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Recensione: “ L’Anno Santo con Papa Francesco” |
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16/01/2016 | Il libro dal titolo “ L’Anno Santo con Papa Francesco” – Guida al Giubileo della Misericordia” di 222 pagine, edito dalle Edizioni Piemme, ed acquistabile al prezzo di 12,90 euro, mette in rilievo che l’uso di indire un Giubileo straordinario, ossia fuori dal comune computo che vuole che il tempo giubilare si celebri ogni venticinque anni, non è una novità propria del pontificato di Papa Bergoglio. Molti suoi predecessori, nei secoli, avevano fatto qualcosa di simile: per celebrare l’“anniversario” della passione, morte e resurrezione di Gesù, per esempio, Papa Pio XI, nel 1933, e Papa Giovanni Paolo II, nel 1983, avevano indetto il Giubileo della Redenzione. E altri Pontefici ci avevano pure celebrato anni giubilari straordinari in occasione della propria salita al Soglio Pontificio di Pietro, o per occasioni mariane. La vera intuizione e innovazione di Francesco è data dal fatto che non vi è alcun anniversario, né alcuna occasione particolare da celebrare nel 2016: si tratta, dunque, di un Giubileo potremmo dire “libero” da ogni commemorazione e centrato soltanto sul proprio contenuto, sullo scopo che il Papa ha deciso di assegnargli: quello della memoria dell’amore di Dio per l’uomo.
Un Giubileo “gratis”. propria quella di essere un anno di perdono, di memoria dell’amore accogliente di Dio, di grazia per tutti, quello del 2016, che mette a tema la Misericordia di Dio appare quasi essere un Giubileo elevato a potenza, un “Giubileo
al quadrato”: un anno di Misericordia che parla di Misericordia. Questa parola è, infatti, e sarà al centro di ogni azione e con l’annuncio di un Giubileo straordinario dedicato al tema della Misericordia di Dio per l’uomo è stato dato da Papa Francesco il 13 marzo 2015, all’interno di un’iniziativa che egli stesso aveva voluto per il secondo anno consecutivo, la 24 ore per il Signore. Tale evento era stato celebrato per la prima volta nel 2014 (il 28 marzo), per ricordare a ogni credente la centralità del tema del perdono e della riconciliazione per il Papa, il motivo della celebrazione di un Anno Santo straordinario è innanzitutto ecclesiale: bisogna che oggi la Chiesa torni con forza a ricoprire il proprio ruolo materno, a somiglianza del ruolo paterno di Dio, accogliendo, come Lui, tutti coloro che sono alla ricerca di una madre che sia anche maestra. Questi due termini, Chiesa “Madre e Maestra”, già li aveva utilizzati per il titolo stesso della sua enciclica (Mater et Magistra) un altro Papa amatissimo Giovanni XXIII, il Papa Buono. La Chiesa, dunque, innanzitutto, sarà protagonista dell’Anno Santo: una Chiesa che insegni con amore, che accolga con tenerezza, che sappia guardare a tutti coloro che sono in cerca del volto di Dio e con l’indulgenza, la misericordia divina condona anche la pena temporale per i peccati confessati, ed aiuta a superare i disordini lasciati nell’uomo dal male commesso.
Biagio Gugliotta
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