Ambiente-cultura-eventi- 22/12/2015 - Presentate le “Ultime scoperte sul complesso megalitico 'Petre de La Mola'”

Presentate le “Ultime scoperte sul complesso megalitico 'Petre de La Mola'”

22/12/2015

Ormai il 21 dicembre è diventato un appuntamento fisso per numerosi archeologi e studiosi che giungono da varie regioni d'Italia per assistere al solstizio d'inverno sul Monte Croccia in località “Petre de la Mola”. Questo complesso megalitico situato a 1049 metri s.l.m. nella riserva antropologica in un'area del Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane è un'affioramento naturale della roccia madre calcarenitica, spaccato in numerosi blocchi per l'erosione di pioggia e vento. La scoperta causale di un singolare effetto di illuminazione, a mezzogiorno, di questo megalite fa pensare che esso sia stato modificato dalla mano dell'uomo per trasformarlo in uno strumento di misure calanderiali. Su questi punti si è snodato l'intero convegno che si è tenuto ad Oliveto Lucano nella tre giorni dedicata al solstizio d'inverno19-20 e 21 dicembre. Interessanti gli interventi dei relatori e e delle autorità locali che hanno chiarito chiariti diversi aspetti legati alla gestione del sito archeologico. Risolta pubblicamente la diatriba che per anni ha visto i comuni di Oliveto Lucano ed Accettura contendersi la territorialità di Monte Croccia e visto che il sito ricade in entrambi i comuni, i due sindaci Anna Trevigno ed Alfonso Vespe hanno affermato il reciproco interesse a collaborare per la crescita culturale. Si è discusso di voler fare rete, di voler collaborare per il miglioramento della vita sociale ed a tal proposito il sindaco Vespe di Accettura ha anche affermato che la volontà non basta e che oltre ai fondi per iniziative importanti come questa bisogna partire dal miglioramento delle vie di comunicazione per uscire dall'isolamento. “Siamo riusciti a finanziare quest'iniziativa – ha affermato Saveria Catena presidente della pro loco 'Olea' di Oliveto Lucano - grazie ai fondi Po Fesr perchè qualche tempo fa “Petre de la Mola” è stato censito nel registro del patrimonio immateriale della Regione Basilicata”. Notevoli gli studi eseguiti sull'intera area di Monte Croccia da alcuni esponenti appartenenti al Gruppo Archeologico d'Italia tra cui il prof. Vito Francesco Polcaro (Inaf – Iaps Torvergata Roma) che ha reso pubbliche le ultime scoperte avvenute in questo sito. “ L'ultimo ritrovamento a Petre de la Mola – ha esposto il prof. Polcaro – risale allo scorso giugno, è stato ritrovato un frammento di ceramica risalente all'età del bronzo testimonianza della sacralità del luogo. Scoperto anche un Petroglifo inciso nella roccia che serviva come punto di osservazione. Abbiamo anche rilevato alcune prove archeologiche ed antropologivhe\etnologiche sull'intenzionalità dell'allineamento. “Petre de la Mola” è stato inserito nell'Atlante generale dei siti astronomici di Cambridge ”. “Petre de la Mola” farà parte del progetto europeo “ L'Italia dei Longobardi” curato da Felice Pastore, vice direttore nazionale Gruppo Archeologico d'Italia, che sarà presentato ufficialmente il 29 gennaio 2016 a Salerno. L'intervento congiunto da parte dell'archeologo Antonio Capano e del prof. Giuliano Mazzei si è incentrato sul “Centro preistorico sul Monte Stella”, mentre Leonardo Lozito vice direttore del Gruppo Archeologico d'Italia ha raccontato i riti della fertilità presenti già 7500 anni fa. Presentato il libro “Alberologia” scritto dall'ecologista Antonio De Bona edito da Osanna Edizioni. L'obiettivo finale che tutti gli organizzatori si sono prefissati è quello di rendere nel corso degli anni l'evento legato al solstizio d'inverno, uno spettacolo unico e raro capace di attirare ogni anno rilevanti presenze sul territorio rilanciando così anche l'economia di questi territori che si spopolano sempre di più.

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