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Liberascienza: due appuntamenti di divulgazione scientifica |
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15/03/2014 | La scienza e la tecnologia sono alla base della società moderna e sono motore di continua innovazione. In una società della conoscenza, qual è quella in cui viviamo, dove la produzione dei saperi scientifici e culturali gioca un ruolo cruciale anche per lo sviluppo, non è più possibile anche per i cittadini non addetti ai lavori disinteressarsi di tali argomenti.
“Questo è il motivo per cui”, afferma Pierluigi Argoneto Presidente di Liberascienza, “abbiamo pensato di dedicare una intera giornata di riflessione al tema, coinvolgendo un pensatore e divulgatore di fama nazionale quale Pietro Greco. Il prossimo 19 marzo infatti, sono previsti due eventi molto importanti. Il primo, nella mattinata e presso il CNR di Tito Scalo, sarà dedicato ad un pubblico di ‘addetti ai lavori’: ricercatori, dottorandi, professori universitari e comunicatori. Un seminario sul perché sia importante fare comunicazione e divulgazione della scienza. Il secondo evento invece, nel pomeriggio presso la Biblioteca Nazionale di Potenza, avrà dei destinatari in parte diversi: sarà presentato l’ultimo libro del Prof. Greco, scritto a quattro mani con lo scrittore Bruno Arpaia: “La cultura si mangia”. Un’analisi lucida e scevra da pregiudizi di come i finanziamenti pubblici efficaci in ricerca, cultura e istruzione in un Nazione possano determinare lo sviluppo anche e soprattutto economico".
Le iniziative sono state organizzate e saranno realizzate grazie al CNR-IMAA di Tito Scalo, da tempo impegnato in attività divulgative, coordinate dalla Dr.ssa Licia Fanti. Il Direttore, Dr . Vincenzo Lapenna, conferma che “Questo tipo di evento rientra in un progetto promosso dall’Istituto di Metodologie di Analisi Ambientale del CNR che ha come obiettivo strategico il potenziamento delle attività di disseminazione dei risultati delle ricerche. I ricercatori hanno il dovere di presentare con rigore, chiarezza e semplicità i risultati dei progetti di ricerca ad un pubblico più ampio, solo rompendo queste barriere si potranno evitare semplificazioni fuorvianti e rimuovere luoghi comuni. Questo aspetto è fondamentale anche nel presentare con successo progetti di ricerca in ambito europeo, nel nuovo programma HORIZON 2020 le proposte saranno infatti valutate anche sulla qualità delle attività di disseminazione e valorizzazione dei risultati della ricerca.
Ad ospitare la presentazione del libro, non poteva esserci miglior scenario della Biblioteca Nazionale. Il Dott. Franco Sabia, Direttore della stessa, “Le biblioteche, e questa in particolare, sono per loro naturale missione impegnate quotidianamente nella promozione della cultura e nella divulgazione della conoscenza e, perciò, contribuire alla divulgazione di un testo evocativo, prezioso e condivisibile come questo dei Prof. Pietro Greco e Bruno Arpia, ci coinvolge e ci appassiona particolarmente”.
Quella della comunicazione e divulgazione della scienza, dunque, è una vera e propria arte che va coltivata dagli addetti ai lavori, ma che chiama in causa anche il dovere della società e della politica di acquisire il massimo di conoscenze in merito ai problemi scientifici che sono «obbligati» a dibattere e a risolvere. Questo dovere è, in realtà, un diritto. Un diritto democratico fondamentale. Perché la scienza, lo ha dimostrato in tutto il Novecento, ha la capacità di modificare in profondità non solo la nostra vita quotidiana, ma anche la percezione che abbiamo dell’universo che ci circonda e di noi stessi.
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