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Noepoli,presentazione libro'Visionari frammenti d’Anima'di Rosaria Barbalinardi |
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2/08/2015 | Il prossimo 9 agosto, alle 18,30, nell’ambito dell’Estate Nojese, sarà presentato il libro di Rosaria Barbalinardi “Visionari frammenti d’Anima”, presso la Terrazza Pro Loco di Piazza Marconi. Come spiega nell’introduzione al volume la professoressa Maria Luisa Luongo, “leggere le poesie di Rosaria Barbarinaldi vuol dire tuffarsi in una tavolozza di colori che in una varietà di sfumature dipingono e rendono visibili i moti dell’animo umano. “Canto di speranza”, “ Inquietudine”, “Passionale”, “Malinconia”, “Paura”, “Ipocrisia” sono solo alcuni dei titoli emblematici di una raccolta che esplora attraverso un linguaggio vivido, cristallino, di forte impatto emotivo e “visivo” il fluire di emozioni e riflessioni profonde che da personali diventano messaggio universale e chiave di lettura di un sentire comune.
Che la poesia sia un luogo costituito da materia che si scompone e ricompone, un pensare nelle cose e fra le cose, un continuo cambiare posto trasformando e avendo il “gusto dei mutamenti”, è ciò che si assapora leggendo i versi contenuti in questa raccolta. La natura, i fenomeni atmosferici concorrono all’elaborazione del sentimento personale della poetessa che lo colora associandolo ad idee astratte, pregne di senso, così la neve alimenta la speranza di cuori logorati dallo scorrere del tempo (Canto di speranza), le stelle con il loro incanto infondono serenità nell’animo (Stelle), i raggi del sole e i petali dei fiori compongono il mosaico frammentato della vita (Passionale), l’acqua riproduce con il suo scorrere calmo o tumultuoso l’imprevedibilità e l’ineluttabilità dell’esistenza (Il gusto dei mutamenti).
La complessità dell’esistenza e l’impossibilità di descriverla seguendo i dettami del logos inteso come razionalità ordinatrice del pensiero, è evidenziata dall’uso di un linguaggio figurato. Il ricorso alle figure retoriche aiuta la scrittrice ad esprimere la complessità dell’animo umano come un tronco fluttuante in balia delle onde (…se solo riuscisse ad entrare). Il cortocircuito delle emozioni dà vita a poesie fortemente ossimoriche in cui vengono accostati elementi opposti come oceano/fermo (Fine) e sineddotiche (nero stupore; buio sordo) e la retorica aiuta a rendere il cortocircuito delle emozioni. Il fluire dell’esistenza è inconsueto, non scontato né forse razionale, è un andare avanti a denti stretti…digrignati (Il dono).
La figura retorica che prevale nella raccolta è l’enjambement a sottolineare l’urgenza della scrittura, come se il verso esplodesse e non potesse essere contenuto nello spazio di un rigo, come se la poesia scorresse e mostrasse un’incontenibilità più forte della stessa penna, dello stesso pensiero.
L’aggettivazione ricca, ricercata, materica crea una tavolozza di colori che sfociano in sentimenti vissuti attraverso i sensi e poi trasposti in poesia personale che diventa poi universale.
Universale è l’idea del tempo che passa testimone indifferente e, a volte, spietato degli umani affanni, universale è l’idea del cuore come luogo e motore delle passioni, in esso i frammenti dell’esistenza si scompongono e ricompongono incessantemente, universali sono i sentimenti legati al movimento, al mutamento, all’anelito all’infinito e alla consapevole necessità di un disperato approdo. La poesia è questo approdo.
I versi della raccolta compiono un’esplorazione completa, profonda e anche irriverente delle diverse sfaccettature dell’animo umano e della vita.
Il fluire del tempo è nel fluire della natura, della memoria, nel rincorrersi continuo di giorno e notte, di profumi, odori, suoni, ricordi nel cui turbinio ci si perde.. come in un leopardiano infinito sentire”.
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