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Lettera aperta del sindaco di Lauria su commemorazione beato Domenico Lentini |
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25/02/2015 | In occasione della Festa in onore del Beato Domenico Lentini, patrono della Città di Lauria, il sindaco di Lauria Gaetano Mitidieri invia questa lettera aperta alla cittadinanza:
“È sempre commovente ed un grande onore per me ricordare, in questa importantissima occasione per la nostra comunità, quello che è stato, ed è, il più illustre cittadino di Lauria, Domenico Lentini, il nostro Beato.
Domenico Lentini è la gloria più bella della nostra Lauria.
Amato e ricordato come “ L’uomo della carità”.
Un vero e santo “prete pastore”, passato alla storia della Chiesa per aver amato l’uomo attraverso il quotidiano eroico-servizio-sacerdotale nella sua Lauria, nella diocesi e nelle zone limitrofe.
Pienamente fedele alla sua vocazione e missione, visse il suo sacerdozio come un servizio d’amore per la Gloria di Dio e la salvezza dell’uomo, cui mise a disposizione la sua ricca e profonda cultura, favorendo la crescita culturale e umana soprattutto di tanti giovani, in tempi in cui a Lauria non esistevano scuole pubbliche, con l’intento, ampiamente realizzato, di formare ottimi cittadini e santi cristiani.
Icona di impegno morale e formativo, operatore di pace e di concordia sociale, Don Domenico predicò con coraggio la verità, testimoniò l’amore la sua terra; si offrì come soccorso e sostegno di quanti erano afflitti dalla fame e dalle ingiustizie sociali,
In un’epoca in cui la povertà si toccava con mano, consapevole che l’amore di Dio non poteva, non può essere disgiunto dall’amore verso il prossimo nel quale si riflette, aveva una profonda disponibilità a dare tutto ciò che aveva, tutto ciò che era, per la salvezza di tutti.
Come il buon Samaritano si prodigava per chiunque incontrasse per strada ed era nel bisogno.
L’anima del suo ministero era la CARITA’ verso il prossimo: egli accoglieva e condivideva, donava tutto se stesso, amando tutti allo stesso modo, non in astratto, ma concretamente, dando tutto ciò che possedeva.
Ed il suo amore per il prossimo risalta nelle vicende socio-politiche che sconvolsero Lauria allorché, in tempi non facili per la Chiesa, per la storia d’Italia e d’Europa, in momenti in cui si sono rischiati scontri fratricidi, ha ammonito, sedato rancori e indotto nemici al perdono, facendosi promotore di solidarietà, di giustizia e di pace nel nome di Cristo, dedicandosi fortemente all’evangelizzazione, accompagnata da opere penitenziali come flagellazioni e digiuni, alla predicazione, l’annuncio della Parola, che considerò come il primo servizio di un sacerdote per la sua chiesa, e con i suoi discorsi colpiva il cuore di chiunque lo ascoltava. Le sue omelie coraggiose erano efficaci, poiché in lui c’era piena corrispondenza tra le verità che proclamava e la testimonianza che offriva, consapevole com’era che il Vangelo si annuncia soprattutto con la vita.
E proprio oggi, in tempi di paura, di incertezza e di difficoltà economiche ancora più impellenti, in un momento forse non tanto distante spiritualmente da quello in cui è vissuto il nostro don Domenico, noi possiamo trovare l’attualità del suo messaggio, perché la figura di questa personalità umana, culturale e sacerdotale straordinaria, ricca di umiltà, laboriosità, spirito di sacrificio e abnegazione, ma anche generosità, tenacia e speranza nel futuro, la sua Santità, sono ancora così attuali tanto da rivivere persino nelle parole del nostro Santo Padre, Papa Francesco, che appena dopo la sua elezione a Successore di Pietro ebbe a dire: “Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri...”. “Ogni giorno – afferma il Santo Padre - siamo chiamati tutti a diventare una «carezza di Dio» per quelli che forse hanno dimenticato le prime carezze, che forse mai nella vita hanno sentito una carezza...
Ed è ancora il Santo Padre, nel suo videomessaggio trasmesso in occasione dell'evento “Le Idee di Expo 2015 - Verso la Carta di Milano”, a dire: "Siate testimoni di carità”. La politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità perché cerca il bene comune.
Da dove dunque deve partire una sana politica economica? Su cosa si impegna un politico autentico? Quali i pilastri di chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica? La risposta è precisa: la dignità della persona umana e il bene comune.
L’esercizio dell’autorità ha sempre come obiettivo il conseguimento del bene comune, trovando la sua più intima ragion d’essere e la possibilità stessa della sua efficacia nel porsi quotidianamente al servizio di coloro ai quali si indirizza la sua potestà, ad imitazione di quanto ha fatto il Signore Gesù, che è venuto in mezzo a noi come Colui che serve.
“Si ama servendo, soprattutto i più poveri, aiutando concretamente”, questo è il messaggio del Santo Padre ed è la preziosa eredità che Don Domenico ha lasciato a noi tutti, rappresentanti di istituzioni e amministratori, educatori e operatori nel sociale: la promozione del bene comune.
Per questo, Il Beato Domenico Lentini è stato e sarà un esempio di vita vissuta nella Santità di cui attendiamo trepidanti solo l’ufficializzazione”.
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