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Alla Catusa la "Festa della Montagna" |
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8/08/2011 | Si è svolta ieri “La festa della montagna Sangiorgese”, in località Catusa, dove si arriva dopo aver percorso un sentiero che porta fino alla radura della sorgente, a quota 1300 metri slm. La fonte sgorga in mezzo alle rocce, ci si immerge in una zona boscosa, circondata da faggi secolari, grande è la suggestione del posto, che è davvero uno dei più belli e particolari del Parco Nazionale del Pollino. In questo giorno di festa la località è stata meta di comitive che con la tipica allegria della gente del posto si riunisce per trascorrere una giornata in allegria, profumi di arrosto, e musiche tipiche come quelle delle zampogne e degli organetti, si uniscono a balli e tanto sano divertimento. La festa oltre che per divertimento è stata organizzata per far rivivere un rituale antichissimo che ha connotato in passato il pur giovane Comune di San Giorgio, ossia il rito della gente del posto di recarsi in questa località per ottenere delle guarigioni prodigiose. Nei tempi antichi quando le malattie abbondavano e i rimedi medici scarseggiavano, si ricorreva a quelli naturali, la malaria, e malattie varie di deperimento organico venivano semplicemente curate recandosi in un posto in cui poter respirare aria salubre e mangiare cibi genuini. Proprio per questo motivo gli abitanti di San Giorgio si spostavano anticamente con l’ sino percorrevano il lungo cammino, e so organizzavano in residenze di fortuna, realizzavano delle capanne e vi risiedevano per qualche tempo. Il rito si è ripetuto nel corso del tempo, i bambini soprattutto venivano portati in quel luogo, prima sul dorso dell’ asini e nelle ceste, poi gli spostamenti sono stati resi più facili dalle macchine, e sono inoltre stati costruiti degli edifici. La motivazione della festa realizzata sotto forma di sagra, è quella di un recupero certamente delle antiche tradizioni ma allo stesso tempo per realizzare possibili attività conservative del territorio e valorizzazione del territorio e delle piante uniche che è possibile trovare nella località piante uniche particolarissime catalogare le piante innanzitutto, lavoro in aperte già fato, dopo averle conosciute riprodurle in grandi quantità e usarle chimicamente e commercializzarle, in pratica realizzare “un giardino botanico”. Si tratta di un progetto ambizioso ma già in atto, che ha trovato l’ appoggio dell’ Ente Parco, dell’ Assessore all’ ambiente, un gruppo di tecnici stanno già lavorando per il finanziamento e la costituzione del progetto che è stato presentato ieri nel Convegno tenutosi a San Giorgio; altra problematica strettamente connessa al attività da realizzare è quello della strada fondamentale per il raggiungimento del luogo, si tarata ancora attualmente di 2 km di strada sterrata, ma a quanto sembra sarà una condizione necessaria che verrà come immediata conseguenza del progetto, che ci è stato illustrato chiaramente dall’ Avvocato Panio, Presidente dell’ Associazione Catusa. Nel corso della giornata c’ è stata una fiera di prodotti tipici con degustazione, dopo il ritrovo presso la località Catusa, è stata celebrata la Santa Messa, e successivamente c’ è stata la rappresentazione del caratteristico Gioco della Falce, che è un piccolo teatro del popolo, della gente semplice, si tratta di una rappresentazione allegorica dello strato potere del signorotto locale, i fatti vengono esposti in maniera semplice, anche esso è un rio molto antico volto a simboleggiare la lotta di sopravvivenza dei poveri e dei diseredati; il momento della mietitura è un momento di gioia e di allegria e le messe ne erano il simbolo del bene, mentre allegoria del male le capre ei caproni, dopo averli neutralizzati si rivolgevano in questa rappresentazione al Signore del posto e simbolo del male e causa in aperte delle loro rovine, il Padrone viene prelevato dalla propria casa e portato nell’ aia, e i poveri pretendevano che ballasse e giocasse con loro, dunque lo spogliano con la falce, atto che sta a simboleggiare la possibilità anche da parte dei contadini di ridurre in difficoltà in Padrone e lo spogliano dunque non a caso con la falce, il Padrone infine si arrende. Il bene trionfa sul male , il Padrone spogliato infine festeggia con i Poveri.
Maria Rosaria Rondinelli |
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