|
Valorizzare beni pubblici:l’Agenzia Demanio incontra gli amministratori lucani |
---|
26/06/2015 | “L’Agenzia del Demanio si mette a servizio degli Enti locali, con strumenti innovativi e flessibili, per aiutarli a promuovere, gestire e valorizzare il loro patrimonio immobiliare, che non possiamo più permetterci di abbandonare”. Con queste parole il Direttore Roberto Reggi ha descritto lo spirito della tavola rotonda che si è svolta oggi a Matera con i sindaci lucani, e che fa parte dei diversi appuntamenti che l’Agenzia del Demanio ha organizzato nelle regioni italiane per incontrare gli amministratori e fornire loro il supporto e gli strumenti necessari per gestire al meglio il proprio patrimonio.
In Basilicata, Reggi ha incontrato i sindaci di Potenza e Matera e di altri Comuni tra cui Policoro, Lauria, Bernalda, Avigliano, Ferrandina, Scanzano Jonico, Rotondella, Francavilla in Sinni, Chiaromonte, e i rappresentati delle Province di Matera e Potenza e della Regione Basilicata, che sono coinvolti nelle principali operazioni sul territorio.
L’incontro si è svolto a Matera che, come ha sottolineato Reggi, “rappresenta un esempio concreto di che significa valorizzare i beni dello Stato in cooperazione con gli Enti locali, una best practice per il Paese” come testimonia il percorso di partenariato pubblico-privato intrapreso sull’incredibile paesaggio rupestre dei Sassi, patrimonio dell’Unesco, proprietà statale trasferita al Comune che ha affidato in concessione a privati più del 50% dell’area. E proprio nel corso di questo incontro, sono state gettate le basi per uno specifico programma di valorizzazione e tutela dei Rioni antichi dei Sassi con il circuito “Valore Paese Matera”, che garantirà le attività di promozione e tutela di questo “bene comune”, come lo ha definito Reggi, in vista anche di Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Se l’obiettivo è quello di usare al meglio i beni, gli strumenti messi in campo dall’Agenzia del Demanio sono molteplici, come alcuni modelli lucani possono testimoniare. Ad esempio, per gli immobili impiegati per svolgere funzioni pubbliche e abbattere così gli affitti passivi, sono state intraprese 9 operazioni in Basilicata che, sull’orizzonte 2014-2019, porteranno un risparmio annuo per lo Stato di circa 640 mila euro.
Ma anche il Federalismo demaniale, con il quale i Comuni in Basilicata hanno ottenuto il trasferimento in proprietà a titolo gratuito di circa il 75% dei beni richiesti. Attualmente, vi sono alcune importanti operazioni in corso, come quella per la valorizzazione dell’Ex Carcere di Melfi, e il “Podere Dimostrativo” nel Comune di Chiaromonte (PZ), che diventerà una fattoria sociale.
Il riuso e il recupero degli immobili per scopi sociali, per contrastare l’emergenza abitativa sul territorio, è la possibilità offerta dall’Art.26 dello Sblocca Italia, strumento flessibile e innovativo che permette ai Comuni, tramite una procedura cadenzata in 60 giorni, di richiedere allo Stato immobili non più utilizzati anche da altre amministrazioni, come ad esempio la Difesa.
Come chiarisce Reggi, “ se non più strategici per lo Stato, i beni possono essere compresi in iniziative imprenditoriali con soggetti privati”, con l’obiettivo di generare risorse economiche in un circolo virtuoso di creazione di valore per il Paese, ripartendo proprio dal territorio. |
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|