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Tre Presepi d’Artista in mostra ad Aliano, Teana e Roccanova

11/12/2014

Anche quest’anno, in occasione del Santo Natale, per iniziativa del MIG. Museo Internazionale della Grafica - Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”- “Atelier Guido Strazza”, del Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” e della Pro Loco di Castronuovo Sant’Andrea, si ripete il consueto appuntamento con i "Presepi d'artista", che dal 1995 si muove da Trieste a Palermo e vede l’esposizione, in antichi e suggestivi spazi allestiti per l’occasione, di alcuni dei ventiquattro presepi realizzati, su invito dello storico dell'arte Giuseppe Appella, da artisti contemporanei.
Novità dell’edizione 2014 è l’ingresso nel prestigioso circuito nazionale, che per la Basilicata annovera già Castronuovo Sant’Andrea e Matera, di altri tre Comuni lucani: Aliano, Teana e Roccanova. Da venerdì 12 dicembre 2014 a sabato 31 gennaio 2015, sarà possibile percorrere un suggestivo itinerario presepiale che attraverserà i tre paesi lucani offrendo la possibilità, a quanti ne abbiano voglia, di cogliere il significato mistico della Natività attraverso la scoperta delle nuove forme di arte sacra. Un’iniziativa che ha come fine ultimo quello di unire il territorio attraverso l'arte e la cultura e divulgare, per mezzo delle proposte didattiche per la scuola, strettamente legate all'esposizione dei presepi, le attività che il MIG, da più di due anni, e il neo-nato Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, attivo dallo scorso 7 dicembre 2014, mettono in campo a favore dei paesi lucani dell'area del Pollino e quelli limitrofi.
Il progetto “Presepi d'Artista”, attivo da 22 anni e partito da Castronuovo, quest'anno ha visto come protagonisti del suddetto Comune i presepi realizzati da Lucio de Pezzo (Il presepe geometrico) e da Raffaele Pentasuglia (Il presepe preghiera) che sono stati esposti, rispettivamente, sul tradizionale tavolo circolare di tre metri di diametro, nella Cappella di San Filippo e nella Cappella di Sant'Andrea Avellino. Due cappelle poste nel cuore di quel centro storico dalle antiche origini su cui vuole focalizzare l'attenzione il Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, un Museo itinerante allestito nel Rione Manca in 50 grotte-cantine che, ancora ricche di oggetti della civiltà contadina, permettono una lettura antropologica dell'abitato e contemporaneamente custodiscono i presepi delle collezioni Scheiwiller e Appella.
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Venerdì 12 dicembre 2014, alle ore 18.00, in Palazzo De Leo di Aliano, grazie alla disponibilità del Parco Letterario “Carlo Levi”, si inaugura, contemporaneamente al presepe di Franco Artese nella Chiesa di San Luigi Gonzaga, il Presepe Dono di Giuseppe Pirozzi.
Trentasei formelle, tutte di cm 33x33, dispiegate sul tondo simile a una volta celeste rovesciata, con al centro, librate verso l’alto, le braccia aperte del Bambino, il volto estatico della Madonna e quello adorante di Giuseppe, apparecchiano doni, simboli, perle di saggezza, annunci, preghiere, inviti: Non temete, oggi nella città è nato il vostro Salvatore. Quattro cartigli come attributo degli evangelisti, tre uccellini che becchettano, quasi si apprestassero a saltare nelle mani del Bambino o dovessero essere tenuti per una funicella, una stella caduta dalla corona della Madonna per indicare la via verso Betlemme, una pagnotta che restituisce il corpo del pargoletto sprofondato nella culla e il sacrificio che verrà, tre uova ad annunciare il principio creativo e la rinascita, sette libri aperti e chiusi a personificare le virtù e le Sacre Scritture, due melegrane a trasmettere la rigenerazione della terra dopo il ritorno alla vita, un melone, una pigna, una verza ad esprimere la fertilità, vasi, orci, anfore e brocche per mirra, unguenti, olio santo, manna e vino, cinque pesci a rivelare che saremo chiamati al battesimo (le lettere della parola greca che significava “pesce” non costituivano le iniziali dell’espressione “Gesù/Cristo/di Dio/il Figlio/Salvatore”?), le rovine dei templi smantellati per costruire una Nuova Gerusalemme, la navicella che conserva l’incenso per le quotidiane preghiere da far salire al cielo e, accanto, due barrette d’oro, la conchiglia come distintivo dell’artista pellegrino che affronta il mare per sciogliere un dubbio (le cose non sono come sembrano) e da uomo di buona volontà trova la pace nella gloria di Dio. Pirozzi ha sintetizzato nel suo presepe secoli di iconografia e lunghe meditazioni, sottraendosi al brulicante coacervo del Presepe Cuciniello, cui ogni buon napoletano è costretto a fare riferimento, senza minimamente sacrificare, sul piano del linguaggio formale, i valori della rappresentazione. L’unico spettatore è lui, presente con la sua ombra ogni volta che ruota attorno al cerchio quasi dovesse offrire quanto ha modellato, anche i doni dei re Magi. Giuseppe Pirozzi è nato nel 1934 a Napoli, dove attualmente vive e lavora. Per informazioni e visite al presepe, contattare il numero 349 7576705 (Antonio Colaiacono)
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Domenica 14 dicembre 2014, alle ore 12.00, nella Cappella San Cristaforo di Teana, grazie alla disponibilità dell'Amministrazione Comunale e dell'Associazione “Marino di Teana”, per l'arte contemporanea, si inaugura il Candido Presepe di Salvatore Sava, una grande scultura componibile formata da una trentina di personaggi scolpiti in grandi blocchi geometrici di pietra leccese, e la mostra di disegni e opere grafiche realizzati dell'artista. Finito il suo presepe, Salvatore Sava istintivamente lo ha portato sul prato del suo paese in modo che il bianco della pietra risaltasse sul bruno denso della terra. Ciò che poteva sembrare solo una necessità pratica, una sorta di messa in scena dei personaggi, per calcolare l’occupazione dello spazio prefissato, diventava un omaggio al paese, alla sua gente, alle famiglie di contadini tra i quali era cresciuto e che, senza volerlo, si scoprivano collocati al centro del recinto. Il Bambino, Giuseppe e Maria sono, allora, l’emblema del fuoco domestico, della “casa-famiglia” portata a una sintesi estrema, ridotta a una pura struttura, alla forma squadrata e appena sbozzata della pietra leccese. Che non ha rivali per quanti intendono esaltare la loro indole indipendente sottraendosi al peso della materia, e si oppongono alle convenzioni dell’insegnamento accademico cercando un progressivo distacco dal linguaggio figurativo. L’iterazione dei soggetti, dalle grandi membra e dalle piccole teste, estremamente semplificate e colte in un movimento appena accennato, diventa un vero e proprio motivo plastico quando, ad esempio, affronta la “moltitudine” del gregge. Il candore, che uniforma il Bambino e le pecore raccolte intorno al pastore, senza soluzione di continuità, in un solo blocco a strutture parallele, diventa il simbolo dell’innocenza perduta e il motivo conduttore di una meditata essenzialità rappresentativa.
Salvatore Sava è nato il 13 giugno 1966 a Surbo (Le) e insegna dal 1990 all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Per informazioni e visite al presepe, contattare il numero 3338551880 (Eva Tornese).

Sabato 20 dicembre, alle ore 18.00, nel Palazzo Mendaia di Roccanova, grazie alla disponibilità della Pro loco del paese, si inaugura il Presepe Drammatico dell’artista lucano Giacinto Cerone.
Nato a Melfi nel 1957, lo scultore si forma a Roma sotto la guida di Pericle Fazzini e Umberto Mastroianni. Nel 1979, terminati gli studi, vive tra Roma e la Lucania, dove ha aperto già due studi di cui il primo a Melfi ed il secondo a Sant’Arcangelo, paese d’origine della moglie Elena Cavallo. Negli anni '80 si trasferisce definitivamente nella Capitale, dove frequenta lo Studio Internazionale d'Arte Grafica l'Arco. Qui ha modo di incontrare Carlo Belli, Fausto Melotti, Pietro Consagra, Leonardo Sinisgalli, Albino Pierro, Giulo Turcato, José Ortega, Eliseo Mattiacci e il suo maestro Fazzini. Prematuramente scomparso nel 2004, Giacinto Cerone ha segnato, con esiti di grande originalità e autonomia, tutta la cultura romana, dominata da grandi interpreti come Kounellis e De Dominicis. Alla produzione giovanile, vicina ai modi del maestro Fazzini e caratterizzata da opere in cui materia e atmosfera si compenetrano, segue, negli anni della maturità, un'arte intima e spirituale, che vede nel Presepe Drammatico del 1996 un momento di rottura formale con il passato. Nel suo presepe, Cerone cancella tutti gli schemi logici e i tanti appigli scenici che riempiono il presepio tradizionale. I personaggi, maschere sghignazzanti con l’impronta della condanna sulla schiena, sono rappresentati avvolti, schiacciati o ruotanti attorno al grande serpente, sulla cui testa campeggiano il Bambino, la Madonna e San Giuseppe. Il ritmo dell’evento è scandito da un complesso sviluppo di stati d’animo, come il senso di angoscia che traspare dal gruppo solitario dei Re Magi, proni nella loro offerta davanti al grande serpente. Per informazioni e visite al presepe, contattare i numeri 3496503591- 3492361741 (Giovanna Nubile).

I Presepi, accompagnati da un volumetto pubblicato dalle Edizioni della Cometa, con un testo di Giuseppe Appella e una Preghiera a Gesù Bambino scritta dagli artisti, potranno essere visitati, nei paesi e nei luoghi indicati, ogni giorno fino al 31 gennaio 2015.



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