veramente ampia, del culto mariano a partire della fine del secolo XIX fino ai nostri giorni. Tuttavia l’uso di portare immagini sacre, specialmente della Madonna, in luoghi diversi dalla loro abituale dimora è più antico. Pare che dal 1350 al 1740 siano avvenute 67 traslazioni. Non è ancora la Madonna Pellegrina, ma può costituire un valido anticipo in quanto sottolinea un aspetto ripreso dal pellegrinaggio di Maria e cioè la sua materna e potente intercessione.

La Madonna si fa «missionaria» che va verso i suoi figli è il punto essenziale della peregrinatio Mariae. Non più l’immagine sacra portata per eventi eccezionali, per lo più luttuosi , ma è Maria che «entra» nelle nostre case e ci presenta il vangelo: ecco, allora, la predicazione, la confessione, la celebrazione eucaristica insieme a manifestazioni come processioni, sagre ecc... che esprimono la religiosità popolare, che può presentare aspetti discutibili, anche molto discutibili ( ricerca del sensazionale , del miracolismo, di rivelazioni ecc..) ma che non è accortezza pastorale semplicemente sopprimere, ma saper sapientemente discernere tra ciò che è legato al momento storico o teologicamente fragile e ciò che può essere utile per la predicazione del vangelo che in definitiva deve essere il vero scopo della peregrinatio Mariae.


Per quali motivi vene effettuata la «pellegrinazione»? si chiede il nostro cortese lettore: è un grande momento di rievangelizzazione che, soprattutto al termine della tragedia della seconda guerra mondiale, la chiesa visse e operò.

Vogliamo solo ricordare la peregrinatio del 1978 che in aereo toccò le principali città della terra. In Italia quella del 1978-1979 che interessò moltissime diocesi italiane, tra le quali la nostra diocesi e il nostro paese ( come si può vedere dalle foto dell’epoca).

Vincenzo Diac. Terracina



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