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Presentazione ufficiale del 1 maggio a Taranto 2015 |
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15/04/2015 | Dopo il grande successo delle due passate edizioni torna il Primo Maggio di Taranto, evento interamente autofinanziato, creato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, un gruppo di operai e cittadini formatosi a seguito del sequestro degli impianti inquinanti dell’Ilva nel 2012.
La direzione artistica, anche quest’anno, è guidata dell'attore tarantino Michele Riondino con il prezioso contributo di Roy Paci. A condurre l'evento saranno la giornalista Valentina Petrini, Valentina Correani, Andrea Rivera e Mietta.
Numerosi sono gli artisti che hanno abbracciato il progetto e aderito all’iniziativa a titolo gratuito. A partire dalle ore 14.00 si alterneranno sul palco del Parco Archeologico delle Mura Greche: Francesco Baccini, Officina Zoè, Iosonouncane, Andrea Rivera, Velvet, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Brunori Sas, Diodato, Bud Spencer Blues Explosion, Subsonica, LNRipley, Roy Paci Aretuska Allstars, NoBraino, Marlene Kuntz, Caparezza, Fido Guido, Bestierare.
Ad aprire il concerto saranno alcuni artisti emergenti, scelti dalle giurie di esperti attraverso le audizioni che si stanno svolgendo in diverse città di Puglia e Campania nell’ambito del progetto #destinazioneunomaggio. Il Comitato intende così favorire il confronto tra generi musicali e sostenere gli artisti non ancora affermati. Lo spirito del Primo Maggio di Taranto, d'altronde, è anche quello di dare spazio ai giovani musicisti.
La giornata, però, non avrà inizio con il concerto. A partire dalle ore 9, sempre al Parco Archeologico, si terrà un dibattito che verterà sui temi principali del documento politico della manifestazione. Si parlerà di ingiustizia; di chi non solo ha perso i propri cari a causa dei reati ambientali e dell’illegalità ma non ha trovato conforto neanche nello Stato. Il filo conduttore dell’evento, d’altronde, non è solo la musica. Il tema della passata edizione è stato: “Futuro, ma quale futuro?”, spunto per una riflessione su quelle che possano essere le strade da percorrere per ridare dignità a questo territorio e ai suoi abitanti. Il tema di quest’anno è: “Legalità; quale giustizia?”. In un’Italia in cui si tutelano i poteri forti, politici e mafiosi, ma si condannano gli studenti che manifestano per il diritto alla vita e alla legalità. “Legalità”, parola non più legata al senso di giustizia, di etica e di partecipazione popolare ma dietro la quale garantire l’interesse di pochi a scapito dei diritti della maggioranza.
Gli artisti che hanno sposato la causa saranno il pretesto per raccontare i mali più profondi dell’Italia e di cui troppo spesso nessuno parla. Taranto è il luogo simbolo per eccellenza di tutto questo. Sarà il Primo Maggio della Terra dei Fuochi, di chi si oppone alle trivellazioni petrolifere, di chi prova a fermare lo sperpero di denaro pubblico per il Tav e l’Expo, di chi dice no alla prevaricazione militare in Sicilia nella vicenda Muos. Ci sarà chi lotta tutti i giorni per vedere affermato nelle aule dei tribunali i propri diritti ma che, ad oggi, non trova giustizia: da Taranto a Casale Monferrato e la vicenda Thyssen. Tra il dibattito e il palco, si alterneranno le Mamme della Terra dei Fuochi (che per prime hanno denunciato il disastro ambientale causato dalla camorra), i No al Carbone e l’Associazione Antiracket e Antimafia di Brindisi con il progetto “Il silenzio è dolo” che vedrà salire sul palco Marco Ligabue e Othelloman. Sul palco saliranno intellettuali, persone che hanno pagato sulla loro pelle le conseguenze dei reati ambientali, diventandone testimonianza, e altre simbolo del cambiamento possibile e concreto anche in territori difficili. Sarà Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, a ripercorrere la storia dei decreti salva Ilva; di come si sia fatto in modo che l’ingiustizia “privata”, perpetrata dalla famiglia Riva, proseguisse anche ora che è il “pubblico”, lo Stato, a gestire l’azienda. Salirà sul palco e interverrà al dibattito anche il sindaco di Messina Renato Accorinti, espressione di una esperienza amministrativa che è stata in grado di unire le associazioni civiche per lavorare insieme, nonché primo oppositore al progetto ponte sullo Stretto. Ci sarà anche don Palmiro Prisutto, parroco di frontiera che nella sua Sicilia è in prima linea contro il petrolchimico del “triangolo della morte”, Gela-Augusta-Priolo. Con Giovanni Grieco i riflettori si accenderanno sulla condizione della Basilicata in seguito alle trivellazioni petrolifere. Racconterà la sua storia di pastore che ha perso tutto a causa dell’inquinamento (salirà sul palco insieme a Gaetano Pecoraro, giornalista di La7 che per primo ha raccontato il dramma delle trivellazioni in Lucania). Con Raffaella Ottaviano, invece, sarà protagonista la società civile che ha vinto la battaglia contro la camorra. La sua storia ha permesso che la legalità (quella vera) trionfasse a Ercolano. Lo scorso 2 giugno è stata insignita con il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica dal Capo dello Stato. Interverranno, inoltre, alcune persone (soprattutto giovani) che hanno deciso di restare a Taranto, investire su loro stessi contribuendo a costruire una economia alternativa basata sull’ecosostenibilità. L’esempio più eclatante sarà quello di Gianpaolo Cassese, amministratore della società F.lli Cassese proprietaria della Masseria Del Duca. Una impresa agricola e zootecnica completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e che produce a Taranto il primo olio 100% ecosostenibile in Italia. Infine, non mancherà un riferimento all’accoglienza e alle storie dei tanti immigrati che giungono sulle coste del Sud e che trovano a Taranto fratellanza e ospitalità.
Taranto è l'emblema dei reati ambientali e diritti negati: dal diritto alla salute a quello a un lavoro che non uccida se stesso e gli altri. Saranno queste le domande intorno alle quali si svilupperà l’evento:
È legale permettere, attraverso lo strumento normativo, la distruzione di un territorio, l’avvelenamento di luoghi e persone?
Un tumore è più accettabile, se la causa che l’ha indotto è resa legale da una legge?
È legale negare la possibilità di costituirsi parte civile per il risarcimento di un danno subito? È legale condannare chi manifesta pacificamente per i propri diritti?
La politica ha utilizzato gli strumenti normativi a sua disposizione per rendere tutto ciò legale ma non certamente giusto.
È proprio da questo sentimento profondo di “giustizia violata” che si vuole ripartire per costruire tutto ciò che hanno cercato di distruggere: i nostri territori, le nostre aspettative, le nostre stesse vite e quelle delle generazioni future.
Si comunica che proprio per avere risposte a queste domande e per aprire un dialogo con le istituzioni, il Comitato ha invitato ufficialmente al dibattito il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Il Ministro ha già declinato l'invito.
L’evento sarà visibile in tutta la Puglia, la Basilicata e la Calabria ionica sul canale del digitale terrestre di Jo Tv (649) e in streaming su www.jotv.tv. Quello tra Jo Tv e il Comitato è un connubio che si rinnova dal primo anno con grande soddisfazione e successo. Jo Tv seguirà anche tutte le fasi preparative di questo Primo Maggio raccontando i passi che condurranno il Comitato alla realizzazione del più grande evento dal basso realizzato in Italia. Ci saranno, inoltre, le dirette radio su Radio 1 e su Radio Farfalla. Radio1, in particolare, torna per il secondo anno consecutivo a Taranto per raccontare il concertone tra musica e parole. Una scelta non solo artistica ma con una precisa connotazione sull'attualità da parte di una rete di informazione attenta ai temi del lavoro, della legalità e della giustizia ai quali è dedicata la manifestazione. Radio1 seguirà in diretta alcune delle fasi principali del concerto di Taranto puntando l'attenzione ai protagonisti e ai loro messaggi con ospiti e interviste. La versione tarantina del concertone sarà trasmessa all'interno di una edizione speciale di King Kong, lo spazio pomeridiano di Radio1 dedicato alla musica, condotto da Silvia Boschero.
Per essere accreditate nell’area stampa dell’evento, le testate giornalistiche possono fare richiesta a questa mail: unomaggiotaranto.stampa@gmail.com
Come lo scorso anno, infine, l’associazione Artisti 7607 darà un importante contributo alla realizzazione dell'evento sostenendo le spese relative alla SIAE.
Si ricorda che il Primo Maggio di Taranto non gode di contributi pubblici di istituzioni, partiti politici o multinazionali. Tutto è costruito grazie alle donazioni, alla generosità di tutti coloro che percepiscono l’importanza di un evento così. Chiunque voglia dare il proprio contributo può farlo seguendo le indicazioni che troverà sul sito internet www.liberiepensanti.it. Si ringrazia per la realizzazione della copertina del Primo Maggio (qui allegata) Alessandro Vitti.
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