Ambiente-cultura-eventi- 6/01/2015 - Lettera aperta a Don G. Gazzaneo in occasione del suo primo anno a Spinoso

Lettera aperta a Don G. Gazzaneo in occasione del suo primo anno a Spinoso

6/01/2015

Caro Don Giuseppe,
mi son chiesto tante volte se era giusto indirizzarti in privato le mie considerazioni, come cittadino e cristiano, sul tuo primo anno a Spinoso, o se renderle pubbliche, data la carica che ricopro in Consiglio Comunale, come uomo delle Istituzioni di questo paese, prima da Sindaco che ha avuto l’onore di accoglierti il 6 Gennaio 2014 nel nostro paese, ed oggi da Capogruppo Consiliare che segue con attenzione il tuo percorso pastorale.
Alla fine, ho creduto opportuno rendere pubblico il mio pensiero perché credo sia giusto, in tempi in cui difficilmente viene riconosciuto ad altri, ma di solito lo si tende a fare solo per se stessi, i meriti sociali di un’azione, di un comportamento, di una catechesi che hanno profondamente mutato le stanche abitudini parrocchiali alle quali da tempo il paese era stato abituato.
Ti sei presentato in punta di piedi e con l’animo gentile, da francescano alla Papa Francesco, ma hai immediatamente dettato, col sorriso, regole ferree di comportamento e di precetto, ben sapendo che anche la Parrocchia aveva bisogno di ordine e di aria nuova.
Sei stato da subito uno spinosese tra gli spinosesi, hai studiato i comportamenti e le abitudini sociali e te ne sei immediatamente immedesimato con la voglia di conoscere tutto e tutti per meglio dosare le tue parole di pace e fratellanza.
Hai ristabilito il dialogo con gli anziani e i malati, portando continuamente loro le parole di conforto delle quali avevano bisogno;hai richiamato e riproposto un’attenta azione pastorale diretta a mettere al centro dell’attenzione la famiglia, come àncora unica e sola della deriva umana dell’egoismo sfrenato dei nostri tempi moderni; hai riaperto le Chiese e le hai fatte considerare luoghi di preghiera di tutti e per tutti e non gelosi simulacri di statue e tesori da conservare infruttuosamente; hai pranzato alle tavole di ogni famiglia spinosese (e di questo ne sono testimoni i 12 chili che hai preso in piu rispetto al tuo arrivo…) per entrare pienamente nelle problematiche e nelle gioie di ognuna.

Ma il tuo merito più grande, che credo non sia riuscito a nessuno dai tempi di Don Antonio Infantino, è stato quello della tua costante e paziente azione tra i giovani. E’ sempre piu un piacere vedere e sentire i ragazzi parlare del rapporto che hanno con te, del modo in cui li coinvolgi, del loro mettersi a tua completa disposizione sapendo che nelle tue mani sono un po come nelle mani del Signore e, coi tempi che corrono, sapere di avere quel punto di riferimento anziché altri, credo faccia la pace di tanti genitori spinosesi.
E il tuo non è solo un merito cristiano, il tuo è un merito sociale, perché stai dimostrando ciò che deve essere la concezione pastorale di una Chiesa moderna. E il tuo operato io lo considero un seme importante verso la ricerca dell’unità di un paese che, per troppe beghe politiche, delle quali con tutti gli sforzi possibili anche io mi sento responsabile, è ancora troppo diviso e separato e che oggi, solo quando è chiamato a rispondere alle tue chiamate, si ritrova popolo unito e solidale.
Come non ricordare le feste di popolo che ci hai fatto vivere nelle tue sapienti rievocazioni, dal Carnevale 2014, alla Passione Vivente fino all’ultimo Presepe che ha coinvolto intere generazioni.
Un anno fa quando ti accolsi a nome dell’intera popolazione ti scrissi che Spinoso ti consegnava una pagina bianca, tutta da scrivere…ed io ero sicuro che , con l’aiuto di Dio e con la tua fede tu potevi farla diventare il libro che tutti gli spinosesi avrebbero voluto leggere…

Oggi noi ne leggiamo il Primo Capitolo e orgoglioso delle pagine che hai scritto fino ad oggi siamo sempre piu curiosi e speranzosi di leggerne molte altre…

Un grazie sincero.

Il Capogruppo “Nuovo Progetto Domani” Pasquale De Luise

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