MILANO EXPO. Basilicata, grande successo del gusto a colori
20/10/2015
I pochi giorni che mancano alla chiusura, non possono non che far crescere ed incrementare notevolmente i numeri di una manifestazione universale, che proprio in queste ultime ore, ha staccato il biglietto certificato numero 20 milioni, destinato ad essere abbondantemente superato.
Grande soddisfazione, dunque da parte degli organizzatori, ma anche grande ottimismo ed entusiasmo per i piccoli operatori, specialmente nel campo agroalimentare.
La Basilicata, dall’Expo, ha saputo meritoriamente trarre grandi vantaggi per la promozione dei suoi eccellenti e numerosi prodotti di nicchia. Accanto all’agroalimentare, ha brillato , e non poco, anche l’aspetto culturale , che ha riguardato l’intelligente proposta delle località turistiche e paesaggistiche, molto ben gestito dall’APT, che si è avvalso di tutti i mezzi per sfondare ancora di più il grande muro che ancora nasconde la nostra regione al resto del mondo. Il presidente Perri, ben coadiuvato da tutti gli altri operatori, ha saputo guadagnarsi sul campo numerose medaglie, il cui scintillio ben traspare dal suo forte petto. Alla base di questo, la Basilicata, inoltre, è uscita dai verdi recinti di EXPO per essere costantemente presente anche in città, come per esempio, al Multicenter Mondadori, alla Sala Buzzati del Corriere della Sera, alla Libreria Rizzoli della Galleria e al Teatro Dal Verme, dove il 26 prossimo, il nostro regista Francis Ford Coppola terrà una “Letio Magristralis” sulla Basilicata, vista attraverso i suoi occhi particolari, e cuore ed amore lucani. Insomma, cultura e cibo , il meglio della Terra di Orazio, sono stati le colonne portanti, che hanno innalzato di una bella spanna l’immagine di una regione che, pur registrando dati positivi in ogni settore, dimostra , per fortuna, tanta voglia di crescere ancora, di fare sempre meglio, perché i mezzi per farlo li ha in abbondanza, sia finanziari che di materie prime.
Un ruolo determinate, sotto il motto “No farm No party”, nella proposizione del comparto agroalimentare, lo ha rivestito la Coldiretti Basilicata, che nella settimana a lei riservata e grazie ad uno staff di eccellenza, formato dal Presidente , dal Direttore Regionale della Coldiretti lucana Piergiorgio Quarto ed Angelo Milo, dal Direttore della Coldiretti di Potenza Franco Carbone e dalla Coldiretti di Matera Francesco Manzari, ha costituito un egregio ed importante volano di promozione a tutto campo, tanto da ricevere il plauso anche del Ministro dell’Agricoltura Martina, in visita istituzionale agli stand.
E’ stata una settimana tematica , che ha visto, ogni giorno, alla ribalta le varie produzioni lucane.
Si è cominciato dai vini, particolarmente apprezzati i nostri grandi vini, con l’accostamento ai prodotti e piatti tradizionali, che chef ed esperti hanno saputo magistralmente abbinare. Tutto questo avviene proprio quando è reso noto un primo bilancio della vendemmia 2015, che vede l’Italia sorpassare la Francia e diventare il primo produttore mondiale di vino, con un quantitativo di produzione stimato a 48,9 milioni di ettolitri, secondo una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati della Commissione Europea. Anche la Basilicata segue questa tendenza, con una vendemmia precoce e una produzione in crescita, favorite da condizioni climatiche propizie, che hanno dato un’ottima maturazione alle uve, tanto che in diversi territori si parla di annata storica, per quantità e qualità.
Segnaliamo, perché meritori , gli agri chef dell’Agriturismo La Bontà di Muro Lucano, Anna Maria Piccirillo e la figlia Maria che hanno ben sposato l’arrosto di podolica dell’azienda agricola Giuseppe Viviano di Tursi con i rossi delle cantine Crocco di Montalbano Jonico, l’agnello delle Dolomiti Lucane della Cooperativa Edere Lucanum, con l’Aglianico del Vulture della Cantina di Venosa. E ricordiamo ancora, il Grottino di Roccanova delle aziende agricole Torre Rosano e Chiaradia , in abbinamento con i piatti a base di peperone crusco di Senise, il suino nero lucano al forno in abbinamento con importanti vini materani dell’azienda agricola Masseria del Mezzano di Montescaglioso, per citarne solo alcuni.
Molto apprezzati anche gli agriaperitivi dello chef Luigi Diotaiuti, che ha saputo abbinare l’Aglianico del Vulture con il caciocavallo podolico, di Giuseppe e Mirko Di Taranto dell’azienda Masseria del Mezzano, di Sara Maria Collarino dell’azienda Torre Rosano di Roccanova, e Antonia Pennella dell’azienda Peperoni Pennella di Senise, che hanno curato l’accostamento del peperone crusco di Senise con il Grottino di Roccanova. Oltre a questi singoli riferimenti, va inoltre sottolineata la presenza a Milano di alcuni dei più apprezzati chef lucani, come Federico Valicenti, della Luna Rossa e di Pino Golia, dell’Hotel Picchio Nero, entrambi di Terranova di Pollino , che si sono esibiti in cooking show, durante i quali hanno cucinato, spiegandone la preparazione base, piatti di assoluta novità, con particolari ingredienti di specifiche zone di produzioni della regione.
Molto intensa anche la giornata dedicata all’Olio, l’oro giallo, che In Basilicata occupa una superficie che supera i 30 mila ettari , distribuita sull’85% del territorio regionale, con il 57% circa in provincia di Matera ed il restante 43% in quella di Potenza. Il 10% della produzione è coltivata con metodi biologici. 5 milioni, in totale, sono le piante di olivo presenti , che svolgono anche una funzione protettiva del paesaggio, di difesa dell’ambiente e del suolo da erosione e smottamenti. In condizioni ottimali, la produzione di olio extra vergine di oliva della Basilicata con 5 mila tonnellate all’anno rappresenta il 6% di quella lorda vendibile regionale e circa il 2% di quella nazionale.
Nell’offerta di qualità dell’olio extra vergine lucano si annovera la Dop “Vulture”, assieme alle altre varietà più diffuse e utilizzate per la produzione di qualità, destinata all’imbottigliamento come Coratina, Leccino, Ogliarola del Vulture e del Bradano, la Maiatica, l’olio, dal fruttato medio-leggero con gusto persistente di dolce e piccante.
Dall’analisi dei dati di vendita nella GDO (Iper + Super), relativi al 2014, è emerso che in Basilicata, e nella vicina Calabria, sono stati venduti circa 2 milioni di litri di extra vergine, per un corrispondente valore di 8 milioni di euro e una contrazione sia in volume che in valore, rispetto all’anno precedente.
Altre giornate sono state dedicate, sempre con molto profitto commerciale, ai Sapori del Metapontino, alla ricerca del Verde, alla caseificazione con pratiche dimostrazione di lavorazione effettuate sul posto, al Peperone crusco di Senise, l’oro rosso ed al miele, la cui produzione comincia ad assumere una posizione di assoluta rilevanza nell’ambito alimentare, visto il crescente uso che se ne fa. Tra le tante Aziende che si occupano con dedizione e professionalità al prezioso lavoro delle api, segnaliamo l’Azienda Agrobiologica La Garavina di Luca Tufaro e la Millefiori del dottore Domenico Bruno, che rappresentano assoluti punti di eccellenza del Parco Nazionale.
Interessante novità è rappresentata anche dalle nuove colture di leguminose e dei relativi semi, a cui con grande passione si dedica , tra le altre, l’Azienda Agricola “Seminostrani” di Gennaro Mecca di Filiano, con ceci neri, lenticchie, ceci e farro.
Sulla settimana Lucana , dedicata all’Agricoltura ed alla Alimentazione, ha vigilato imperterrito il Rumit, l’uomo di foglie di edera, antichissima maschera di Satriano, mentre ad allietare i giorni di lavoro ci ha pensato l’antico Gruppo Folk “La Pacchianella” di Pisticci, agli ordini del maestro Adduce.
In conclusione, mentre la Siritide si scusa per non aver potuto segnalare, per comprensibili motivi, tutti gli operatori presenti, parimenti meritevoli, possiamo dire , con assoluta certezza, che la Basilicata non è più sola e non è più il fanalino di coda, ma che ben tiene il passo delle altre regioni, che può anche superare , solo se crescesse , in tutti i protagonisti del settore, un maggior senso di fiducia e di collaborazione.
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