Oltre 2mila ragazzi residenti sulla costa jonica, in Basilicata, questa mattina non sono andati a scuola.
Hanno marinato la scuola per ... occuparsi della "marina", del mare e dell'ambiente, che rischiano di perdere irrimediabilmente.
Gli studenti di Policoro, le rappresentanze provenienti da altri comuni (Nova Siri, Scanzano J.co, Montalbano J.co, Pisticci-Marconia, Bernalda, Tursi, ecc.) ed esponenti della rete "Studenti per l'Ambiente" di Bari hanno marciato per le strade di Policoro per chiedere a gran voce di votare al referendum contro le trivelle del 17 aprile prossimo.
Certo alla fine del corteo non erano in tanti, alcuni si sono "infrattati" nel verde della villa comunale o altrove, vista anche la bella giornata solare, ma tutti hanno condiviso il messaggio dei loro amici, promotori della giornata di sensibilizzazione.
A prescindere dal significato tecnico del quesito referendario, i giovani vogliono dare un segnale agli adulti, sopratutto a chi decide, sulle tematiche energetiche ed ambientali.
Il ciclo petrolifero è troppo inquinante!
Sono stanchi, nonostante la loro giovane età, di assistere alla continua contaminazione delle risorse essenziali alla vita: aria, acqua, terra e quindi, degli alimenti ed alle alterazioni climatiche!
Pretendono, anche loro, di poter vivere un futuro degno di essere vissuto in un ambiente salubre e ... vivibile, magari incontaminato, e poter realizzare attività realmente sostenibili e, perchè no, garantirsi il futuro nelle nostre terre, in Basilicata e non rassegnarsi alla scontata emigrazione.
La Basilicata, una terra che, nonostante tutto, è ancora... FANTASTICA, ma bisogna agire subito!
Intanto, in accordo con i nostri ragazzi, votiamo e facciamo votare al prossimo referendum!
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