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A Marconia presentato il libro di Cristina Longo

22/02/2015

E’ stato presentato sabato sera a Marconia (MT), il libro “Un sospiro inaspettato” della giovane scrittrice di Montalbano J.co (MT) Cristina Longo.
Nella ormai consolidata sede della Ce.C.A.M. (Associazione Culturale) impegnata in un assiduo e costante lavoro all’interno del territorio a promuovere e proporre eventi di cultura di spessore, per creare nutrimento dell’animo e della mente attraverso l’arte in generale, nello specifico alla pittura, scrittura e altre forme d’arte. Moderatrice della serata la Professoressa Grazia Giannace che ha presentato i relatori intervenuti: Pinuccia Sassone di Marconia, donna imprenditrice ma anche promotrice culturale dedita alla letteratura, poiché promotrice di diversi libri, la Dott.ssa Maria Antonietta D’Onofrio, Medico di Pisticci, ma anche scrittrice e relatrice, che ha curato la postfazione, la sua ultima raccolta di poesie “Tu che mi dovevi amare”, Mariangela Di Sanzo che si occupa di comunicazione e di giornalismo e Silvia Barletta un “Soprano di musica lirica”, ma anche ambasciatrice Unesco per la musica, che ha interpretato leggendo alcuni versi del libro ed ha dilettato il pubblico attento presente in platea.
La giovane scrittrice di Montalbano J.co (MT) Cristina Longo dottoressa di “Filosofia”, ha iniziato la carriera collaborando in un quotidiano online Basilicata 24, ora collabora con AllsportMagazzine e Il Metapontino.it. Ama il cinema si diletta a fare “casting per comparsa”, tanto che ha partecipato in “Operazione Vacanza” di Jerry Calà e in “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo. Si è dilettata come modella e come attrice in rappresentazioni teatrali ed è stata chitarrista nel Gruppo Folk di Montalbano J.co.
Questa è la sua prima opera letteraria, un opera intensa ricca di sfumature un libro attraverso il quale Cristina si racconta e si rivolge a diversi interlocutori la sua prima dedica iniziale “a chi scrive per non soffocare” cioè la scrittura quale mezzo per dare spazio a pensieri che non riusciamo ad esprimere ad alta voce, magari per vergogna, per pudore, per mancanza di coraggio, magari perché pensiamo che non sono dei pensieri belli. In ogni scritto troviamo qualcosa di noi. L’essenza che fa muovere le corde del nostro vivere. A chi si sforza di trovare un senso logico in ogni dove. La sua profondità sulle cose che si fanno. Dedica ancora il libro al “Genere umano in generale”, che non si interroga affiche si sproni a cercare se stesso a ritornare alla parte umana e non far prevalere la parte animale. Dedicato ancora a “chi si sente pessimista affinche, sia più propenso diventa positivo anche nelle situazioni di sventure nella vita”.
A chi non si sente “uomo e bambino nello stesso tempo”, ed anche a chi “non crede all’utilità di filosofia” e a chi “non crede che leggere un libro significa leggere in se stessi”.

Lei racconta : << E’ un diario anche se non sembra tale, poiché mancano i riferimenti temporali, da piccola ho sempre avuto la passione di scrivere, ho avuto i diari segreti come tutte le adolescenti scrivono pensieri e li custodiscono rigorosamente racchiuse da lucchetti. Poi da grande ho deciso di scrivere e pubblicare “il coraggio di liberarsi da quel lucchetto”.Coraggio perché “ la scrittura significa dare libertà” dare aria alla propria anima>>.
Nella stessa copertina del libro c’è Cristina in “Vestaglia stile anni 80” scattata da un altro artista lucano Donato Fusco, fotografo di Tursi che partecipa a mostre nazionali ed internazionali importanti.
La Casa editrice del libro Europa Edizioni di Roma, il libro rientra nella collana Edificare Universi che effettua la distribuzione attraverso la Feltrinelli.
Il libro è stato portato dalla casa editrice alla fiera del libro di Istanbul e di Francoforte. Le foto interne sono volutamente in bianco e nero per esigenze grafiche. Sono delle foto scattate in occasione di viaggi all’estero della scrittrice.
Racconta ancora la scrittrice : << Ho iniziato a scrivere questo libro dopo aver seguito un intervento in una trasmissione televisiva dello psichiatra “Dott. Morelli” che diceva che “quando c’è qualcosa che non va che ti turba l’anima dovete metterlo nero su bianco” l’unica terapia per liberarsi.
Una notte facendo degli incubi notturni e la mattina ricordandosi delle parole del Dott. Morelli ho iniziato a scrivere a raccontare quell’incubi.
Facendo ciò si ritrova se stessi, anche attraverso la scrittura>>.
La grandezza di questa opera sta nel fatto di come “I giovani decidano di scrivere utilizzando la scrittura come un ponte per giungere il mondo esterno un modo per conoscere se stessi ma anche gli altri.
Il mondo degli adulti, che vengono contestati, i giovani che devono crearsi un identità devono scontrarsi con il mondo esterno”.
Cristina Longo sta girando per la presentazione del libro negli istituti scolastici superiori per diffondere una filosofia di vita che è arrivata grazie agli studi della stessa autrice.
“Un sospiro inaspettato” è un libro dove la giovane scrittrice cerca la verità che fa rima con libertà, ovvero solo con la libertà si può cercare e trovare la verità. Quella verità di essere di sentirsi libero di esprimere se stesso o a volte decidere di non essere, altre volte ancora siamo si l’una che l’altra cosa, perché guardiamo chi è spettatore della nostra vita che spesso ci condiziona,
“Il condizionamento altrui” una teoria filosofica esistente e involontaria, in noi perché abbiamo paura “chissà l’altro cosa pensa di noi stessi”.
Poi c’è l’altro aspetto “Si è cosi grazie alle persone alla “coesistenza altrui” che condiziona il modo di essere, che ci fa essere in contraddizione con noi stessi, quindi poi “ l’immedesimazione morale” ovvero scritto in prima persona nell’ “io”, una sorta di forma indiretta dell’essere ovvero di altre persone (amiche altre persone che per motivi di Privacy), non sono stati citati, e quindi immaginarsi diversi da come si è. Infine “l’uomo come essere ragionevole”, “Un caffè senza Satana” scrive nel libro la scrittrice, padri che uccidono il proprio sangue, soldi spesi per dare contributo alla sofferenza “dov’è la ragione dell’uomo?”.
Un libro come forma di viaggio in se stessi sembra essere pensato però la particolarità che non è stato pensato.
Un sospiro inaspettato è stato la stessa forma testuale, è il senso della vita, ci capitano cose inaspettate che mai avremmo potuto immaginare, la pubblicazione un libro che nasce dall’incubo ma che si conclude con un risveglio paradisiaco che tutto si può risolvere nella vita.
Cristina Longo ci invita a leggere il libro con gli occhi “dell’ermeneutica filosofica” andando al di là ovvero con l’ interpretazione del linguaggio che solo il “Frutto di un animo sensibile”.
E’ intervenuto nelle conclusioni finali della serata culturale, il Presidente dell’associazione culturale Ce.C.A.M., Giovanni Di Lena che nel suo intervento ha voluto salutare e ringraziare i convenuti ma anche un assente particolare l’ex Assessore alla cultura del Comune di Pisticci, D’Onofrio Francesco, (dimessosi poco tempo fa per incompatibilità di cariche), per il suo contributo e la sua partecipazione attiva. Ha voluto poi sottolineare come questa opera“ sia di grande intensità emozionale” fatta poi da una giovane scrittrice e parlando di giovani che aimè a volte disertano appuntamenti culturali di tale intensità. Quello di poter esprimere delle riflessioni come ha fatto l’autrice del libro il coraggio di esternare i pensieri mettendolo a disposizione di tutti. Ha concluso con una dedica all’autrice con un pensiero filosofico personale cui tutti dobbiamo tener conto, nella “vita due sono le condizioni che la rendono bella” : “l’Educazione e il Rispetto” due belle condizioni di vita per raggiungere ogni meta nel corso della stessa della Vita.




L.D.M.



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