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Convegno su agrobiodiversità. Progetti di azioni integrate |
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12/05/2015 | Si è svolto stamattina, martedì 12 maggio, presso la sede dell’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano a Marsico Nuovo, il convegno sul tema “Agrobiodiversità. Progetti di azioni integrate”, che ha focalizza l’attenzione sull’Azione 5 del Bando Misura 214, relativo al Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013, che finanzia interventi volti alla biodiversità animale e vegetale, alla tutela e alla diffusione di sistemi agroforestali ad alto valore naturalistico, oltre a progetti di azione integrata per la biodiversità.
Nell’introduzione ai lavori, il presidente del Parco Domenico Totaro ha evidenziato l’importanza “del lavoro di sinergia fra gli istituti di ricerca, l’Università e il Parco per costruire progetti che siano concretamente realizzabili e in grado di raccogliere le sfide della nuova programmazione in materia di agrobiodiversità”.
In apertura del convegno è intervenuto anche il Direttore dell’Istituto di Metodologia per l’Analisi Ambientale del CNR Vincenzo La Penna, che ha fatto cenno al valore pratico della collaborazione con le istituzioni locali e con le scuole di specializzazione, per costruire progetti validi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio di biodiversità dei territori.
Nel corso della prima parte dei lavori del convegno, che ha visto la partecipazione di relatori qualificati e fortemente impegnati sul campo, è stato approfondito il tema relativo alla conservazione e valorizzazione della biodiversità ovina e caprina e le interazioni di quest’ultima con la biodiversità. L’argomento è oggetto di un progetto realizzato in collaborazione fra il Parco dell’Appennino Lucano e il CRA-ZOE, che ne è capofila. Le relazioni hanno trattato sia delle caratteristiche degli allevamenti ovi-caprini nell’area del Parco sia della conseguente filiera lattiero-caesaria, della quale sono state tracciate le potenzialità e descritti gli aspetti tecnologici e sanitari.
La seconda parte dei lavori, nella quale sono intervenuti docenti universitari e ricercatori del CNR-IMA, ha riguardato il progetto “Azioni integrate per la salvaguardia e la valorizzazione di specie vegetali autoctone a rischio di estinzione”, realizzato in collaborazione con l’Università di Basilicata, facoltà di Scienza Agraria, che ne è capofila, e del quale il Parco è partner insieme a CNR-IMA.
Tra i prodotti oggetto di approfondimenti, sono stati il lampascione lucano, prodotto di nicchia che può rappresentare una potenziale risorsa fra le produzioni agroalimentari del Parco dell’Appennino Lucano.
Importante anche lo studio condotto sui diversi ecotipi di fagioli, che costituiscono produzioni da valorizzare, nell’ambito di produzioni realizzate in regime di agricoltura biologica e sostenibile.
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