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Matera: Inaugurata ieri la mostra intime cromie e solidarietà |
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21/09/2011 | “Insieme, arte e cooperazione, possono contribuire a disegnare una società migliore, in grado di ascoltare e comprendere bisogni e sensibilità dell’essere umano”.
Così l’artista Gina Fortunato ha presentato ieri sera a Matera la mostra “Intime Cromie & Solidarietà” che si è inaugurata nei Sassi, in Vico Bruno Buozzi 10.
Organizzata dal Consorzio la Città Essenziale l’esposizione prevede una collaborazione con l’artista per la ricerca di fondi a sostegno dei bambini rifugiati non accompagnati, presenti sul territorio della provincia di Matera. Per questo è anche possibile acquistare i quadri con parte dei proventi destinati a questo nobile scopo.
La mostra è un vero e proprio viaggio all'interno dei sentimenti dell’artista modenese che, attraverso una dimensione pittorica di tipo astratto, esterna il suo vissuto emozionale.
“La pittura è come il linguaggio personalizzato della mia anima, -ha detto Fortunato- che offre la possibilità di trasferire sulla tela le emozioni, le gioie i dolori più intensi, esternando la parte più profonda e intima della vita quotidiana. In più in questa mostra c’è la consapevolezza di poter abbinare all’arte la solidarietà e questo mi rende particolarmente orgogliosa nel proporre le mie opere. Così anche in questo caso passerà un messaggio positivo attraverso i miei quadri con il tema della solidarietà che mi permette di sperimentare nuove forme di rappresentazione artistica”.
All’inaugurazione della mostra era presente anche l’assessore provinciale alla cultura Antonio Montemurro il quale ha apprezzato non solo le qualità artistiche delle tele ma soprattutto il modo concreto scelto dal Consorzio La Città Essenziale e dall’artista per aiutare i bambini in difficoltà. “L’aiuto ai bambini rifugiati non accompagnati – sostiene Giuseppe Bruno, presidente de La città Essenziale- rientra nelle iniziative che il Consorzio con le sue cooperative sta mettendo in atto proprio in questi giorni nell’ospitare i profughi provenienti dalle zone di guerra del Nordafrica. La speranza è quella di incrementare le sinergie locali nella certezza di essere accompagnati in questo percorso dalle comunità locali, libere da pregiudizi”.
La mostra di Gina Fortunato resterà aperta fino al 30 settembre 2011.
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