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Cuore e umiltà al di qua dello schermo:la bella conferma di Enrico Lo Verso |
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1/05/2016 | Capita a volte di ritrovarsi in posti dove non si è messo in conto di essere. Poi magari accade che nello stesso luogo si incroci qualcuno che non si crede possa catturare più di altri l’attenzione. Soprattutto se questi -oltre ad essere maschio, capello brizzolato, con barba lunga e tutto sudato perché la Nazionale di calcio di cui fa parte è scesa in campo a mezzogiorno di un assolato ultimo giorno di aprile in un campo sportivo di un caldo paese del Sud Italia- deve tra l’altro competere con altri colleghi attori-calciatori, alcuni con fisici da fare invidia e, di più, con alcune statuarie bellezze mediterranee sia esse locali che tra quante arrivate in loco perché compagne, mogli o fidanzate degli atleti in campo.
Ed è proprio quanto capitato a chi scrive allo stadio Giambattista Rossi di Senise dove, per La partita con il Cuore "Superiamo le barriere….un sorriso per Aldo" si sono affrontare la Nazionale italiana attori, fondata nel 1971 da Pier Paolo Pasolini ed una rappresentativa locale formata da calciatori del Real Senise e tra le cui fila hanno trovato spazio calciatori di altre squadre dell’hinterland.
Potevo non stare lì e invece mi sono trovato ad esserci per effettuare le interviste che i colleghi della Siritide.it non avrebbero potuto raccogliere perché impegnati su altri fronti e già da tempo in agenda.
Non pensavo che potesse essere lui a rapire la mia attenzione e invece è proprio cosi che è andata.
Lui è Enrico Lo Verso, in campo con la maglia azzurra numero 11 della Nazionale attori.
Il grosso tutore a protezione dell’articolazione del ginocchio destro rivela qualche acciacco da cui proteggersi e che però non è riuscito a frenare la sua voglia di correre dietro alla sfera e ancor di più tra le braccia del pubblico che dalla tribuna lo acclamava e dove è poi finito dopo la sostituzione, mentre sul campo andava in scena l’ultimo quarto di gara.
1 a 5 per gli ospiti il risultato finale, anche se non è questo il risultato che conta bensì la cospicua somma raccolta a scopo benefico.
Ora, non che tutti gli altri si siano risparmiati; no, ma la sua "prestazione" ha catturato davvero l’ammirazione di tutti e quella del sottoscritto che, telecamera in spalla, lo ha seguito mentre infilava nel suo enorme cuore dove già trovano un posto particolare quanti vivono un disagio a causa di una disabilità fisico-motoria, ognuno degli oltre 1000 presenti.
Ed è stata una gran bella emozione poter toccare da vicino come alcuni le cose le facciano davvero con il cuore e non solo per assolvere a un dovere per cui si è detti disponibili.
Il numero 11 della Nazionale attori forse non è nemmeno rientrato negli spogliatoi per la pausa tra i due tempi. Le nostre immagini, infatti, lo riprendono mentre danza con le ragazze pon-pon e coinvolge altri colleghi. Poi danza da solo e al ballo segue lo scatto per correre dai ragazzi sulle carrozzine a bordo campo e verso la lettiga di Aldo.
E’ per Aldo e più in generale per quelli che vivono la medesima o simile condizione che si è organizzata la Partita di solidarietà e il cui ricavato della vendita del biglietto al pubblico sarà devoluto al comune di Senise per contribuire a superare le barriere architettoniche nel centro storico di Senise.
Il grazie è alle oltre 1000 presenze in tribuna, tra cui numerose quelle di alunni e insegnanti delle scuole.
Ed è quanto più volte ha tenuto ad evidenziare Enrico Lo Verso e in maniera diretta quando, sostituito, ha lasciato il campo e rivolgendosi alla tribuna ha detto: "Il Grazie è a voi. Al cuore che ci mettete e al calore ed entusiasmo che trasmettete. Perché è solo grazie a voi che si possono realizzare delle giornate di grande solidarietà e vicinanza verso chi è meno fortunato. Ora io scavalco questa rete e vengo da voi".
E lo ha fatto davvero! Non è stato necessario scavalcare la rete perché, dopo un primo diniego, il servizio di sicurezza gli ha permesso di raggiungere la tribuna. Ed è stato bello cogliere nei suoi gesti tutta la voglia di portarsi dall’altra parte.
Nell’attesa delle decisioni della security più volte si è arrampicato per superare il cancelletto che lo divideva dal pubblico e ad un certo punto ha detto: "Io ci devo andare da loro e non c’è bisogno di scorte perché mica sono il campione avversario che ha battuto la loro squadra e quindi non vedono l’ora di linciare! Niente affatto! Io come loro e con loro siamo qui per una partita amichevole di beneficenza e solidarietà dove è grazie a loro che si raccolgono fondi e io li voglio abbracciare tutti".
…E all’improvviso è comparsa una chiave, si aperto un lucchetto e lui si è lanciato verso la tribuna.
Io su tutte le immagini ho impresse nella mente quelle che vi ho appena raccontate e che il cuore grande di Enrico Lo Verso ha portato in scena. E non perché si era lì a recitare per un film ma in un momento dove ognuno sa mostrare solo ciò che nel profondo è.
E lui ci ha messo la parte più vera del suo cuore e sarebbe ancora lì tra le persone a farsi selfie e scambiarsi abbracci con loro se il numero l’avesse richiesto. Perché è rientrato negli spogliatoi per la meritata doccia solo quando l’ultimo spettatore ha potuto scambiare con lui un sorriso e una pacca sulle spalle.
E son certo che grazie a quelli come Enrico Lo Verso se l’evento si ripetesse oggi, ci sarebbe bisogno di una tribuna più capiente e di un salvadanaio più grande.
Grazie Enrico.
Grazie Giuseppe; Grazie Mariapaola e Grazie Senise.
dalla redazione-Agri de la Lasiritide.it
Paolo Sinisgalli
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