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Matera. Inaugurazione mostra fotografica " Lo sguardo degli invisibili" |
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21/04/2015 | Giovedì 23 Aprile alle ore 18, a Matera presso Palazzo Lanfranchi in [Piazza Pascoli] sarà inaugurata la mostra fotografica [e non solo] Lo sguardo degli invisibili.
Interverranno: Marta Ragiozzino, Direttore del Polo Museale regionale della Basilicata; Francesco Canestrini, Soprintendente per le Belle Arti e il Paesaggio della Basilicata; Simonetta Guarini, Portavoce della Giunta del Comune di Matera; don Angelo Tataranni, Presidente Associazione Basilicata Monzambico e Parroco di San Rocco; Roberto Galante, Responsabile del Laboratorio A Mundzuku Ka Hina di Maputo; Enzo Acito, Presidente CONFAPI Matera; un rappresentante di MATArchitettura.
La mostra che si snoderà lungo un percorso di quattro tappe, quattro differenti location, ognuna delle quali tratterà una tematica specifica, è promossa dall’Associazione Basilicata Mozambico e dalla CONFAPI di Matera in collaborazione con il Polo museale regionale della Basilicata, Soprintendenza Belle arti e Paesaggio della Basilicata, Mediateca Provinciale, Fotoclub Matera con il patrocinio del Comune di Matera.
La mostra vuol riportare alla comunità materana, il luogo da dove è partito il progetto, i lavori realizzati dagli allievi del laboratorio di comunicazione A Mundzuku Ka Hina di Maputo, Mozambico.
A Mundzuku Ka Hina è un laboratorio di fotografia, video, grafica, alfabetizzazione digitale diretto ai ragazzi che si procurano la sopravvivenza nella discarica di Maputo, capitale del Mozambico, a orfani e ex bambini di strada. Prende piede tra tante difficoltà, molto scetticismo, poche risorse finanziarie ed umane, grazie all'impegno dell'Associazione Basilicata Mozambico di Matera.
E' nostra convinzione che qualsiasi ipotesi di sviluppo economico, per poter arrivare a buon fine, debba procedere di pari passo con una evoluzione culturale ed umana, con la possibilità di accedere ai nuovi linguaggi informatici, alle nuove forme di comunicazione.
Queste le considerazioni da cui è partito il progetto. La scommessa, quella di inserirlo in un ambito un po' particolare, isolato e per i nostri parametri difficile da interpretare.
Oltre che momento di formazione professionale, il nostro vuol essere un laboratorio di idee e di confronto umanistico in cui convergono diverse esperienze e percorsi di vita ad ognuna delle quali viene riconosciuta pari dignità.
Il principio che ha animato l'operazione è stato quello di restituire gli strumenti e le competenze agli invisibili, coloro che non hanno voce e strumenti per esprimere la propria condizione ed il proprio sentire affinché, attraverso le immagini e la parola, possano elaborare un proprio originale linguaggio narrativo.
In questi anni abbiamo elaborato percorsi formativi e metodiche pedagogiche mirate, modalità innovative di intervento nelle così dette aree del disagio e, a dispetto delle poche risorse finanziarie ed umane a disposizione, supportati da passione, amore e dedizione, abbiamo ottenuto risultati significativi.
Gli allievi del laboratorio A Mundzuku Ka Hina, coordinati dall’arch. Roberto Galante, hanno prodotto materiale fotografico, video e grafico di un certo spessore comunicativo, emozionale ed estetico. Con i lavori dei nostri allievi siamo stati ospiti in diverse mostre fotografiche, sia in Italia sia fuori Italia, i documentari sono stati invitati a festival anche di caratura internazionale quali il TFF - Torino film festival, London international documentary film festival, il Festival di cinema africano di Milano etc…, ed abbiamo ottenuto alcuni premi e riconoscimenti. Riviste e network televisivi ci hanno dedicato alcuni servizi.
Ad oggi diversi nostri allievi, con nostra viva soddisfazione, hanno trovato lavoro presso redazioni di giornali, studi o hanno cominciato a lavorare in proprio.
«...la mostra riporta lo sguardo degli allievi, ragazzi che vivono di rifiuti - paradigma degli esclusi - sulla propria condizione d'essere, sul proprio mondo, sulla propria vita esterna ed interna, sulla propria anima. Sguardi e sensibilità che partono dall'interno ed interpretano, attraverso la creatività, una propria condizione di vita, un proprio mondo interiore, una propria spiritualità…»
La mostra fotografica si snoderà nella città di Matera lungo un percorso di quattro tappe, in quattro differenti location, ognuna di queste tratterà una specifica tematica e più precisamente:
• Ex Ospedale di San Rocco [piazza San Giovanni].
Apertura: da Lunedì a Domenica, ore 9,00 - 20,00.
Chiuso il Mercoledì
Il Popolo della Discarica. Immagini di altra quotidianità.
Fotografia, video e parole.
Allestimento a cura del gruppo MATArchitettura
• Mediateca Provinciale.
Apertura: da Lunedì a Giovedì, ore 9,00 - 18,00; Venerdì e Sabato ore 9,00 -13,30.
Chiuso la Domenica
Nella pozza di fango come nel divino cielo ugualmente passa la luna.
Libro virtuale di poesia, fotografia e grafica.
• Palazzo Lanfranchi, Sala Pascoli.
Apertura: da Lunedì a Domenica ore 9,00 - 20,00
Chiuso il Mercoledì
Emoçao. Percorsi di vita e di creatività africana.
Emozioni in fotografia, poesia e video.
Sculture in legno della tradizione Makonde.
• Parrocchia di San Rocco [Via Lucana, 249]
E non sono bestie ma uomini, Maria. Momenti di spiritualità in fotografia.
La mostra oltre che partecipare la comunità a realtà che sono altre, è anche legata ad una raccolta fondi per finanziare:
1. il completamento del refettorio del centro di accoglienza “P. Prosperino Gallipoli” a Mocuba, Mozambico. La casa accoglie bambini abbandonati, orfani, bambini di strada.
2 . la nascita e l’avviamento della cooperativa “Oficina fotografica Kutsakissa” formata dagli allievi del laboratorio di Maputo. Gli stessi che hanno realizzato le foto.
3. Portare un contributo fattivo alla casa di accoglienza San Rocco a Matera. La casa di accoglienza è una struttura che ospita coloro, italiani e non, che non hanno una dimora, sono indigenti, dimenticati, abbandonati a se stessi, senza alcuna possibilità di sopravvivere. Purtroppo, l’attuale congiuntura economica e sociale ha moltiplicato anche nella nostra città questi casi.
Matera, 21 aprile 2015
Allegati: Documentazione fotografica.
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INFO E CONTATTI
Arch. Roberto Galante mobile +39 333 5468387
email: galarob@yahoo.it
Andrea Fontanarosa mobile +39 333 9584511
email: andrearosae@gmail.com
Per saperne di più
www.amundzukukahina.org
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