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La FISAR di Monza Brianza in visita al Lucano di Pistcci |
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2/07/2015 | Il Gruppo Lucano ha accolto presso lo stabilimento produttivo di Pisticci Scalo, la delegazione della FISAR, la Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, della sezione Monza e Brianza, in occasione del loro viaggio alla scoperta delle terre del Primitivo di Manduria.
La Federazione, nata a Volterra nel 1972 ,per opera di Gourmet ed Enoappasionati, ha come obiettivo la formazione professionale della figura del sommelier, un compito che richiede una grande competenza della cultura enogastronomica a livello nazionale e una conoscenza delle eccellenze italiane. Dal 2011 la delegazione autonoma di Monza e Brianza è guidata da Francesco Gualtieri, sommelier professionista, gastronomo e fine ricercatore delle particolarità della tradizione culinaria, da sempre attivo nei corsi di sommellerie e cucina.
La visita allo stabilimento dove vengono prodotti il famoso Amaro Lucano ed il Caffè Lucano, del Gruppo Lucano , rappresenta un’importante occasione di scambio e di approfondimento tra realtà diverse, ma ,comunque, con tante simili affinità. Ricordiamo che Amaro Lucano è un prodotto con oltre 120 anni di storia alle spalle, apprezzato da intenditori e professionisti di tutto il mondo nel settore enogastronomico.
"La nostra è una delegazione molto giovane, dinamica e ricca di proposte per i soci e chi desidera avvicinarsi al mondo della degustazione: un esempio è rappresentato dalla interessante visita in Lucano.” ha commentato Gualtieri “La Famiglia Vena, giunta ormai alla quarta generazione, ha saputo valorizzare un prodotto unico, il cui gusto esalta i profumi delle terre da cui proviene. Il motore Italia è fatto di piccole e medie imprese, di tutela del patrimonio immateriale e materiale, di rispetto delle tradizioni: Amaro Lucano racchiude tutte queste caratteristiche in un prodotto consolidato e vicino ai consumatori. Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano!".
L’incontro fra il Gruppo Lucano e FISAR Monza Brianza sottolinea la comunanza di valori come il rispetto della tradizione e la continua ricerca dell’innovazione per la diffusione e la promozione di una cultura enogastronomica salutare e genuina.
Tra vino e liquori ci può essere tanta comunanza, se si considerano i sistemi produttivi dei rispettivi prodotti, alla basa del cui successo c’è il grande denominatore comune del rispetto della tradizione e della tanta buona forza lavorativa ,tesa ad ottenere solo prodotti di prima qualità.
A cura di Giovanni Labanca
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