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Conclusa con Garbo la prima fase del progetto Matera Is On The Table |
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1/11/2015 | Si è conclusa, così come recitava lo slogan della terza serata del MIOTT 2015, con Garbo la prima e sperimentale fase del progetto Matera Is On The Table – MIOTT.
Nella serata di sabato 31 ottobre, ancora una volta, è risultata vincente la formula MIOTT: realizzare un programma destinato a molteplici pubblici, differenti per età e gusti.
Spettacoli per i più piccini ,con il TeatroPAT/Puppets and Actors Theater e l'associazione Al Marsupio, e per gli appassionati delle commedie in vernacolo, con la compagnia Inscenando, ma anche presentazioni di libri con il Centro delle Arti Integrate (Iac), che ha presenteto il romanzo Pedro Felipe di Emanuele Tirelli. E ancora gustose anteprime con gli autori e gli attori di While, la web serie sui viaggi nel tempo in Basilicata. E, infine tanta musica dalla hip hop alla new wave di Luca Urbani e di Garbo.
Tutto questo è stato, solo nell’ultima serata il Miott.
“Il nostro – spiega Antonio Andrisani, il direttore artistico della manifestazione che coniuga espressioni artistiche del territorio con nomi di caratura nazionale – è un progetto, ancora in fase sperimentale, che parte da un esigenza: offrire e condividere spazi di creatività e di libera espressione artistica a quanti operano a Matera. Matera Is On The Table, contratta nel’acronimo MIOTT, è semplicemente questo: un cantiere aperto, un contenitore, dove far incontrare artisti locali e non e i pubblici sempre più ampi e differenti. E’ un voler dare spazio a tutti. Tanto che – sottolinea Andrisani - per la prima volta a Matera, il programma dei singoli appuntamenti non è “calato dall’alto”, non c’è qualcuno che chiama a esibirsi, ma è realizzato sulla base di una call, di una chiamata, aperta a tutti. In molti hanno già apprezzato la nostra idea: presentandoci programmi e progetti da inserire nel Miott. Con ciascuno abbiamo condiviso i dettagli dell’organizzazione e abbiamo individuato quei progetti che per budget e possibilità logistiche si sarebbero potuti realizzare”
“Difficoltà ce ne sono state – interviene Damiano Laterza, uno dei componenti del gruppo di volontari che hanno organizzato la manifestazione – in non pochi casi abbiamo avuto dei corto circuiti che, al di fuori di chi prendeva attivamente parte, sono stati descritti come dei black out. Ognuno di noi, da luglio, ha lavorato al Miott con la certezza di fare qualcosa per la città tutta, con trasparenza e sempre cercando il dialogo con tutti.. Le incomprensioni che ci sono state, feriscono noi prima di chi si è sentito escluso. Da ogni difficoltà sorta, abbiamo acquisito nuove informazioni e idee. Ed è per questo che vogliamo proseguire questo progetto, per renderlo ancora più inclusivo e partecipato: perché il MIOTT è sempre stato e vorremmo che continuasse a essere un momento di incontro con tutte le espressioni artistiche del territorio”.
"Al di la delle difficoltà sorte - interviene Domenico Bruno - il MIOTT va guardato nel suo complesso per ciò che ha realizzato. Nelle tre serate sono stati presentati: sei spettacoli in vernacolo e uno dedicato ai bambini; decine di concerti di musica folk, rock, pop, jazz, hip hop e classica con un'orchestra della Lombardia, si sono esibiti artisti locali come le tre corali di Matera e nomi di grande caratura come Teho Teardo, Garbo e Luca Urbani; il teatro di strada; le numerose presentazioni di libri; le attività di sensibilizzazione verso gli animali da compagnia; lo spazio dedicato all'artigianato materano. E tutto questo senza voler considerare che alla realizzazione di ciascuno spettacolo hanno lavorato aziende di Matera. Ecco cos'è stato il MIOTT".
“Sono stato scelto come direttore artistico dai miei compagni di avventura – prosegue Antonio Andrisani – sono stati Alberto Acito, Alessandro Tortorelli, Domenico Bruno, Sergio Palomba, Damiano Laterza e Geo Coretti il gruppo con cui ho condiviso scelte, ricerche di soluzioni ai problemi che di volta in volta nascevano. Un gruppo di lavoro eterogeneo che si è unito nella volontà di realizzare il progetto Matera Is On The Table. Oggi, al termine di questa prima fase, di queste prime tre serate, vogliamo proseguire il cammino intrapreso, con una forma autonoma che non escluda la partecipazione dell’Amministrazione comunale. Al momento stiamo vagliando in quale forma costituirci: per avere ampia possibilità di movimento e di azione”.
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