Siglato il 'patto di amicizia' tra Terranova di Pollino e Matera
16/02/2015
"Sinergia tra i territori, futuro e innovazione: sono queste le parole d'ordine che dovranno caratterizzare Matera 2019". È con queste parole che il sindaco di Matera Salvatore Adduce ha voluto riassumere lo spirito del 'patto di amicizia', stipulato tra Matera e Terranova di Pollino, al fine di rafforzare i rapporti economico- sociali tra le due comunità, in vista anche dell'ulteriore grande visibilità che avrà la città dei sassi in occasione degli eventi del 2019 . L'iniziativa si è tenuta, nella mattinata di lunedì 16 febbraio, presso la casa municipale del piccolo comune del Pollino. Il sindaco Adduce è stato accolto,al suo arrivo, dal sindaco di Terranova Francesco Ciancia, dalle autorità militari, dalle altre autorità civili del circondario, e dai ragazzi delle scuole del plesso di Terranova che, issata la bandiera con il simbolo di Matera 2019, hanno intonato l'inno di Mameli. All'incontro hanno preso parte le rappresentanze delle autorità civili di diversi comuni dell'area: dai paesi della Valle del Sarmento ( presenti i cinque comuni), al sindaco di San Severino Lucano, Franco Fiore, tutti a sottolineare, con la loro presenza, l'importanza di una vetrina che promuova l'intera area del Pollino lucano in occasione di Matera 2019. Gli onori di casa sono stati fatti dal consigliere comunale Federico Valicenti, promotore dell'iniziativa, che subito ha tenuto a sottolineare "l'importanza di questo evento, in quanto Matera 2019 rappresenta un' opportunità, non solo per la città dei Sassi, ma per la regione nel suo complesso, al fine di sfruttare il valore primario della Cultura: da sempre, futuro e collante dei popoli". È stato poi dato spazio ai ragazzi delle scuole elementari e medie che hanno voluto esprimere la loro soddisfazione per l' evento e che il sindaco Adduce, apprezzando il loro impegno, ha designato, con il logo di Matera 2019,"abitanti culturali onorari della città di Matera".
Il saluto da parte degli insegnati e del mondo della scuola è stato portato dal dirigente prof.ssa Maria Giovanna Chiorazzo che, nel suo intervento, ha voluto evidenziare come " la qualità della scuola non passa solo attraverso i numeri, ma soprattutto attraverso la sinergia tra le diverse realtà del territorio. I giovani sono la Speranza, il nostro futuro. Terranova ha peculiarità territoriali e tradizionali straordinari ma soprattutto ha tutti gli ingredienti per arrestare un esodo disperato e fare in modo che tutto il patrimonio offerto dal territorio giovi a noi e non solo. L' apertura al territorio" - ha continuato il dirigente scolastico- "rappresenta la linea guida della nostra offerta formativa. Siamo tra le prime scuole ad aver aderito al progetto "scuole per l'Expo" e siamo, inoltre, felici di essere anche noi partner di Matera 2019". È intervenuta, poi, la sindaco di San Costantino Albenese, dott.ssa Rosamaria Busicchio, che si è fatta portavoce della "volontà della propria comunità di continuare, anche attraverso le iniziative di Matera 2019, l'attività di valorizzazione della peculiare tradizione arbreshe delle minoranze linguistiche della valle del Sarmento". Il sindaco della vicina San Severino Lucano, dott. Franco Fiore, ha colto l'occasione per annunciare il costituendo "Accordo del dorsale del Pollino lucano" che coinvolgerà i comuni di Terranova, San Severino, Viggianello e Rotonda e che "si prefigge l'obiettivo dell'elaborazione di un piano strategico, volto a presentare un prodotto turistico unitario da offrire al mercato grazie anche al sostegno dei fondi europei". "Offerta integrata e sviluppo" - ha aggiunto Fiore nel suo intervento - "avranno automaticamente ripercussioni positive sul territorio con il potenziamento dei servizi già offerti e il perfezionamento della qualità di vita dei residenti, attraverso linee di intervento ben precise: contenitori culturali, fibra ottica,miglioramento delle infrastrutture e dei servizi di accoglienza nelle alte quote". Il Sindaco di Matera Adduce ha auspicato, nel suo intervento, un cambio radicale delle politiche di sviluppo del territorio. "Bisogna"- ha affermato il primo cittadino materano - "superare l'idea tradizionale di sviluppo. Qualcosa finalmente sta cambiando in profondità. Non abbiamo finora sufficientemente valorizzato le nostre risorse: abbiamo troppo atteso 'la manna dal cielo'. Con la candidatura di Matera abbiamo voluto costruire un'opportunità per tutta la Basilicata, non solo per la città di Matera. Abbiamo compreso che dobbiamo essere noi a costruire il futuro, con la nostra intelligenza, con le nostre competenze.Bisogna smettere di piangerci addosso"- ha continuato Adduce - "e ritrovare la carica vitale per ripartire, occupando innanzitutto le nostre energie. Provare a cambiare in profondità il modo di approcciarci alla vita: questo vuol dire Matera 2019". "Grande volontà di incentivare le iniziative tese a rafforzare i rapporti tra le due città" e' stata espressa, inoltre,dal sindaco di Terranova, Francesco Sante Ciancia, il quale ha voluto, nel suo intervento, soffermarsi sull'importanza di "unire le nostre forze per uno sviluppo organico del territorio, che porti prosperità e sviluppo a tutta la regione". Dopo la firma dell'atto ufficiale e lo scambio di doni tra i due sindaci, anche l'Area Programma Senisese Pollino ha voluto omaggiare la città di Matera con un esemplare di Pinus Leucodermis. Il corale e generale auspicio, espresso anche dalle comunità presenti, è che la designazione di Matera a Capitale europea della Cultura 2019 possa rappresentare un'autentica opportunità per la nostra terra, un punto di partenza per una maggiore consapevolezza delle risorse e del grande potenziale che la Terra lucana, nel suo complesso, mette a disposizione. La speranza è che Matera 2019 si trasformi in fatti concreti, in numeri, occupazione, ricchezza, opportunità. Di certo, già la città dei sassi, con la sua storia, insegna tanto; Matera e' il simbolo della "resilienza": una città che, in poco tempo, e' passata da "vergogna nazionale" ai tempi di De Gasperi e Togliatti, a patrimonio dell'umanità fino a Capitale europea della Cultura. Ora tocca a noi, ad ognuno di noi, nonostante le difficoltà,trovare la giusta forza e il coraggio di fare della Cultura e di Matera 2019 la fiaccola di Speranza e il punto di partenza per quel tanto auspicato sviluppo economico e sociale che offra alla nostra terra una nuova, meritata, alba.
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