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Pollino: concluso il primo censimento degli alberi monumentali |
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26/03/2015 | Si è concluso il primo censimento degli alberi monumentali del Parco Nazionale del Pollino. Il progetto è stato avviato nel 2012 con la predisposizione di una scheda di segnalazione degli alberi, a cura dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali.
La scheda di segnalazione, installata sul sito internet del Parco, scaricabile da chiunque, ha costituito la prima fase di avvio del progetto.
Il coinvolgimento del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato, attraverso i 21 Comandi Forestali sparsi sul territorio, è stato altresì un passaggio fondamentale per la riuscita del progetto, che ha portato alla segnalazione di numerosi alberi.
Una volta raccolte le segnalazioni, da parte del CFS, di naturalisti, di guide e di semplici amanti degli alberi si è iniziata la fase di caratterizzazione e analisi dei singoli alberi con rilievo dei dati biometrici, georeferenziazione, classificazione botanica, stato fitosanitario e altro. Questa fase, a cura dei funzionari dell’Ente Parco, ha richiesto circa 35 sopralluoghi in campo.
Con i dati ottenuti si è costruito un Data Base degli alberi monumentali del Parco ricco di informazioni sui singoli alberi a cui si aggiunge un cospicuo reportage fotografico con riprese di alta definizione.
“I risultati del primo censimento - ha dichiarato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra - sono di importanza straordinaria per la conoscenza del patrimonio arboreo monumentale del Parco in considerazione del fatto che esso ha fornito una prima misura della consistenza dello stesso e dell’impegno che richiederà la sua eventuale prosecuzione”.
Sono stati censiti 138 alberi (compresa la formazione degli alberi serpente).
Le specie maggiormente rappresentate sono il faggio con 37 alberi censiti e il Pino loricato con 33 esemplari. Segue l’Abete bianco con 16, la Roverella (s.l.) con 15, Cerro (9), Castagno (8), Olivo (6), Acero (3), Leccio (3), Frassino meridionale (2), Ontano napoletano (2) e il Carpino nero il Fico e la Sughera, quest’ultime con un solo esemplare.
Tra questi, oltre ad esemplari già noti come il Patriarca, la Quercia di Licari, il Faggio delle sei sorelle, il Castagno di Grisolia e altri, ve ne sono tantissimi, per lo più sconosciuti, che per la prima volta sono stati censiti come alberi monumentali.
Importanza degli alberi monumentali
La conoscenza del patrimonio arboreo “monumentale” e la tutela degli esemplari individuati sono i presupposti per la conservazione di un germoplasma, molto spesso, unico. La longevità, le dimensioni eccezionali, le forme caratteristiche, la resistenza alle fitopatie, sono sovente l’espressione del genotipo dei singoli alberi.
Gli alberi monumentali (vetusti, annosi e di grande dimensione) sono dei veri e propri “archivi biologici”, da cui è possibile ottenere, attraverso varie metodologie, dati di tipo biologico e di tipo ecologico.
“Oltre agli aspetti di ordine strettamente biologico - spiega il presidente del Parco, Pappaterra - gli alberi monumentali sono portatori di valori culturali. Fatti accaduti, leggende e miti sono legati agli alberi, di cui la storia locale è ricchissima ma che rischia di perdersi per sempre con la scomparsa delle persone anziane.
Il territorio del Parco del Pollino è particolarmente ricco di alberi monumentali ed è per questo motivo che il censimento va continuato nel tempo perché sempre nuove segnalazioni di alberi vengono fatte.
Riteniamo che la individuazione e la caratterizzazione dei “Patriarchi Verdi” del Parco unitamente ad una mirata strategia di informazione e divulgazione costituiranno il presupposto per una loro tutela e conservazione e allo stesso tempo di valorizzazione delle risorse territoriali. Molti di questi alberi, almeno quelli ubicati in posizioni accessibili, potranno divenire mete di visitatori curiosi di ammirarli, opportunamente guidati da sentieri dedicati agli stessi alberi ed arricchiti da cartellonistica didattica”.
Pubblicazione
La prima azione di comunicazione e divulgazione del progetto che il Parco mette in campo è la pubblicazione di un volume degli alberi monumentali in cui saranno illustrati e descritti circa 60 esemplari tra i più belli e rappresentativi. Con esso verrà pubblicato il Data Base dei 138 alberi che costituirà un importante supporto ai censimenti avviati dai Comuni ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n. 10 e del successivo Decreto MiPAAF del 23 ottobre 2014 “Istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento”.
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