|
Recensione libro:la rivolta del correntista di Mario Bortoletto |
---|
25/08/2014 | Il libro di Mario Bortoletto “La rivolta del correntista” edito da Chiare lettere narra la triste storia di un ex imprenditore che da solo è riuscito a mettere in luce i meccanismi nascosti con le quali le banche lucrano sui depositi dei loro clienti.
Ma il Sig. Bortoletto pur avendo perso la sua azienda ed essendo stato costretto a licenziare i suoi dipendenti non si arrende e si batte per avere giustizia del torto subito studia manuali di Diritto Bancario, si documenta per avere il maggior numero di elementi in possesso per vincere una battaglia difficile e fa compiere perizie da esperti sulla sua posizione presso la sua banca e parla anche di altri imprenditori rovinati dalle banche come quelli dell’Emilia Romagna le cui banche esigettero il pagamento dei prestiti erogati, malgrado fosse stata colpita dal grave sisma.
Per non parlare dei tassi molto alti dei prestiti concessi al di sopra della norma per cui gli imprenditori impossibilitati a far fronte ai propri impegni o cessavano la propria attività o si suicidavano.
Il testo offre importanti piste di lettura e spunti di riflessione su un problema che ancora non è stato del tutto risolto.
Il libro si conclude con una postazione di Alessio Orsinni in cui afferma che un fatto noto che il confronto tra le banche ed i propri utenti sia caratterizzato da un certo squilibrio, ovvero da una posizione dominante detenuta dalle prime rispetto ai secondi.
. Questo dipende, come facilmente intuibile, dalle risorse economiche illimitate di cui esse godono, a cui si sommano alcune norme a favore degli strumenti molto potenti, come le segnalazioni alla Centrale rischi istituita presso la Banca d’Italia ed alle altre Centrali rischi interbancarie, che possono, di fatto determinare dall’accesso al credito del correntista che le subisce..
E non solo, lo squilibrio nella normale dialettica bancautente e dovuto anche alla differenza tra l’alta professionalità di chi è istituzionalmente deputato all’erogazione de credito rispetto all’incompetenza di chi usufruisce dei servizi bancari, soprattutto, ma non solo dei finanziamenti, e la giurisprudenza più autorevole ha ritenuto sussistere un obbligo di protezione da parte dei rappresentanti degli istituti di credito nei confronti dei propri utenti, che dovrebbe materializzarsi, nel nostro paese.
Biagio Gugliotta.
|
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|