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Presentazione libro: “Medichesse. La vocazione femminile alla cura” |
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6/08/2015 | Martedì 11 agosto, ore 20.00, presso il Chiostro Santa Croce - Via Frisari, Bisceglie (BT) un interessantissimo appuntamento culturale e una pregevole iniziativa editoriale da non perdere con la presentazione, a cura di Aboca, del saggio Medichesse. La vocazione femminile alla cura di Erika Maderna.
Sebbene, il termine medichessa sia desueto, esiste ed indica “donna che esercita la professione medica”. Proprio su questa figura femminile e sul ruolo che ha assunto attraverso i secoli si è soffermata l’attenzione della Maderna che, pagina dopo pagina, con un linguaggio semplice e affascinante fa comprendere come la scienza medica sia stata soprattutto una fortezza della libertà di espressione femminile. Da sempre contrapposta al sapere degli uomini, depositari della cultura dei libri e delle accademie, questa pratica femminile si caratterizzava per l’approccio empirico e la pratica di conoscenze antiche e tramandate, da donna a donna, dove accanto alle applicazioni di una medicina lecita convivevano saperi più oscuri, quelli delle consuetudini proibite della contraccezione e dell’aborto, legate alla magia degli incantamenti amorosi e della fertilità.
Dea, Pizia, maga, levatrice, cosmeta, erbaria, medichessa, sacerdotessa, vestale, badessa, santa, alchimista, strega. Ad un primo sguardo si direbbero profili diversi e molto lontani tra loro. E invece no. Sono la stessa cosa. Cosa accomuna questi profili? Naturalmente la storia delle donne. Pagina dopo pagina, profilo dopo profilo, questo libro, ci dimostra come la vestale, la maga, la strega, la medichessa abbiano un unico denominatore: la capacità e la vocazione femminile per la cura. Da Circe e Medea, passando per Metrodora e Trotula, arriviamo a Santa Ildegarda e a Caterina Sforza. Tra la prima e l’ultima non c’è alcuna differenza è cambiato, nei secoli, solo l’occhio attraverso il quale questi profili sono stati visti.
E’ un viaggio tutto al femminile, che prende il via dagli albori del nostro tempo, con i riti e il sapere della Potnia, la Signora, divinità matriarcale preindoeuropea che aveva la conoscenza di tutte le forme viventi e dei meccanismi della vita stessa, la sua autorità era esercitata sulla natura e, attraverso di essa, la Potnia era anche curatrice e maga.
Da tutto questo ambito gli uomini si tenevano a distanza, ed erano le donne a “sporcarsi” le mani con questi misteri “[…] Se gli uomini hanno dominato l’universo delle parole, le donne hanno avuto il potere sul mondo delle cose.” Il sapere femminile, infatti, più antico di quello maschile, tramandato attraverso la parola scritta, era trasmesso di madre in figlia attraverso racconti, pratiche, esperienze.
L’evento organizzato da Aboca, vedrà la partecipazione di Erika Maderna, autrice del libro, Catia Giorni, Centro Studi di Aboca Museum, Tecla Mastronuzzi, medicina generale ASLBARI e Antonella di Tommaso, giornalista.
La presentazione sarà allietata dalle musiche della pianista Maria Paola Torzilli e dalla lettura di alcune ricette tratte dal libro da parte della lettrice Fabiana Aniello.
Ai partecipanti sarà dato in omaggio un kit con i campioni di alcuni prodotti Aboca.
Aboca, azienda toscana leader nell’innovazione terapeutica a base di complessi molecolari naturali, da oltre 30 anni realizza prodotti per la salute e il benessere delle persone. Nell’ambito della ricerca e della divulgazione scientifica, Aboca svolge anche una vasta attività editoriale con una ricca produzione di titoli dedicati al sapere scientifico e storico. Gli eventi culturali e le pubblicazioni si inseriscono all’interno di un grande progetto di ricerca e comunicazione culturale per valorizzare il sapere botanico attraverso mostre e convegni.
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