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Successo per l'Odysseo prodotta da Argot |
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24/07/2015 | La storia di Paride e Achille, le visioni spesso lente, a tratti intense e oniriche, una visione arguta e passionale. Con queste chiavi di lettura si è snodato il canovaccio di Odysseo trama artistica, musicale e teatrale prodotta da Argot e svoltasi giovedì sera presso il Chiostro del Convento di Sant’Antonio a Tito nell’ambito della rassegna Festival dei Teatri di Pietra 2015, Theatrum Theatrom giunta alla quindicesima edizione grazie all’organizzazione dell’Associazione Pa.Ga. Scenamediterraneo Potenza, della Regione Basilicata, dei comuni di Tito, Miglionico, Venosa e Grumento Nova, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata. Novanta minuti di emozioni, lente, travolgenti, soffuse e passionali condiscono d’incanto la realizzazione di Odysseo. Una trama leggera resa splendida dalla realizzazione del video curata da Michele Cacciofora straordinario produttore dei fondali digitali. Protagonisti di una serata tutta da gustare sono Miochele Panici che legge il progetto dell’Iliade di Omero e Raffaello Simeoni che accompagna Panici in una vera e propria sintesi perfetta legata alle vicende greche, terribilmente vicine a quelle dei giorni nostri. Ed è proprio la cultura ellenica l’elemento più intenso e apprezzato, perché Panici e Simeoni non solo rendono concreta l’idea che qualcosa può cambiare per il bene del mondo ma anzi fanno comprendere che Odysseo è il protagonista di una vera e propria trama legata alla parola e al paesaggio quello inteso nell’accezione migliore del termine. Ed è un paesaggio spesso legato a suoni mistici, reconditi e mai sopiti che mette in sinergia l’idea che Achille e Paride possono vivere per combattere in una situazione non facile e tutta da apprezzare. Ed è questo il senso vero della produzione, figlio di una passione onirica che non stanca gli spettatori che seguono instancabilmente la lettura lenta ma intensa di Panici. L’Iliade di Omero diventa d’incanto suggestione, emozione, quasi una sorta di sentito ricordo di un periodo lontano ma assolutamente uguale a quello dei giorni nostri. La produzione è una sintesi perfetta di emozioni e tradizioni che solo Maurizio Panici e Raffaello Simeoni, simpaticamente legato al suo flauto magico che prende in mano come un bimbo da baciare rende l’idea di una vera e propria passione per i passi dell’Iliade di Omero. E il concerto termina con l’epilogo, legato alla forte e mai sopita immaginazione popolare. |
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