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A Matera una serata di crowdfunding a favore del progetto Oltrepassi 201 |
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24/04/2016 | Cibo, arte e cultura. Il sogno di Vito Sansanelli, giovane imprenditore lucano, che concretizza tornando nel suo sud.
I tre ingredienti, in un locale a Matera (via D'Addozio, 14 nel Sasso Barisano). Il CENACOLO DEGLI ARTISTI, è un piccolo spazio libero di espressioni, un punto di ritrovo per gente curiosa e per artisti dove sono di casa, un matrimonio tra l'arte del sapere e l'arte culinaria.
Scrive Virginia Wolf: "Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene".
La linea d'ombra è il 21 giugno 2016. Quando Oltrepassi 201, il progetto ideato dall'artista Maria Cristina Ballestracci (nata a Vimercate nel '67, cresciuta e vissuta tra Santarcangelo e Rimini), verrà presentato a Matera. Evento creato e sviluppato in simbiosi con Giovanna Greco, giornalista Rai. Il tutto, sboccerà nello scenario dei scenari: Matera, luogo primigenio, pasoliniano prima ancora che Pasolini ci mettesse piede e anima per il suo Vangelo. Matera è la citta europea della Cultura per il 2019. E cultura è il germe della vita; anche e soprattutto della vita di questa mostra che raccoglie 201 scarpe raccolte sulla spiaggia di Fiorenzuola di Focara, tra Romagna e Marche. Scarpe reiette, spurie, in cui la vita è un'eco con l'ugola di tromba. Scarpe scordate che Maria Cristina (autrice di mostre come Relitti, presentato nel 2013 all'inaugurazione del Muse di Trento, museo firmato da Renzo Piano) ha restituito il soffio vitale grazie alla mutazione, voglia originaria del tempo che supera ogni volontà razionale. Duecentouno perché è un numero fatale: il venti è il giorno di nascita di Maria Cristina, l'uno (sempre di aprile) è quello di Giovanna. Non solo. Il 2 è la data in cui è venuta al mondo un'altra protagonista di Oltrepassi, Sonia Mariotti, imprenditrice culturale, presidente dell'associazione di Rimini Cambia-menti. Un progetto di cultura partecipata che dà voce alla poesia di Annalisa Teodorani e al canto di Caterina Pontrandolfo. Un progetto che vive anche con la raccolta di fondi partecipata con feste, cene, cenacoli, punti conviviali, workshop, concerti, scuole di canto, che sono l'aurora della cultura del genere umano. In attesa, magari, di altri fondi. Queste scarpe grazie a Maria Cristina hanno riacquistato respiro. Spiro narrato da ventuno autori, che per ogni scarpa hanno scritto un racconto, altra forma
di vita primigenia, la narrazione (tra gli scrittori, Nada, Marco Paolini, Marcello Fois, Eraldo Affinati, Franco Arminio). Il tutto si sviluppa dal 2016 al 2019 in un percorso di 201 scarpe, 21 disseminate in più luoghi sacri di Matera (21 come i racconti) e 180 andranno invece a creare un'unica
installazione. E di queste, cento saranno firmate con i nomi delle persone che finanzieranno il progetto con un contributo. Oltrepassi 201 è anche un film realizzato dai giornalisti Rai Giovanna Greco, Marino Cancellari e dall’autore Stefano Massari.
Il 27 aprile a Matera al Cenacolo degli Artisti, ore 21, serata di crowdfunding insieme a due artisti, che nel tempo hanno sostenuto e continuano a sostenere Oltrepassi 201. I due artisti interverranno con la loro arte. Chiunque potrà partecipare al progetto offrendo un contributo.
Carmine Ioanna nasce ad Avellino nel 1985. Inizia a suonare all’età di quattro anni. Dagli otto anni in avanti comincia a esibirsi in pubblico, sia come pianista che come fisarmonicista, e a undici anni si iscrive al Conservatorio “Cimarosa” di Avellino alla classe di pianoforte. All’età di diciassette anni si trasferisce a Frosinone dove viene aperta la cattedra di fisarmonica al conservatorio “L. Refice” e si diploma con il Maestro A. Ranieri. Parallelamente agli studi classici ha sempre suonato la musica improvvisata in particolar modo il jazz. Tra i riconoscimenti più importanti: la borsa di studio della “Berkley College of Music” ai seminari di Umbria Jazz e la vittoria al concorso europeo di fisarmonica jazz con 100\100. Nel 2012 ha lavorato ai dischi Il Pentagramma della memoria, progetto musicale che ripercorre in chiave jazzistica la musica scritta nei campi di concentramento nazisti, e Per quanto vi prego, disco de “La costituente”, gruppo con il quale Ioanna collabora dal 2011. Nel 2013 ha suonato nel disco, uscito in Italia e in Francia, aQustico (Tuk Music) di Luca Aquino. Ha collaborato con numerosi musicisti tra i quali: Pasquale Innarella, Denis Fattori, Aldo Bassi, Antonello Salis e il rapper sudcoreano Loptimist. Nel 2014 ha pubblicato, con la collaborazione di Luca Aquino alla tromba e Francesco Bearzatti al clarinetto, il nuovo album Solo per la Bonsai Music.
Caterina Pontrandolfo è un’ artista lucana e svolge la sua attività in molti ambiti: teatro, musica, cinema, scrittura. E’ cantante/performer, attrice, drammaturga, ricercatrice, regista. Realizza progetti che coniugano antropologia, comunità, teatro, canto, paesaggio con un particolare sguardo rivolto alla memoria delle donne e al canto di tradizione orale. Collabora come redattrice della rivista Napoliteatrocult, con la rubrica “L’altro sguardo. Visioni di teatro” e per il canale video You Tube della stessa testata. Segnalata al Premio Montegrotto per il Teatro 1992, vince il Premio Eti Stregagatto 1997 con lo spettacolo Bambine diretta da Maria Maglietta (Produzione Compagnia Eduardo di Milano). Lavora come attrice e formatrice nell’ambito di altre realtà italiane diTeatro Ragazzi come Nautai Teatro di Firenze e Onda Teatro di Torino. Con Compagnia Eduardo realizza inoltre il Progetto Biennale sulla Shoah per le scuole elementari Con gli Occhi dei Bambini che sfocia nello spettacolo Il canto di Marta di cui è co-autrice e interprete, con la regia di Paolo Nani.
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