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di Marco della Luna “ I signori della catastrofe" |
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29/10/2015 | Il volume di Marco della Luna “ I signori della catastrofe di 100 pagine, edito dalla Edizioni Arianna nel 2013 mette in rilievo che vi sono speculatori e consessi che hanno costru¬ito negli anni, un sistema monetario e finanziario globale e un sottosistema europeo, incentrato sull’Eu¬ro. In sostanza si è trattato di scelte articolate, progressive, prese senza pubblico dibattito e senza consa-pevole consenso democratico. Esse hanno prodotto e producono il sistema delineato nell’introduzione, con for¬tissimi vantaggi per alcuni e una crisi ormai cronicizzata e da cui non si vede uscita per gli altri.
Alla faccia della sua dichiarazione introdut¬tiva di voler enunciare la verità fino in fondo, la verità “sovversiva”, l’on. Letta, il 29 aprile 2013, nelle sue dichiarazioni programmatiche alla Camera, si è ben guardato non solo dal di-chiarare che va ridiscusso, a seguito dei loro ef¬fetti, il merito di quelle scelte; ma persino dal semplice spiegare che cosa siano queste scelte, dal rivelare chi le ha imposte e con che mez¬zi, dal dire che non si ha la forza per mutarle, sebbene siano disastrose per la popolazione; che quindi si tratta di cercare come subirle nel modo meno doloroso, e che questo è quanto la politica italiana può fare, non di più, e che tale condizione italiana non dipende solo da Maa¬stricht, ma prima ancora da Yalta.
Non una parola sul fatto che il fattore re¬cessivo essenziale, per l’Italia, è la mancanza di denaro circolante, dovuta al fatto che le tasse, i pagamenti di debiti e interessi verso l’estero, le fughe di capitali verso l’estero, gli investimenti di denaro nei circuiti speculati¬vi off-shore esentasse, le rimesse degli immi¬grati, sottraggono sistematicamente enormi quantità di denaro dall’economia reale nazio¬nale, lasciandola senza liquidi per investimen¬ti e consumi, e che il Trattato di Maastricht ha tolto agli Stati la possibilità di compensare questa emorragia di denaro emettendo dena¬ro in sostituzione, mentre per statuto la BCE non può supplire a ciò. Non una parola su questo assetto monetario folle, che ci condan¬na matematicamente a una recessione senza fine, se non usciamo dall’Eurosistema o ne rivoluzioniamo la struttura.
Ciò ha avuto ripercussioni negative sull’economia di alcuni paesi europei come il nostro dove, malgrado l’impegno di Matteo Renzi di riportare il nostro paese ai fasti di un tempo, la situazione economica non è stata ancora risolta
A farne le spese di questo default della nostra economia sono stati in particolare i giovani alla ricerca di una prima occupazione che sono stati costretti ad emigrare all’estero in paesi in cui la situazione economica è migliore della nostra.
Inoltre abbiamo risentito delle misure restrittive dettate dalla Merkel e dalla pressione fiscale che ha strangolato in particolare le classi meno abbienti.
Sulla base di queste agghiaccianti affermazioni ci chiediamo:
Questo momento difficile sarà momentaneo o duraturo?
Solo il tempo e le scelte oculate da parte di tutti i politici potranno dirci se finirà come sperano la maggior parte delle persone.
Biagio Gugliotta
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