I numeri sono quelli che contano e, nel nostro caso specifico riferito alla Basilicata, parlano chiaro ed indicano un incremento del flusso turistico per l’anno passato di ben l’8,7%. Secondo l’ISTAT, infatti, si è registrato un balzo in avanti da 532mila a 579mila turisti che hanno visitato il territorio lucano, pari quasi agli abitanti della stessa regione che sono 578mila, al 31 dicembre del 2013. Un incremento che, riferito agli ultimi sette anni è stato pari al 29%.
Queste, in sintesi, le cifre fornite dal direttore generale dell’APT Basilicata ,Gianpiero Perri, durante una conferenza stampa, tenutasi alla BIT di Milano.
In dettaglio, si capisce ancora meglio come l’azione di riassetto del sistema “accoglienza” abbia funzionato nel migliore dei modi, se si pensa che le presenze ed i pernottamenti raggiungono quota 2 milioni e centomila, senza includere nel conteggio i dati non censiti, le vacanze nelle seconde caseo presso case di affitto, stimate in almeno il doppio di quelle fatte registrare nelle strutture ricettive. Si desume da questi ulteriori dati che queste attività hanno significativamente contribuito alla crescita del PIL regionale. Un altro confortante dato riguarda la presenza “estera” che in sei anni si è praticamente raddoppiata, con picchi di 81mila presenze, pari ad un incremento del 15% rispetto all’anno precedente con un totale di 215mila pernottamenti.
Quali sono, in Basilicata, i principali attrattori ? Matera, anche per la designazione a Capitale Europea della Cultura per 2019, segna un bel 60% del totale dei flussi, mentre il restante 40% va distribuita tra il Vulture, la Val d’Agri e Maratea. La provenienza degli stranieri è segnalata principalmente da Francia, Stati Uniti, Germania e Regno Uniti, mentre gli italiani più affezionati risultano essere pugliesi e campani, seguiti da laziali e lombardi, frutto senz’altro della intelligente campagna promozionale di questi ultimi anni.
La crescita del turismo, per fortuna, riguarda non solo Matera, con più 7,7%, vera punta di diamante, ma tocca anche la provincia di Potenza con un più 10,2% di arrivi. In numeri assoluti è il capoluogo dei Sassi a far registrare un più 16% di arrivi ,con più 18,5% di presenze ,pari a 153 mila turisti, per 244 pernottamenti.
Perri ha sottolineato, nel suo intervento, come sia tutta la Basilicata, nel suo insieme, ad attrarre visitatori, per una concomitanza di fattori trainanti , come Matera 2019;l’attenzione riservata dai grandi media per le crescenti produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali , con benefiche ricadute sulla filiera dell’ospitalità, con conseguente capacità di produrre cineturismo; il numero crescente delle strutture ricettive ,passate da 749 ad 808 in un anno; il consolidamento dell’industria balneare che sviluppa da sola il 63% delle presenze turistiche regionali; lo sviluppo di diverse attività di svago e sportive.
Un ruolo determinate di questo innegabile progresso è dovuto alla strategia pluriennale di attrazione dei tour operators, con azioni volte a favorire l’incontro tra domanda ed offerta, con fiere, workshop, campagne promozionali, accompagnate da una accurata strategia sul web con il portale www.basilicataturistica.com. Nuovi fattori di attrattività, oltre al caso FIAT, sono stati il Volo dell’Angelo a Pietrapertosa – Castelmezzano , il Volo dell’Aquila a San Costantino Albanese, il Parco della Grancia. Il turismo lucano, si avvale ,da qualche anno, anche di notevoli investimenti pubblici e privati, della attività della Lucana Film Commission, degli Enti Parco, dei GAL, dei Parchi letterari, oltre che della ritrovata vitalità di moltissime amministrazioni locali. Insomma, tante cose stanno cambiando il volto della regione Basilicata, non più negletta e cenerentola d’Italia, anche se, come riconosce lo stesso Perri, tanto resta ancora da fare anche per aumentare la straordinaria reputazione dell’immagine della Basilicata che si è davvero rivelata sempre più “ una bella scoperta”.
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