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I testimoni di Geova di Potenza ricordano la morte di Gesù |
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11/04/2014 | I testimoni di Geova di tutto il mondo commemoreranno la morte del nostro Signore Gesù Cristo il prossimo lunedì 14 Aprile, corrispondente al 14 nisan del calendario ebraico, il giorno in cui morì il Figlio di Dio.
Si tratta della più importante celebrazione di questa confessione cristiana e trae origine dal comando che Gesù stesso diede agli apostoli durante l’ultima cena: "Continuate a fare questo in ricordo di me” (Luca 22:19).
Molte persone sincere, abituate a pensare a Gesù in dicembre come ad un bambino neonato e a primavera come ad un uomo agonizzante, desiderano avere le idee chiare sul ruolo effettivo che egli ricopre. Il discorso che verrà pronunciato in occasione della Commemorazione soddisfa questo bisogno illustrando le ragioni per cui Geova Dio mandò Suo Figlio sulla terra a morire per tutta l’umanità e il ruolo di Gesù nell'adempimento del Suo proposito per l'umanità.
I testimoni di Geova si sono impegnati nel corso delle tre settimane precedenti l'evento per invitare praticamente tutti gli abitanti del territorio ad essere presenti. Un particolare sforzo è stato fatto per raggiungere gli audiolesi, cosa nella quale si sono impegnati alcuni testimoni di Geova che, per portare anche a loro il messaggio biblico, hanno imparato la lingua italiana dei segni (LIS).
Tra testimoni di Geova e simpatizzanti lo scorso anno 900 persone hanno assistito alla celebrazione a Potenza. In tutta Italia sono stati oltre 461 mila coloro che si sono radunati per l’evento nelle oltre 3mila comunità sparse su tutto il territorio nazionale.
Nella città di Potenza quest'anno la Commemorazione avrà luogo alle 19,30 nella Sala del Regno di Contrada Marrucaro 60/M, dove sarà anche effettuata la traduzione in LIS per i presenti audiolesi.
In contemporanea la celebrazione sarà tenuta anche presso il Centro Sociale di Malvaccaro e presso la sala conferenze del Park Hotel sulla strada Basentana.
Come avviene in tutti gli incontri dei Testimoni, l’ingresso è libero e non si fanno collette.
La celebrazione avrà inizio con un canto e una breve preghiera. Dopo di che un ministro di culto pronuncerà un discorso che illustrerà il significato della celebrazione.
Come fece Gesù durante l’ultima cena, saranno passati fra i presenti pane non lievitato e vino rosso, che che simboleggiano rispettivamente del corpo e del sangue del Figlio di Dio.
Infine, un altro canto e una preghiera concluderanno la cerimonia che durerà in tutto circa un’ora.
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