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La scoperta dell’america: Cristoforo Colombo |
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9/04/2015 | Dopo la Santa Pasqua riprende per “I Venerdì Culturali di Presenza Lucana” la cartella STORIA DI GRANDI PERSONAGGI che dopo Carlo Magno e Federico II di Svevia ha come protagonista un grande navigatore: Cristoforo Colombo che, con la scoperta dell’America nel 1492, stabilì nuovi parametri sia nell’arte della navigazione mondiale su lunghi tragitti, e sia nella conoscenza del mondo.
Autore di questo nuova ricerca è, ancora una volta, il socio Diego Guarniera, che, minuziosamente, esporrà quali erano le reali conoscenze del nostro pianeta cartograficamente e come arte di navigazione prima di Colombo.
Nel suo studio attento, l’autore accennerà alla storia di grandi popoli navigatori quali gli Egizi, i Fenici, I Greci i Romani ed anche ai Vichinghi cui si deve il primo avvistamento della costa americana nell’anno 986.
Le trasformazioni dei mezzi utilizzati, nel tempo, hanno qualcosa di affascinante. Nel 1962 sono state recuperate, in ottimo stato di conservazione cinque navi vichinghe: Una di queste, lunga 23 mt. e larga 5,15, era provvista di una grande vela quadrata di lana grezza ma era in grado anche di viaggiare con remi.
Come poteva un navigatore dell’epoca conoscere il mondo, che era inesplorato dai più?
La “Carta” di Tolomeo, il più grande astronomo, geografo e cartografo della Grecia antica, vissuto tra il 90 e il 170 d.C., spiegava che i continenti erano tre, Europa, Africa e Asia; essa rappresentò un avanzamento considerevole rispetto agli studi precedenti. Solo dopo secoli le sue mappe del mondo furono aggiornate.
Sia la Spagna e sia il Portogallo, cercarono di creare una supremazia in campo della navigazione per impadronirsi di aree e mercati orientali.
Colombo si rifece per il suo viaggio alla descrizione di Tolomeo, proponendosi tre obiettivi:
• Dimostrare la validità della teoria secondo cui la Terra era sferica.
• Poter acquisire oro e spezie, merci che avrebbero dato maggior significato alla navigazione lungo la rotta orientale e tanta ricchezza alla Spagna.
• La cristianizzazione delle popolazioni.
Forse furono gli errori contenuti nella carta di Tolomeo ad aprire, casualmente, la strada alla scoperta dell’America.
E’ interessante partecipare alla relazione di Diego Guarniera, già dottore nel Laboratorio di Analisi presso l’Ospedale Santissima Annunziata, per apprendere molti interessanti dettagli di questa prima parte dello studio dal titolo: “La scoperta dell’America”.
Man mano che le immagini, in PowerPoint, scorreranno sulla parete, si potranno osservare molti particolari di natura geografica, cartografica, storica, scientifica che renderanno l’appuntamento veramente avvincente.
• Il finanziamento, il 17 aprile del 1492, da parte della Regina Isabella La Cattolica del 50% delle spese, l’altra metà sarebbe stata versata da parte del Banco di San Giorgio di Genova per l’acquisto delle navi.
• Gli strumenti per la navigazione usati.
• Quanto personale a bordo e con quali compiti, per l’impresa.
• Il menu sulle caravelle.
• La data e il luogo di partenza.
• La data di avvistamento della terra che cambiò il corso della storia, segnando quel momento sul libro di storia, come l’inizio dell’Era Moderna.
• Il Papa con la bolla “Inter Coetera” il 4 Maggio 1493 diede inizio al colonialismo internazionale, la prima e vera spartizione del mondo.
Nel proseguimento della serata saranno riprese, in dettaglio, anche le altre spedizioni, con più navi, fatte da Cristoforo Colombo, che portarono alla scoperta di molte nazioni dell’America centrale e del Sud.
Letture di Imma Naio.
L’appuntamento, con ingresso libero, si svolgerà Venerdì 10 Aprile, con inizio alle ore 18.00, presso la sede di Presenza Lucana, in Via Veneto 106/A Taranto.
Michele Santoro
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