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I giovani imprenditori di Confindustria a Matera “Un piano industriale per il Sud” |
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18/05/2015 | “Ci vuole un vero e proprio piano industriale per il Sud”. “Chi frena gli investimenti e le imprese – ha detto il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Marco Gay - frena lo sviluppo del territorio, la crescita e l’occupazione”. Lo ha ribadito a Matera, al termine del meeting GIMATERA2015, promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Basilicata. Una tre giorni di lavori nella quale i giovani industriali, che si sono dati appuntamento nella Capitale Europea della Cultura 2019, hanno sottolineato il ruolo fondamentale che hanno gli investimenti per lo sviluppo del Paese e del Mezzogiorno.
È stato proprio il leader dei giovani lucani, Lorenzo Pagliuca, a presentare le tesi di GIMATERA2015, nel corso del workshop WELOVESUD, al quale hanno partecipato tra gli altri, oltre a Gay e Pagliuca, il vice presidente nazionale di Confindustria, Andrea Bolla, il direttore per le attività Italia e Regione Sud Europa di Eni, Giuseppe Tannoia, e il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
Una riflessione sul tema “Il Sud per l’Europa. Mediterraneo, problema o opportunità?” che ha chiuso il meeting nella Città dei Sassi dove Confindustria ha riunito in un’unica straordinaria location il suo Comitato Fisco, il Consiglio di Presidenza, il Consiglio Centrale e i Comitati tecnici Giovani Imprenditori di Confindustria, il Comitato e l’Assemblea GISUD.
“Oggi che siamo all’avvio della programmazione europea 2014-2020 – ha detto Pagliuca - non possiamo esimerci dal tracciare una linea che possa essere di convergenza per le regioni del Sud, sull’indicazione dei mercati di sbocco” prevedendo “investimenti in infrastrutture di collegamento” dei Paesi dell’Area mediterranea. “Per i prossimi 8 anni – ha ricordato - saranno disponibili 20 miliardi di euro l’anno di Fondi strutturali europei: la vera sfida è la qualità della spesa, perché tali risorse possano generare un reale incremento della competitività delle regioni del Sud”.
In sostanza “i fondi ci sono e vanno spesi meglio”. A GIMATERA2015 è emerso, quindi, un Mezzogiorno consapevole delle proprie potenzialità, in cui i valori del fare impresa possono rappresentare il miglior antidoto contro il germe della corruzione. “Chi corrompe e chi si lascia corrompere non ci appartiene. Confindustria – ha detto Gay - non può essere la casa di chi opera nell’illegalità. Dove c’è una impresa che funziona e che è supportata dal lavoro efficace delle istituzioni, non c’è spazio per la illegalità. Alla politica territoriale, pertanto, chiediamo di non cercare il consenso, ma di cercare sempre i risultati”.
Ma è anche il momento di fare scelte strategiche, importanti, capaci di far convergere le risorse su pochi e selezionati progetti. E così, proprio in Basilicata, dove acqua, petrolio e cultura sono risorse straordinarie, Eni ha deciso “di fare una grande scommessa”. Lo ha ribadito Tannoia sottolineando che “l’installazione della direzione di tutto il Sud-Italia a Viggiano ha convogliato sulla Basilicata un investimento annuale compreso tra i 200 e 400 milioni di euro”. Una filiera, nella quale oggi, lavorano 3.100 persone, il 60% delle quali provengono dalla Lucania, oltre ai turnisti che vengono da altri paesi dell’Europa e dal resto d’ Italia”. I numeri, ha aggiunto Tannoia, “fanno vedere che avere una possibilità dal punto di vista industriale e valorizzare una risorsa porta a uno sviluppo del territorio che spero e penso sarà sempre più importante nel futuro”. Basti pensare che “il business del turismo legato alla nostra attività – ha aggiunto sottolineato Tannoia - copre il 60%”.
Quanto al giacimento della Val d’Agri, il più grande d’Europa su terraferma, “produce ogni anno una quantità di energia tre volte superiore a quella prodotta da tutto il fotovoltaico italiano, che conta 26mila impianti”. E per toccare con mano l’intero ciclo estrattivo del petrolio, nell’ambito dell’evento, una delegazione composta da circa 60 imprenditori, guidata dal presidente nazionale Gay e dal lucano, Pagliuca, partendo da Matera ha potuto visitato il Centro Olio dell’Eni a Viggiano e alcuni impianti. “Il dilemma che rimane è: industrializzazione o deindustrializzazione? Si tratta di costruire un discorso culturale, l’industria deve ritornare al cento delle nostre aspirazione. Quando si parla di industria spesso gli viene attribuita una percezione negativa, secondo me tutti noi dobbiamo cercare di lavorare sulla prospettiva dell’industria e far capire come l’industria è un’infrastruttura, è importante”.
Concludendo le tesi di GIMATERA2015, Pagliuca, a nome dei GI della Basilicata e per delega dell’Assemblea del Sud, ha proposto “ un provvedimento celermente attuativo (utilizzando ciò che oggi è già disponibile e per alcuni versi rappresenta un problema ambientale e quindi economico), che senza costi aggiunti, consenta di attrarre nuovi investimenti. Si tratterebbe – ha detto - di acquisire dai Consorzi di gestione delle aree industriali i dati dei siti dismessi nel Sud o comunque gli spazi già urbanizzati nelle aree industriali del Sud e non occupati, perché possano essere assegnati e riattivati in 6 mesi, senza che le imprese paghino oneri di urbanizzazione, assicurando anche l’esenzione per tre anni dal pagamento dell’imposta comunale sugli opifici industriali”.
“Competitività e innovazione: è da questo binomio – ha detto nel suo intervento il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – che riparte l’economia della Basilicata e dell’Italia intera. In questo scenario la Basilicata ricopre un ruolo baricentrico candidandosi a piattaforma logistica di scambi tra nord Europa e sud del Mediterraneo, nonché luogo di cultura e di opportunità. Un ruolo ancora più strategico in un mercato libero e competitivo come quello che va delineandosi. È questo il momento di abbandonare la logica della tristezza e di guardare avanti con spirito positivo”.
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