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Tito: confesercenti, Saverio Capece – 40° Anniversario attività |
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5/06/2015 | Quarant’anni di impresa per Saverio Capece di Tito sono un traguardo che per la Confesercenti ha un forte significato simbolico perché, davanti a una crisi economica senza precedenti e alla forte concorrenza della grande distribuzione organizzata, il commercio tradizionale in questi anni continua a vivere evidenti difficoltà.
L’impresa individuale Capece Saverio nasce 40 anni fa a Tito e da allora continua ad essere un nome noto e un punto di riferimento non solo per il paese ma anche per tutto il comprensorio Melandro-Potentino. Una storia di successo nata nel 1975 quando Saverio Capece gestisce la sua prima attività come gestore di ristorante a Tito Scalo. Dopo 5/6 anni nel periodo del terremoto (anni ’80), diventa commerciante ambulante di prodotti ortofrutticoli e nel giro di qualche anno apre una piccola bottega di frutta a Tito paese.
Qualche anno più tardi viene avviata anche la vendita di frutta all’ingrosso ampliando così l’offerta del negozio alla propria clientela. Nel 2000 apre un Tabacchi a Tito Scalo e cinque anni dopo diventa un bar tabacchi con annessa sala giochi L’attività sostenuta da Saverio si trasformerà man mano in attività di famiglia e le redini dell’attività passeranno ai figli.
Forte dei suoi 40 anni di storia, Saverio ha festeggiato questa ricorrenza invitando amici, parenti e colleghi al ristorante “La Cantina” di Sant’Angelo le Fratte.
Non poteva mancare l’invito alla Confesercenti di Potenza a cui Saverio aderisce dal 1985. La Confesercenti ha ricambiato con una targa a Saverio Capece consegnata dal Direttore Antonio Palumbo. Le parole di Saverio Capece : “se l’azienda ha a capo una persona, una famiglia quell’azienda ha un cuore e un’anima”.
Le parole del Direttore Confesercenti che a nome del Presidente Confesercenti di Potenza Prospero Cassino ha consegnato la targa: “Se una azienda resiste alla crisi e raggiunge il prestigioso traguardo dei 40 anni di attività, ha un know-how ed una capacità che meritano di essere analizzate. Le attività come quella avviata da Saverio Capece, come tante collocate nei nostri piccoli centri storici o nelle nostre frazioni, svolgono anche una funzione di presidio sociale e occorre perciò – dice Cassino - creare le condizioni per evitarne la chiusura, valorizzandole e rilanciandole. Un negozio che si tramanda nella gestione, grazie alle energie di famiglia, rappresenta un punto di forza e di resistenza, di richiamo e di ricchezza, che occorre custodire gelosamente e promuovere”.
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