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A Rotondella la fiera della Mortella con i Terraross

31/07/2014

Sesta edizione per la “Fiera della Mortella” e consueto appuntamento serale (ore 19.30) nel piazzale antistante il campo sportivo dove saranno allestiti stand gastronomici e possibilità di degustare alcuni dei prodotti tipici del “Balcone dello Jonio” ad iniziare da “pastizz e falahone”, in attesa dell’atteso concerto dei “Terraross” il gruppo di musica popolare pugliese che da alcuni anni sta riscuotendo un notevole successo e la cui ampia e variegata produzione è sintetizzata in due raccolte “Na sunéte fore la marinare” del 2010 e “Tarantella dell’incerto” del 2012, particolarmente apprezzate.

Il Gruppo è composto da 7 musicisti: Dominique Antonacci (voce, tamburello, percussioni) , Giuseppe De Santo (voce, chitarra, armonica a bocca) , Anna Rita Di Leo (voce, tamburello), Biagio De Santo (cupa cupa, triccheballacche, castagnole), Vito Gentile (fisarmonica) , Nicola Mandorino (chitarra, mandolino), Antonio De Santo (voce, tamburello, armonica a bocca) e dalla danzatrice Carmalania Mastromarino.

“Il nostro spettacolo coinvolge molto il pubblico –sottolinea Dominique Antonacci-facendolo diventare parte integrante. In tal modo abbattiamo letteralmente la quarta parete e lo facciamo con la musica, la semplicità, la genuinità, la teatralità, la simpatia, e la travolgente forza che ci contraddistinguono”.

“È questa la nostra originalità –prosegue- cioé non siamo il gruppo che arriva suona e se ne va, noi vogliamo divertirci con il nostro pubblico, in modo che ogni serata sia indimenticabile per loro e anche per noi. La musica è condivisione, magia ed è soprattutto l’unica forza che può farci staccare la spina dalla vita quotidiana. La gente ha bisogno di questo, soprattutto in questo momento storico”.

Diversi i brani che appartengono alla tradizione meridionale, in modo specifico pugliese (aree del Gargano, della Bassa Murgia e del Salento), lucana e campana mentre altri -come i 9 inediti contenuti nell’album “Tarantella dell’incerto”, scritti in italiano da Giuseppe Di Santo e con la consueta creatività di Dominique Antonacci, raccontano storie attuali in chiave popolare, come se fossero di cento anni fa.

Una serata tutta da godere tra forme musicali vivaci come tarantelle, pizziche e tammurriate (il tutto rivisitato da questi Menestrelli della Bassa Murgia) ad evidenziare così una chiara identità territoriale e culturale.




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