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Una Potenza di Liga al Pala Basento |
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17/04/2014 | Un evento più unico che raro. Non poteva essere altrimenti. Perché quando a salire sul palco è lui non può che essere una garanzia: Luciano Ligabue, ha chiuso, ieri sera, al Pala Basento, il suo "Mondovisione- Piccole città tour". Undici tappe nei palasport di provincia. Lo voleva proprio portare in giro questo "Mondovisione", e voleva farlo ritornando alle origini, ripartendo da quei palazzetti sparsi per l'Italia, spesso dimenticati, in cui aveva esordito. Inutile dirlo: lo ha fatto nel miglior modo possibile. Un'atmosfera di festa, carica di attese, aveva invaso il capoluogo lucano già nella giornata di domenica, quando il Liga Village aveva aperto i battenti per la vendita dei biglietti. 3800 in tutto. Pochi? Forse si. Probabilmente, non si è voluto osare di più per non mettere a repentaglio l'efficacia della macchina di sicurezza messa in piedi, che peraltro ha funzionato alla perfezione. I fedelissimi, giovani e meno giovani, non hanno dato buca all'appuntamento. Ed anche chi il Liga degli ultimi anni, o meglio degli ultimi album, non lo ascolta più, ad un posto a Lavangone proprio non ha rinunciato. Due ore di show, più rock e più essenziale nelle scenografie, ripercorrendo una carriera più che ventennale. Dalle vecchie e mai dimenticate "Piccola città eterna", con cui ha aperto il concerto, e "Quella che non sei", alle nuovissime "Per sempre" e "Tu sei lei", ai cavalli di battaglia "Balliamo sul mondo" e "Urlando contro il cielo". Il Liga Nazionale ha davvero soddisfatto tutti i palati, anche i più esigenti. Un evento attesissimo in terra lucana, che arriva con un Ligabue dai capelli un po' troppo bianchi e con troppi anni di straordinari successi alle spalle. Arrivare dopo non deve, però, essere un cruccio. L'importante è arrivare. "E dopo tutti questi anni", come lo stesso rocker di Correggio canta, lui è arrivato. E noi con lui.
Nicoletta Fanuele |
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